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Non si può scavare, le macerie del cuore sono troppo pesanti (R.G.)

lunedì 23 marzo 2009

Eppure qualcosa si muove

L'aria di merda che si respira sul serio a Torino


E' un modo di dire "c'è un'aria di merda" che qui a Torino ha trovato la sua evidenza tangibile. Lo sappiamo, sono tempi tosti. C'è la crisi.
A leggere i giornali o a sentire la televisione sembra che, a dispetto del panorama depresso e nonostante tutto, nulla si muova.
Si, ci sono le manifestazioni della Ciggielle, quelle dei Cobas e dell'Onda. I poliziotti menano un po' di studenti che si prendono qualche epiteto da tal Brunetta. Addirittura guerriglieri e quelli, offesi, a rilasciare dichiarazioni del tipo "non siamo terroristi", "abbiamo anche dato gli esami, che cazzo dice", "la scuola affonda e noi siamo precari".
Insomma triccheeballacche senza spessore.
Echeccazzo, ti danno del guerrigliero e ti offendi? E' una medaglia di cui andare fiero, altro che stare lì a dire "si ma io penso a studiare".
Comunque non è di questo che volevo scrivere. Dicevo dell'aria di merda.
Ora capita che qui da noi in piazza Carignano, di fronte ad un palazzo magnifico e bello, c'è un ristorante vecchio di 250 anni. Si chiama "Il Cambio". Costa un botto, ci ha cenato Cavour ai tempi ma non è solo per quello che il conto che ti presentano, anche con l'euro, può avere qualche decimale.
Insomma roba da ricchi, media/alta borghesia, vecchie madame e giovani rampanti sempreabbronzatimodellolampados.

Accade che in quel luogo sereno, fatto di tavoli in quercia con sedie ricoperte di seta, candele accese e luce soffusa, arabeschi e tovaglie ricamate a mano, tendaggi in tinta con l'ambiente ed ambiente in tinta con i tendaggi. Insomma in questo luogo fico sei giovinotti/e si sono presentati ieri sera. Abito rigorosamente nero con passamontagna ricamato a mano a togliere al viso l'asprezza dei tratti.
Quattro secchi di merda a far loro compagnia.
Capirete che quando quelli hanno sparso la merda per la sala un tantino gli avventori si sono incazzati. E vai a capire che gridavano cose tipo "chiudete i CPT", "voi qui nel lusso e noi nella merda sempre, assaggiatene un po'".

E si che c'è la crisi, ma non è proprio vero che nulla si muova.
Certo, c'è chi storce la bocca come tale Chiamparino che dice che cose così fanno danni alla sinistra. C'è chi rilascia dichiarazioni surreali tipo "andate a spaccare le vetrine di lusso" come tale Barbara Scabin di mestiere chef.
E tutti a dare consigli ed a condannare.
Io intanto me la rido, quando passo lì davanti me la rido. Anzi, ho le lacrime agli occhi. Me li vedo con i loro secchi pieni di merda scampanellare e quelli, in livrea nera, ossequiosi che aprono la porta e chiedono "avete prenotato?"

http://pensareinprofondo.blogspot.com

8 commenti:

Sammy ha detto...

Scusatemi ma trovo questo post poco stimolante per la riflessione... una remake fuori tempo e fuori luogo di certe scene alla "amici miei" senza alcuna valenza simbolica nè tanto meno sociale..... una grandissima cazzata insomma. I problemi li conosciamo tutti ma le soluzioni mancano e queste piazzate non aiutano. Saluti.

Anonimo ha detto...

La lotta contro Berlusconi ed il suo governo, senza tenere presente che si tratta del governo davvero scelto e voluto dalla stragrande maggioranza degli italiani, ha offerto un ideale unificante a certe frange idiote del vecchio comunismo.
Ogni volta che Franceschini, Veltroni o chi per loro, offendono il governo è come se sputassero in un occhio ai milioni di italiani che lo hanno sostenuto.
Questo indubbiamente fa incazzare, e molto, anche chi vorrebbe sostenerli.
Se invece di provocare le piazze facessero un bagno di umiltà e provassero a guardare i loro difetti prima di sottolineare quelli altrui, sarebbero più credibili.
La lotta strumentalizzata di quattro studenti senza voglia di studiare o le cazzate di certi pseudo anarchici che si divertono a sporcare nei locali pubblici sono l'emblema della difficoltà a dialogare della nuova sinistra e la croce che deve rassegnarsi a portare se non sceglie di cambiare metodi.
L'Italia non è fatta solo di fessi, nessuno crede più a certe demagogie, alla politica dei no e alle piazzate, in questo momento si ha un grande bisogno di certezze e di stabilità e la compattezza del PDL sembra in grado di offrirle.

Anonimo ha detto...

Per una volta Sammy mi trova d'accordo è una goliardata stupida dannosa e senza nessuna valenza nè politica nè etica.
Se il futuro dell'Italia è nelle mani di queste forme di protesta camuffate da lotta di classe stiamo freschi.

mario ha detto...

Goliardata?
Scusate ma voi di grazia cosa fate per andare al passo con i tempi e stimolare la riflessione? Le seghe mentali?

Anonimo ha detto...

le intemperanze non piacciono nè a destra nè a sinistra, o almeno non dovrebbero piacere, come non dovrebbe piacere nè la strumentalizzazione nè la demagogia.
se si pensa che a sinistra si usi la prima, a destra la seconda abbonda.
G48

Anonimo ha detto...

Beato lei che riesce a parlare di intemperanze io trovo che siano atti oltraggiosi senza valore, la negazione della comunicazione e del dialogo tra le opposte realtà, una chiusura e quindi una sconfitta per chi le pone in essere. Oltretutto anche banali.Indubbiamente assurde ed inaccettabili da qualunque parte provengano: la stupidità non ha un colore politico.

Sammy ha detto...

Nessuna sega mentale Mario, cerchiamo di rimanere aperti al dialogo, di analizzare la realtà e di operare ciascuno per le proprie competenze per smussarne le contraddizioni meno accettabili,coltiviamo idee, valori e nutriamo speranze, educando i nostri figli a fare lo stesso.
Ecco cosa facciamo noi, ci dica adesso cosa fa lei, sperando che non sia uno di quelli che si limita a cagare nel secchio.
Le auguro una buona e produttiva (non in senso fisiologico) serata.

Anonimo ha detto...

Oltretutto non credo che la nobile sostanza sarà ripulita dai discendenti del Cavour ma da qualche povero cristo che sbarca il lunario e campa la famiglia lavorando in quel posto a 800 euro al mese.
Gran brutta cosa la stupidità umana, con la lingua e a calci nel culo gliela farei pulire io e certamente non sono mai stata di destra.