Il terremoto avrebbe dovuto insegnare ad avvicinarsi di più, perchè tutti hanno vissuto lo stesso dolore (R.Venezia)
Non si può scavare, le macerie del cuore sono troppo pesanti (R.G.)

martedì 30 settembre 2008

QUI RADIO LONDRA !

«Il Formicoso come Auschwitz»

Occupati e recintati con il filo spinato oltre 30.000 metri quadrati da parte dell'Esercito. Sale la rabbia in Alta Irpinia. Ma i parlamentari del PdL continuano a far finta di niente...

I militari dell'Esercito hanno preso possesso dell'area in località Pero Spaccone sull'altopiano del Formicoso. All'alba di ieri i soldati del II Fod di San Giorgio a Cremano (Napoli) sono arrivati nel territorio che dovrebbe ospitare uno sversatoio di circa un milione di tonnellate di rifiuti. Ettari di terreno circondati da un impianto di pale eoliche tra i più grandi d'Italia. Sgomento, rabbia e anche un po' di timore. L'arrivo dei mezzi militari ha messo in agitazione la popolazione. Sale la tensione in Alta Irpinia, gli abitanti parlano, senza mezzi termini, di campo di concetramento. Sindaci e parlamentari del Pd condannano l'accaduto, mentre il Pdl continua a far finta di niente.

lunedì 29 settembre 2008

Peggio i figli o i genitori ?

29/09/2008
Minorenni senza casco, genitori contro i vigili


LEANDRO DEL GAUDIO Genitori in strada a difendere i figli che scorrazzavano senza casco, proteste contro i vigili urbani che fanno il proprio dovere, bulli che si rifiutano di consegnare i documenti ai caschi bianchi. Ma anche accenni di rissa, tentativi di aggressione contro le forze di polizia municipale, mai come in questi giorni in prima linea fino a tarda notte per ripristinare regole e normalità. Eccola la lunga notte di Chiaia, il sabato della sfida a caos, traffico e abusivi di ogni genere. Il comandante della polizia municipale Luigi Sementa sfodera un'operazione da alto impatto, che riesce a blindare il quartiere Chiaia (meta obbligata per i nottambuli del week end) fino all'alba. Un maxidispositivo di controllo coordinato dal funzionario della sezione motociclisti Luigi Cardillo e diretto dai tenenti Gaetano Frattini e Giuseppe Imperatore. Un'operazione dai grandi numeri, tra Largo Sermoneta, via Caracciolo, Riviera di Chiaia, piazza Vittoria: 327 le auto multate perché in divieto di sosta (16 delle quali sono state prelevate dai carri gru); 82 scooter sequestrati perché guidati da ragazzi senza casco; trenta controlli con l'etilometro, primo capitolo della nuova strategia contro gli incidenti del sabato sera. Gli agenti hanno anche denunciato 10 parcheggiatori abusivi, mai come in questo caso volti noti, gente conosciuta alle forze dell'ordine. Si tratta di parcheggiatori multati in passato all'esterno di cinema, ristoranti e locali notturni, veri e propri padroni del territorio cittadino, grazie a conoscenze ben radicate sul territorio. Gli hanno sequestrato l'incasso della serata. Alcuni parcheggiatori erano conosciuti anche per i precedenti penali, tra cui rapine, truffa, estorsione. Ma l'episodio più grave nella serata della «tolleranza zero» è accaduto intorno alle 22 in via San Pasquale a Chiaia. È qui che si è formata una ressa attorno agli agenti. Alcuni giovani centauri fermati perché senza casco si sono opposti al sequestro. In alcuni casi sono sopraggiunti i genitori di minorenni indisciplinati, imprecando contro i vigili e rifiutando verbali e sequestro. Tensione, un piccolo parapiglia e due persone fermate, identificate e accompagnate negli uffici di polizia per gli accertamenti di rito.

martedì 23 settembre 2008

post per il blog

Rosario Pellegrino
Rosario Pellegrino
SALERNO — Al confronto, Renato Brunetta è il santo protettore dei sindacalisti. Perché, se con la triplice il ministro della Pubblica amministrazione e dell'Innovazione almeno dialoga e cerca una mediazione, l'imprenditore Rosario Pellegrino, titolare della Pecoplast e presidente del Gruppo plastica e gomma di Confindustria Salerno, ha letteralmente (nel senso che l'ha proprio scritto in una lettera) inviato un «vaffa...» alla Cgil. L'aver spedito a quel paese il sindacato è, in realtà, il termine più carino utilizzato dal giovane industriale nei confronti dei vertici della Filcem. C'è molto di più nella missiva al vetriolo, datata 19 settembre, che segue una richiesta inviata dalla Cgil qualche giorno prima. Il contenuto della missiva è stato stigmatizzato immediatamente da Confindustria Salerno. Tanto che l'associazione ha proceduto, attraverso il presidente, Agostino Gallozzi, all'espulsione dell'imprenditore.
LA DENUNCIA FILCEM - Prologo dello scontro è una lamentela del sindacato. «Nonostante le continue rassicurazioni — aveva scritto il segretario della Filcem, Giovanni Berritto — continuiamo a registrare una gestione del personale anomala con ricorso a fermate giornaliere dei dipendenti dello stabilimento mentre i lavoratori di una cooperativa prestazione servizio normalmente con la conseguenze che i primi hanno esaurito tutto il montante ferie. Pertanto vi chiediamo un incontro urgente per la verifica della situazione». Queste poche righe hanno scatenato l'ira dell'imprenditore. Che, senza remore verbali, ha risposto via fax inviando — per conoscenza — la dura lettera anche a Confindustria Salerno.
LA LETTERA - «Egregi signori — ha scritto Pellegrino — credo di aver dimostrato in questo ultimo periodo tutta la disponibilità, non ultima anche quella di incentivarvi sulla produttività e sulle presenze al lavoro. Ma ora mi sto rompendo il c... L'azienda è mia e comando io e basta, chi non è d'accordo se ne andasse a f... e verrà anche ringraziato. Se l'organizzazione sindacale, che dovrebbe difendere i posti di lavoro, pensasse di comportarsi con me come con Alitalia, gli rammento che io mi chiamo Pellegrino e non Colaninno. Vi mando non solo a f..., vi caccio fuori a calci nel sedere e vi sputo pure in faccia. Spero di essere stato molto chiaro e conciso e non ho niente da dirvi su queste stronzate. Il periodo del terrore e delle minacce, cari signori, è finito da diverso tempo. Dovete pensare a lavorare e basta». Inutile pensare che la lettera sia stata uno sfogo momentaneo. Tutt'altro. Pellegrino, tre giorni dopo averla spedita, non solo si riconosce in quello che ha scritto ma, dopo averci meditato su, ne è ancora più convinto.
ESPULSIONE - Ma Confindustria non la pensa allo stesso modo e il presidente degli industriali di Salerno ha deciso: è incompatibile con noi.
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Felice Naddeo
23 settembre 2008

mercoledì 10 settembre 2008

... e allora scrivo io


A pieno titolo, G48 e cari amici lontani, potreste esprimere la vostra opinione, se non in merito a fatti ed eventi che direttamente coinvolgono la comunità cittadina, almeno relativamente ad argomenti di carattere generale. E' vero, argomenti di cui discutere ce ne sono, ma se osservate bene, anche dall'altra parte, la formula è sempre quella: per ognuno che scrive, 100 commentano e a scrivere è quasi sempre il gestore del blog, il dr. Imbriano che vive a Monza, o gli adepti della cd. Comunità Provvisoria, rispetto alla quale quel blog si pone come facciata minore, una specie di piccolo ricettacolo intellettuale in cui riversare gli scarti, ahimè.
Gli argomenti affrontati lungi dall'avere una valenza pratica (rectius: praticabile), sembrano piuttosto un tentativo per distogliere l'attenzione di chi legge dai problemi reali e specifici della nostra comunità che coincidono, ma non si esauriscono, in quelli dell'intero territorio Irpino: altri paesi irpini hanno fatto meglio e di più.

Faccio un esempio tristissimo: l'apertura di una megadiscarica regionale sul Formicoso, suona indubbiamente come una offesa immane ed ingiusta per la storia e per la cultura ambientale della nostra terra, solo che tale questione è divenuta come una coperta troppo corta, tutti la tirano dalla propria parte, politici, intellettuali e personaggi vari in cerca di autore, ma nessuno nel frattempo riflette su una circostanza, che cioè non solo con la megadiscarica si avvelena una terra ma anche con la dissennata gestione dei rifiuti a livello locale.
Ricordate le foto della spazzatura nel territorio denl nostro comune? Ebbene le cose non sono migliorate affatto e la campagna di Sant'angelo dei Lombardi sta diventando una discarica a cielo aperto, senza che nessuno spenda una parola o muova un dito per evitarlo. Una discarica è una tragedia, ma magari un giorno si potrà bonificarla e comunque è una tragedia con un inizio ed una fine; chi raccoglierà mai le migliaia di sacchetti di immondizia che i cani randagi (più liberi che mai) e gli idioti (anch'essi purtroppo liberi) vanno spargendo per le campagne sotto gli occhi increduli della gente e l'inerzia delle istituzioni?

Tornando a noi non è nostra intenzione chiudere il blog ma nemmeno possiamo lasciare le cose come stanno; vorremmo magari capire se questo spazio virtuale deve e può chiamarsi ancora Nostrasantangelo o se, piuttosto, debba chiamarsi in altro modo e costituire un contenitore per gli scritti di una cerchia di persone che non possiamo identificare nei cittadini del paese. Sarebbe facile credeteci rianimare il dibattito, basterebbe evidenziare , fotografare e dimostrare gli scempi e le disfunzioni che sono emerse negli ultimi mesi in ogni settore della vita cittadina per infuocare nuovamente gli animi, ma siamo perplessi sull'utilità e sul carattere costruttivo di una scelta del genere, posso solo dire a chi è lontano, ad onore del vero, che da una cattiva amministrazione il paese è oggi passato ad una totale assenza di amministrazione il che andrebbe bene se aderissimo al convincimento espresso dalla massima "niente nuove , buone nuove", ma non credo sia possibile ed utile adottarla in questo caso.

Chiudo dicendo che la battaglia del Dr. Imbriano per l'autonomia dell'Irpinia e del Sannio a noi piace, come ci piacevano da piccoli le favole ed i racconti delle sere di Natale accanto al fuoco, purtroppo come tutte le cose belle ma fantastiche, di esse non ci resta che il ricordo.
Vi saluto con stima ... Sammy :-)