Il terremoto avrebbe dovuto insegnare ad avvicinarsi di più, perchè tutti hanno vissuto lo stesso dolore (R.Venezia)
Non si può scavare, le macerie del cuore sono troppo pesanti (R.G.)

mercoledì 31 marzo 2010

Campania libera - Bassolino processato


Nemmeno è cominciata la gigantesca opera di recupero della Regione Campania dallo stato di profondo degrado culturale, umano ed economico, nel quale è stata condotta ed abbandonata dalla politica fallimentare del centro-sinistra e già riceviamo notizia di un rinvio a giudizio dell'ex governatore Bassolino.

Personalmente, sono certo che nei prossimi mesi ne vedremo delle belle, anzi delle brutte, insomma dipende dai punti di vista.

Gli eventuali reati commessi in Italia si prescrivono dopo numerosi anni, quindi c'è tutto il tempo di analizzare e di capire i mille volti di questa incredibile situazione di illegalità diffusa che regna in Campania, svelandone ove possibile anche i colpevoli, almeno perchè sia di monito alle generazioni future che delinquere non paga e sempre che a qualcuno importi di impegnarsi in tutto questo.

E dunque, l'indimenticabile Bassolino dovrà stavolta impiegare un pò dei soldini accumulati in questi tristissimi (per noi) anni del suo mandato, per pagarsi un buon avvocato, poichè è proprio di ieri la notizia che il gup del tribunale di Napoli lo ha rinviato a giudizio per le consulenze "d'oro" concesse durante il periodo in cui era commissario straordinario di governo per l'emergenza rifiuti.

L'accusa e' di peculato. I fatti si riferiscono a consulenze attribuite dall'ex sub commissario Giulio Facchi ad un ragioniere neppure abilitato alla professione, o ancora all'avvocato Enrico Soprano.
Il rinvio a giudizio era stato chiesto dal pm Giancarlo Novelli, titolare della inchiesta.

Che dire, auguriamo a Bassolino la migliore fortuna, il più lontano possibile da noi cittadini della regione Campania possibilmente, ha già fatto tanto, troppo per noi.
E si porti in vacanza pure Iervolino, sarà difficile dimenticarli!

Buona giornata, andiamo a lavorare, adesso possiamo e dobbiamo farlo per il bene di tutti. Sempre vostro .... Minima Moralia :-)

lunedì 29 marzo 2010

La Campania è libera!

Il blog Nostrasantangelo
gioisce insieme a tutti i cittadini onesti
per il nuovo corso politico e le rinate speranze di una



CAMPANIA FINALMENTE LIBERA !!!

sabato 27 marzo 2010

Nuovi orizzonti politici

A campagna elettorale ormai chiusa, tante promesse saranno state fatte, a tutti, come ogni volta.
Sicuramente questo paese sarà presto irriconoscibile: tali e tanti saranno gli interventi che i politici eletti sosterrano in nostro favore che faticheremo a renderci conto se ci troviamo ancora a S.Angelo o in un piccolo e ridente centro del varesotto, o magari, in un sobborgo immerso nel verde della ridente campagna toscana o umbra.

Intanto, per evitarci traumi troppo bruschi con il recente passato, animati da una sensibilità d'animo senza pari, il paese stanotte lo hanno ridotto così.



Saluti da una Sant'Angelo indecorosamente sommersa dai rifiuti elettorali e dal degrado umano. Minima Moralia :-(

venerdì 26 marzo 2010

Bersani, mi consenta, lei ha una bella faccia tosta!

"Bersani all'alba ai cancelli della Fiat". Così a titoloni su tutti i giornali.
In verità, davvero ci vuole coraggio a presentarsi, in questo momento di grande incertezza e difficoltà, davanti a tanti lavoratori.
Ci vuole coraggio o, almeno, una bella faccia tosta.
In particolare, chissà che avrebbe risposto Bersani alla domanda "ma lei Bersani cosa ha mai fatto per noi lavoratori e perchè si arroga il diritto di parlare a nome nostro?" o più semplicemente "ma lei Bersani come pensa di poter interpretare i bisogni ed i problemi di noi lavoratori senza mai aver lavorato un sol giorno nella sua vita?" (stessa domanda rivolgerei ai tanti politici di mestiere che oggi vengono a rammentarci di una crisi che nemmeno conoscono).
Io a Bersani invece direi: lei, illustre onorevole, ha solo perso i capelli, a noi, purtroppo, ha saputo far perdere la speranza, e che Bindi le illumini il viale del definitivo tramonto!
il compagno Simòn

Mi ha scritto Rosy Bindi!

Udite udite! Ho trovato stamattina nella mia email un messaggio di Rosy Bindi. Proprio così, Rosy Bindi mi ha mandato una mail per indurmi a riflettere sulla problematicità del presente (lo dice lei a me!) sul futuro del paese (chissà perchè se ne preoccupa tanto e solo ora) e, ovviamente ed immancabilmente, sui danni che, a suo dire, avrebbe prodotto il solito Berlusconi, autentico caprone espiatorio, nel giudizio unanime di tutti i leaders politici del passato e del loro vastissimo seguito di cortigiani e giullari, più o meno malandrini, o aspiranti tali.
Ma il tenore del messaggio qual'è vi chiederete? Ve lo riporto pari pari: "Rosy Bindi: c'è bisogno di cambiare. Il 28 e 29 marzo scegli e fai scegliere il Partito Democratico".
Una riflessione, dunque, si è posta come necessaria anche per me, che stavo vivendo apaticamente questa campagna elettorale, dibattuto come già dissi tra "la testa ed il cuore". La "testa" mi diceva di votare per De Luca (solo voto al candidato Presidente, ovvio), autentico guerriero e forse uomo giusto per questa Campania devastata e corrotta, il "cuore" mi suggeriva di votare per Lucido, politico locale, amico e stimabile professore.
Adesso, però, questa Rosy Bindi, si è presentata con tutta l'irruenza del suo messaggio a sconvolgere i miei piani e, con essi, la mia vita.

Senza mezzi termini, possiamo ritenere che se Rosy Bindi chiedesse ad un interlocutore distratto di scegliere il cambiamento, il rischio è che, senza nemmeno rendersi conto, costui apra il balcone e butti di sotto, come a Capodanno, prima di tutto la stessa Bindi; trovandosi poi con la finestra aperta, ed ormai in odor di reato, temendo anche per il futuro dei suoi figli, è verosimile che lo sventurato faccia seguire nel pericoloso salto anche D'Alema, Bersani, Prodi, Franceschini, Veltroni, Fioroni, nonchè la famigerata schiera degli "ino" (dal nome solo apparentemente rassicurante, ma assolutamente in grado di far danni), tra i quali Fassino, Bassolino, Iervolino, Cozzolino e, adesso, anche Bonino.
Mi son chiesto allora (e la stessa analisi propongo a chi mi legge): ma non è che questa "botta di vita" suggeritami dalla pimpante Rosy Bindi e questo cambiamento epocale, possa recare più danno che beneficio al nostro paese?
Va bene il cambiamento, ma sono troppo "giovani e ingenui" sti figlioli del PD, allora forse è meglio sostenere l'esperienza del "vecchio" Caldoro, che almeno è garanzia di maturità e di saggezza e, quindi, pur disattendendo le raccomandazioni della Bindi (amica di lungo corso e compagna di partito dell'altro "giovincello" Ciriaco De Mita), ho deciso di sostenere quel matusalemme di Caldoro, magari attraverso la scelta del "cuore", che poc'anzi vi ho illustrato.
Che altro posso dire, forse solo un grazie alla cara e simpatica Rosy, per l'aiuto che mi ha dato nel difficile c ompito di decidere per chi votare.
Un abbraccio a tutti dalla "verde" (a parte qualche sacchetto di spazzatura ancora in giro ad opera dei soliti deficienti idioti) Irpinia... dal sempre vostro Minima Moralia :-)

sabato 6 marzo 2010

Il Presidente Napolitano risponde ai cittadini

Signor Presidente della Repubblica,
le chiedo di non firmare il decreto interpretativo proposto dal governo in quanto in un paese democratico le regole non possono essere cambiate in corso d'opera e a piacimento del governo, ma devono essere rispettate da tutte le componenti politiche e sociali per la loro importanza per la democrazia e la vita sociale dei cittadini italiani.
Confidando nella sua serenità e capacità di giudizio per il bene del Paese e nel suo alto rispetto per la nostra Costituzione.
Cordiali saluti
Alessandro Magni

Signor Presidente Napolitano,
sono a chiederle di fare tutto quello che lei può per lasciarci la possibilità di votare in Lombardia chi riteniamo che ci possa rappresentare. Se così non fosse, sarebbe un grave attentato al diritto di voto.
In fede
M. Cristina Varenna

Egregio signor Magni, gentile signora Varenna,
ho letto con attenzione le vostre lettere e desidero, vostro tramite, rispondere con sincera considerazione per tutte le opinioni dei tanti cittadini che in queste ore mi hanno scritto.
Il problema da risolvere era, da qualche giorno, quello di garantire che si andasse dovunque alle elezioni regionali con la piena partecipazione dei diversi schieramenti politici. Non era sostenibile che potessero non parteciparvi nella più grande regione italiana il candidato presidente e la lista del maggior partito politico di governo, per gli errori nella presentazione della lista contestati dall'ufficio competente costituito presso la corte d'appello di Milano. Erano in gioco due interessi o "beni" entrambi meritevoli di tutela: il rispetto delle norme e delle procedure previste dalla legge e il diritto dei cittadini di scegliere col voto tra programmi e schieramenti alternativi. Non si può negare che si tratti di "beni" egualmente preziosi nel nostro Stato di diritto e democratico.
Si era nei giorni scorsi espressa preoccupazione anche da parte dei maggiori esponenti dell'opposizione, che avevano dichiarato di non voler vincere - neppure in Lombardia - "per abbandono dell'avversario" o "a tavolino". E si era anche da più parti parlato della necessità di una "soluzione politica": senza peraltro chiarire in che senso ciò andasse inteso. Una soluzione che fosse cioè "frutto di un accordo", concordata tra maggioranza e opposizioni?
Ora sarebbe stato certamente opportuno ricercare un tale accordo, andandosi al di là delle polemiche su errori e responsabilità dei presentatori delle liste non ammesse e sui fondamenti delle decisioni prese dagli uffici elettorali pronunciatisi in materia. In realtà, sappiamo quanto risultino difficili accordi tra governo, maggioranza e opposizioni anche in casi particolarmente delicati come questo e ancor più in clima elettorale: difficili per tendenze all'autosufficienza e scelte unilaterali da una parte, e per diffidenze di fondo e indisponibilità dall'altra parte.
Ma in ogni caso - questo è il punto che mi preme sottolineare - la "soluzione politica", ovvero l'intesa tra gli schieramenti politici, avrebbe pur sempre dovuto tradursi in soluzione normativa, in un provvedimento legislativo che intervenisse tempestivamente per consentire lo svolgimento delle elezioni regionali con la piena partecipazione dei principali contendenti. E i tempi si erano a tal punto ristretti - dopo i già intervenuti pronunciamenti delle Corti di appello di Roma e Milano - che quel provvedimento non poteva che essere un decreto legge.
Diversamente dalla bozza di decreto prospettatami dal Governo in un teso incontro giovedì sera, il testo successivamente elaborato dal Ministero dell'interno e dalla Presidenza del consiglio dei ministri non ha presentato a mio avviso evidenti vizi di incostituzionalità. Né si è indicata da nessuna parte politica quale altra soluzione - comunque inevitabilmente legislativa - potesse essere ancora più esente da vizi e dubbi di quella natura.
La vicenda è stata molto spinosa, fonte di gravi contrasti e divisioni, e ha messo in evidenza l'acuirsi non solo di tensioni politiche, ma di serie tensioni istituzionali. E' bene che tutti se ne rendano conto. Io sono deciso a tenere ferma una linea di indipendente e imparziale svolgimento del ruolo, e di rigoroso esercizio delle prerogative, che la Costituzione attribuisce al Presidente della Repubblica, nei limiti segnati dalla stessa Carta e in spirito di leale cooperazione istituzionale. Un effettivo senso di responsabilità dovrebbe consigliare a tutti i soggetti politici e istituzionali di non rivolgersi al Capo dello Stato con aspettative e pretese improprie, e a chi governa di rispettarne costantemente le funzioni e i poteri.
Cordialmente
Giorgio Napolitano

giovedì 4 marzo 2010

Elezioni 2010 ... quella passione che non c'è

Per la verità, questa campagna elettorale mi appassiona pochissimo. Non vedo una prospettiva politica concreta, né in Campania, né a livello nazionale.
Berlusconi, al quale va indubbiamente il merito di aver scardinato i pilastri della peggiore politica italiana, è ormai allo stremo, assediato da una stampa faziosa e ridicola e da ideologie che ormai affascinano solo qualche intellettuale fallito e qualche giovincello, esuberante ma un pò fessacchiotto e, probabilmente, un pò sfaticato.
Il PD, dal canto suo, non riesce a liberarsi dai ricatti dei vecchi marpioni che dominano al suo interno e dalle clientele e non sa vedere oltre la fine del berlusconismo, vero elemento unificante di un modo di fare politica, completamente privo di idee e di stimoli, oltre che di passione sincera.

Le persone che in molti vorremmo vedere in politica, ovviamente, se ne tengono lontane, lasciando campo libero ai più delinquenti o, nella migliore delle ipotesi ai più incapaci.
D'altra parte, salvo una vocazione missionaria abbastanza infrequente nel mondo contemporaneo, mi sorprenderebbe che menti davvero illuminate ed in grado di operare per il bene del paese, come un onesto operaio, un valente scienziato, un professore appassionato del suo lavoro, un affermato medico o un bravo avvocato, tolgano spazio alla propria attività, allo studio, alla ricerca e, quindi, alla qualità del proprio lavoro, per dedicarsi a questa politica, che avendo smarrito ogni collegamento con il benessere dei cittadini e della nazione, si caratterizza come politicante, inefficace e ladrona.

In effetti, argomentando a contrariis, non è difficile ipotizzare che siano piuttosto le persone di dubbia capacità o assolutamente tonte ad essere affascinate dalla politica, ravvisando in essa l'unico strumento per una realizzazione ed un successo personale altrimenti abbastanza improbabili.
Ci sono eccezioni, certo, ma credo possano contarsi sulle dita di una mano.

Tale essendo, in questo momento, la mia percezione della politica (per usare un termine del dr. Imbriano, che nonostante tutti i contrasti del passato stimo moltissimo e che saluto calorosamente e con grande rispetto), non sarò certo io a sostenere appassionatamente le ragioni dell'una o dell'altra parte.
Caldoro è giovane e sembra sincero, ma non so quanta forza avrà di affermarsi sugli imbrogli e sui poteri, nemmeno tanto occulti, che hanno paralizzato e rovinato questa regione; De Luca ha la grinta del vecchio leone ma, se vince, non lo faranno governare, una inspiegabile ed inopinata accelerazione dei suoi processi, alla maniera del PD, o magari una bella massaggiatrice prepagata pure per lui, e se lo toglieranno dalle scatole, è troppo onesto e ci crede davvero in quello che fa, non può durare in mezzo a tanto schifo.

Per quanto riguarda i candidati locali, sono amico da sempre di Giordano di Guardia Lombardi, ammiro la caparbietà di D'Amelio di Lioni ed apprezzo l'erudizione di Lucido, unico candidato santangiolese, ma se avessi potuto scegliere, non avrei certamente candidato nessuno tra questi.
Auguro, dunque, buona fortuna a tutti, ma personalmente non so cosa farò, ho ancora tempo, devo prima scegliere tra la testa ed il cuore.

Intanto mi piace pensare che nessuno di costoro sarà ancora in politica, tranne ovviamente Ciriaco De Mita, quando la persona che amo di più al mondo dovrà costruirsi un lavoro e, con esso, una famiglia e un futuro; sto cercando di educarla agli stessi valori che i miei genitori mi hanno trasmesso, mettendo al primo posto l’importanza dell’impegno e dell’onestà e sperando che, quando lei sarà grande, queste doti siano nuovamente apprezzate e ricercate, come accadeva un tempo, tanti anni fa, da queste parti.

Il grillo parlante è stanco, ma sempre presente ed attento… Minima Moralia :-)