L'annuncio di Bassolino: un anno ancora, poi lascio di Lina Palmerini Due giorni prima del comizio a Napoli e a meno di una settimana del voto arriva l'annuncio che Walter Veltroni aspettava. Antonio Bassolino, uno degli uomini che più ha creato più problemi alla campagna elettorale del leader del Pd, annuncia il suo abbandono. Se ne va lasciando quella poltrona da Governatore della Campania che tanto ha messo in imbarazzo il Partito democratico dopo l'emergenza dei rifiuti. L'ha fatto ieri Bassolino. Per la prima volta ha fissato la sua scadenza: «Attorno a un anno». Dunque, le elezioni alla Regione si terranno contestualmente alle europee del 2009. Prima dell'annuncio una lunga telefonata con Veltroni che più di tutti aveva fatto pressioni affinché il Governatore lasciasse. Il disagio del leader Pd è stato evidente anche nelle tappe campane del suo pullman dove mai si è visto Bassolino e mai è stato citato. Che fosse finita la stagione del Governatore era chiaro anche dalle parole pronunciate nei giorni scorsi da Massimo D'Alema, capolista di Campania 1 alla Camera: «Si è chiuso un lungo ciclo politico alla Regione Campania. Il rinnovamento? Necessario». Ieri invece è arrivato il riconoscimento sia di Veltroni che di D'Alema per il gesto di Bassolino che se ne va, promettendo ancora un anno «di impegno e di lavoro, governando la transizione e preparando una nuova stagione politica per portare avanti le sfide che sono davanti a noi». Insomma, non si può fuggire quando c'è ancora un'emergenza da gestire. Dunque, l'attesa sarà ancora lunga perché «non si può lasciare Napoli in mano a barbariche contrapposizioni, non ce lo meritiamo, a lasciarla in mezzo ad animali predatori». Anche il Governatore ritiene concluso «un ciclo politico: a Roma e in Campania. L'Udeur non c'è più, De Mita è fuori dal Pd, c'è stata la nascita del Partito democratico». Il suo futuro di politico lo mette a disposizione del partito ma intanto gestisce una transizione che non riguarda solo i rifiuti ma il consenso politico. La Campania è una delle regioni che il Pd potrebbe "perdere": molti voti sono "orfani" appunto di Mastella e De Mita e il Pd non vuole gettare la spugna per rimontare tra un anno. È in campo il ministro Luigi Nicolais ma anche il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, è una figura emergente del partito anti-bassoliniano che Veltroni ha "battezzato" «mio amico». Non è ancora certo se Antonio Bassolino salirà sul palco di Piazza del Plebiscito a Napoli mercoledì. «Una cosa al giorno», ha risposto il Governatore. Di certo sarà in piazza e questa volta non ci saranno timori o pudori a nominarlo. Già ieri Veltroni ha ripreso a pronunciare il suo nome: «Quanto ha detto Antonio Bassolino corrisponde al suo senso di responsabilità e al suo amore per la Campania. È l'apertura, come anch'io avevo detto durante le tappe campane della campagna elettorale, di una nuova fase dopo l'emergenza. Bassolino ha dato con questo suo gesto un contributo non solo alla campagna elettorale ma anche al futuro della sua regione». L'omaggio al Governatore arriva soprattutto da D'Alema che si è candidato facendogli da "scudo": «È stato per 15 anni il simbolo del riscatto di Napoli. Sarebbe barbarie ridurre tutto alla vicenda rifiuti: dal '94 tutti coloro che hanno avuto qualche responsabilità di governo devono chiedere scusa ai campani. Io l'ho fatto. Prima di incolpare Bassolino ciascuno renda conto di ciò che ha fatto». | |
Il terremoto avrebbe dovuto insegnare ad avvicinarsi di più, perchè tutti hanno vissuto lo stesso dolore (R.Venezia)
Non si può scavare, le macerie del cuore sono troppo pesanti (R.G.)
martedì 8 aprile 2008
BUGIARDONI: SENA NON CADRA' IL 15 APRILE!!!
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2 commenti:
VOTA MICHELE FORTE
MISERICORDIA: LUCIDO
PRO LOCO : LUCIDO
COMUNE : LUCIDO
PENSATECI... DOPO E' TROPPO TARDI
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