Due discariche regionali: Provincia-commissariato è muro contro muro |
AVELLINO- Scoppia una nuova bomba nel caso rifiuti, anzi due. Il commissario De Gennaro, nel pomeriggio di ieri ha infatti comunicato alla Presidente della Provincia Alberta De Simone quella che sembra essere la sua decisione definitiva: non una ma due discariche regionali sul territorio irpino. I lavori in località Pustarza a Savignano Irpino finiranno entro il 20 maggio rendendo disponibile la prima "vasca" di sversamento che conterrà ben trecentomila tonnellate di rifiuti indifferenziati provenienti da tutto il territorio regionale. Non solo, e questa è la decisione che ha mandato su tutte le furie la Presidente De Simone, il supercommissario ha predisposto che inizieranno a breve i lavori per la realizzazione di una seconda discarica regionale anch'essa insistente sul territorio irpino che conterrà oltre due milioni di rifiuti pericolosi e non. Una vera e propria "mazzata" per la "Verde Irpinia" che diventerebbe la pattumiera della regione Campania. Già, "due milioni di rifiuti indifferenziati e pericolosi", parole che pesano come macigni e che hanno indotto De Simone a convocare, tornata ad Avellino, i capigruppo di maggioranza e di opposizione per discutere delle misure tese a contrastare la decisione che, se messa in atto, distruggerebbe molto probabilmente l'intera economia provinciale. «E' una decisione assolutamente inconcepibile - ha tuonato la De Simone ai microfoni dei giornalisti - De Gennaro ha deciso di rimangiarsi in un attimo tutte le parole, le promesse, le aperture e le proposte di dialogo che aveva lungamente richiamato nelle proprie conferenze. La comunicazione del supercommissario, perchè di comunicazione si è trattata in quanto non ha minimamente chiesto il parere dei rappresentanti del territorio interessato, è arrivata come un fulmine a ciel sereno e mi lascia del tutto sconcertata». E' una furia la Presidente della della Provincia irpina che non si risparmia di accusare i "palazzi decisionali" per quanto, sembra, avverrà al suo territorio. «Siamo stati concilianti. Abbiamo accolto De Gennaro con umiltà e voglia di andare incontro alle sue esigenze. Siamo consapevoli delle nostre responsabilità e non abbiamo mai negato la volontà di assumerci gli oneri della nostra posizione - ha continuato De Simone - si parla tanto di C.I.R. (ciclo integrato di rifiuti ndr), di localizzazione e provincializzazione del problema, di raccolta differenziata e poi? E' assolutamente inaccettabile che la mia terra possa diventare null'altro che un contenitore di rifiuti per il resto delle provincie campane». Dello stesso avviso è Ettore De Concilis che interviene riallacciandoli alle parole della Presidente:«Non siamo stati neanche chiamati preventivamente. Siamo stati informati e basta. A questo punto ci sentiamo in diritto di rispondere a nostro modo senza passare per le vie diplomatiche. Mi sento di dire, senza alcuna remora, che saremo accanto alla Provincia in qualsiasi decisione prenderà». Un clima ovviamente molto teso si respira tra le mura di Palazzo Caracciolo. Visibilmente scosso è anche Giuseppe De Mita che legge il "programma" di smistamento rifiuti con occhi stralunati prima di prendere la parola:«E' ovvio che il commissario De Gennaro abbia preso la peggiore decisioni tra tutte quelle possibili: due discariche regionali entrambe sul territorio irpino sono semplicemente una follia. E' importante però rendere chiaro il quadro prima di fare qualunque mossa e, poi, rischiare di sbagliare anche in futuro. Innazitutto, a mio avviso, è importate fare un discorso autocritico e capire che se l'amministrazione provinciale avesse in questi quattro anni risolto il problema relativo all'assenza di una discarica provinciale adesso non ci troveremmo in questa grave situazione. E' ovvio comunque che però in questo momento l'unica cosa da fare è quella si contrastare con forza e violenza politica la decisione di De Gennaro. Siamo già marginali nelle politiche regionali e nelle sue dinamiche strutturali, trasformare l'Irpinia in un immondezzaio non farebbe altro che affossarci ancora di più. Quando sono stato convocato dalla Presidente non immaginavo che la situazione potesse essere così drammatica. Tre milioni di tonnellate di rifiuti: inaudito - chiude De Mita». Già tre milioni è questo il dato più potente e devastante che richiama all'attenzione consiglieri di maggioranza e minoranza, seduti attorno ad un tavolo per tentare una controffensiva. Contrattacco promosso a gran voce anche dal neo parlamentare Arturo Iannaccone che parla di cambiamento di rotta politica necessario:«La decisione di De Gennaro non fa altro che confermare una mia idea condivisa sicuramente dalla Presidente De Simone: il commissariamento ha fallito. Un uomo investito di tali poteri deve anche saperli usare con rettitudine ed intelligenza, De Gennaro ha dimostrato di essere privo di queste doti. Stia attento a non scherzare col fuoco. A questo punto credo che sia giusto ritornare ai poteri ordinari con la rimessa in gioco delle amministrazioni provinciali». A questo punto si attendono sviluppi e, a giudicare dalla determinazione dei componenti della giunta regionale non si attenderà molto per vedere una reazione. |
Il terremoto avrebbe dovuto insegnare ad avvicinarsi di più, perchè tutti hanno vissuto lo stesso dolore (R.Venezia)
Non si può scavare, le macerie del cuore sono troppo pesanti (R.G.)
venerdì 18 aprile 2008
FINALMENTE LIBERI... EVVIVA LA LIBERTA' !
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1 commento:
Avevano già deciso tutto hanno solo aspettato le elezioni che c'entra Berlusconi.
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