Il terremoto avrebbe dovuto insegnare ad avvicinarsi di più, perchè tutti hanno vissuto lo stesso dolore (R.Venezia)
Non si può scavare, le macerie del cuore sono troppo pesanti (R.G.)

mercoledì 30 aprile 2008

IL DOVERE DI FARE MALE

Giornata di lavoro lunga, non sempre esaltante, con tanta preoccupazione e molta tristezza per tutto quello che accade intorno, con riferimento ovviamente alla situazione discariche in Irpinia.

C'è indubbiamente qualcosa di criminale o almeno di molto ingiusto in tutto questo, l'Irpinia non è Napoli, non produce immondizia indiscriminatamente, ha finora avuto abbastanza cura del proprio territorio, che costituisce la sola vera risorsa, ha pagato tanto in termini di povertà e di sofferenza, adesso non merita anche questo.

Nessuna polemica con la necessità di individuare aree di stoccaggio provinciali ma da qui a dover accogliere i rifiuti dell'intera Regione ce ne passa.

Abbiamo tutti biasimato Pecoraro Scanio quando con la sua arietta un pò ingenua (che a me ricorda molto, ad onor del vero, l'atteggiamento di un neo amministratore santangiolese che, temo, abbia pure somiglianza sotto il profilo intellettuale) propose di sversare i rifiuti in Irpina, ma nessuno finora ha avuto il coraggio di dire che De Gennaro, accolto in pompa magna come fosse un salvatore della patria, in fondo, fa esattamente quello: uccide l'Irpinia portandovi i rifiuti di mezza Campania.

Perché pagare profumatamente l'ennesimo Commissario Straordinario ed osannarlo in tal misura, quando l'unico suo merito è di aver individuato come soluzione la stessa che Pecoraro, a detta di tutti stupidamente, proclamava mesi or sono?

Una vergogna nella vergogna, tanto più inaccettabile, in quanto condita di vomitevole ipocrisia.

Al posto di De Gennaro, mancandomi idee e soluzioni praticabili avrei rinunciato al mandato e rimesso l'incarico, sperando che altri potessero trovare le soluzioni diverse e magari più opportune che io non riuscivo a vedere.

Non so l'importanza e il peso che la coscienza ha nella vita di gente che maschera la propria incapacità dietro campagne di opinione e scelte imposte con autorità, magari ricorrendo alla violenza di qualche poliziotto comunque costretto a fare il proprio dovere, e non riesco ad immaginare dove poi trovino la serenità necessaria per accarezzare i propri bambini, figli o nipoti, tornando a casa la sera, ben sapendo di aver condannato alla sofferenza un intero territorio, dove da sempre vivono e giocano i figli e i nipoti di altre persone.

Questo è fare il proprio dovere, qualcuno obietterà ingenuamente…. secondo me questo è far male il proprio dovere, ammesso che far male possa essere un dovere.

tristemente vostro..... Minima Moralia :-(

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