Clamoroso, denunciato per "procurato allarme" chi aveva previsto il terremoto!
SISMA ABRUZZO: LO STUDIOSO GIULIANI AVEVA PREANNUNCIATO UN FORTE TERREMOTO
Il capo della Protezione civile Guido Bertolaso martedì 31 marzo si era scagliato contro gli "imbecilli" che si divertono a diffondere notizie false.
Tra coloro che diffondevano notizie sul terremoto c’era Giampaolo Giuliani, ricercatore presso i Laboratori nazionali Infn del Gran Sasso che, in seguito allo sciame sismico che sta interessando l’Abruzzo da più di un mese, aveva lanciato l’allarme: la regione sarà colpita il 29 marzo da un terremoto «disastroso». Giuliani è stato denunciato per procurato allarme.
Nella notte del 29 marzo c’era infatti stato a Sulmona un terremoto di 4 gradi della scala Richter.
L’analisi dello scienziato Giuliano Giuliani era basata sull’analisi di un gas radioattivo, il radon, che si libera dal sottosuolo quando le faglie vengono attivate il gas trova una via di fuga giungendo in superficie.
Lo scienziato, ha impiegato due anni per costruire uno strumento in grado di rilevare, osservare e studiare il Radon con l’aiuto di un sismografo che, a causa dell’intenso sciame sismico che ha interessato la zona negli ultimi mesi, ha insospettito lo studioso.
Quella di oggi è comunque stata solo la scossa più forte di uno sciame sismico che si perpetua da mesi.
La magnitudo registrata alle 3.32 di questa notte dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia è di 5,8 gradi della scala Richter, a cui sono seguite diverse repliche, la prima di 4,7 gradi alle 4.37.
Diverse le avvisaglie nelle ultime settimane.
Una scossa violenta di terremoto il 16 gennaio, poi quella di magnitudo 4.0 che aveva fatto tremare la regione Abruzzo il 30 marzo: numerose persone si erano già riversate in strada allora.
Dall’inizio dello sciame sismico, già da alcuni mesi, sono decine gli eventi di magnitudo superiore a 2.0 registrati dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) nel distretto aquilano e nel bacino di Sulmona.
Su richiesta del capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, si era tenuta nella sede della Regione Abruzzo all’Aquila, una riunione degli esperti della Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi.
Obiettivo del Dipartimento della Protezione civile era quello di «fornire ai cittadini abruzzesi tutte le informazioni disponibili alla comunità scientifica sull’attività sismica delle ultime settimane.
Qualcuno nei giorni scorsi aveva però messo in allarme sulla possibilità del sopraggiungere di scosse più forti e pericolosi per la popolazione abruzzese, ma era stato accusato di "procurato allarme" e di conseguenza denunciato.
Le scosse di terremoto che continuano a scuotere l’Abruzzo non sono tali da preoccupare - aveva spiegato Bertolaso intervenendo a Roma ad un convegno organizzato da ministero dei beni culturali e protezione civile sulla esperienza del terremoto che nel 1997 colpì Umbria e Marche - ma Purtroppo a causa di imbecilli che si divertono a diffondere notizie false siamo costretti a mobilitare la comunità scientifica per rassicurare i cittadini.
Giampaolo Giuliani, però, studioso che fa ricerca ai Laboratori nazionali del Gran Sasso, sostiene ormai da molti anni di aver elaborato un metodo in grado di prevedere l’arrivo degli eventi sismici.
E oggi, dalle ultime notizie, il suo allarme, lanciato esattamente una settimana fa, risulta tragicamente premonitore.
Domenica scorsa, dopo la prima scossa di terremoto che ha avuto come epicentro la zona di Sulmona l’uomo avrebbe telefonato anche al commissariato del capoluogo e alla polizia municipale sostenendo che ci sarebbe stata una scossa di una intensità superiore alla precedente, creando allarmismi tra la popolazione e così denunciato.
La notizia, tra l’altro, indusse il sindaco di Sulmona, Fabio Federico, a un rientro precipitoso da Roma dove stava partecipando al congresso fondativo del Pdl.
GUARDA L’INTERVISTA A GIULIANI: TERREMOTO ABRUZZO, GIAMPAOLO GIULIANI: ’’SI POTEVA PREVEDERE’’
Tratto da: http://www.unonotizie.it/video.php?idscheda=169
Tra coloro che diffondevano notizie sul terremoto c’era Giampaolo Giuliani, ricercatore presso i Laboratori nazionali Infn del Gran Sasso che, in seguito allo sciame sismico che sta interessando l’Abruzzo da più di un mese, aveva lanciato l’allarme: la regione sarà colpita il 29 marzo da un terremoto «disastroso». Giuliani è stato denunciato per procurato allarme.
Nella notte del 29 marzo c’era infatti stato a Sulmona un terremoto di 4 gradi della scala Richter.
L’analisi dello scienziato Giuliano Giuliani era basata sull’analisi di un gas radioattivo, il radon, che si libera dal sottosuolo quando le faglie vengono attivate il gas trova una via di fuga giungendo in superficie.
Lo scienziato, ha impiegato due anni per costruire uno strumento in grado di rilevare, osservare e studiare il Radon con l’aiuto di un sismografo che, a causa dell’intenso sciame sismico che ha interessato la zona negli ultimi mesi, ha insospettito lo studioso.
Quella di oggi è comunque stata solo la scossa più forte di uno sciame sismico che si perpetua da mesi.
La magnitudo registrata alle 3.32 di questa notte dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia è di 5,8 gradi della scala Richter, a cui sono seguite diverse repliche, la prima di 4,7 gradi alle 4.37.
Diverse le avvisaglie nelle ultime settimane.
Una scossa violenta di terremoto il 16 gennaio, poi quella di magnitudo 4.0 che aveva fatto tremare la regione Abruzzo il 30 marzo: numerose persone si erano già riversate in strada allora.
Dall’inizio dello sciame sismico, già da alcuni mesi, sono decine gli eventi di magnitudo superiore a 2.0 registrati dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) nel distretto aquilano e nel bacino di Sulmona.
Su richiesta del capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, si era tenuta nella sede della Regione Abruzzo all’Aquila, una riunione degli esperti della Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi.
Obiettivo del Dipartimento della Protezione civile era quello di «fornire ai cittadini abruzzesi tutte le informazioni disponibili alla comunità scientifica sull’attività sismica delle ultime settimane.
Qualcuno nei giorni scorsi aveva però messo in allarme sulla possibilità del sopraggiungere di scosse più forti e pericolosi per la popolazione abruzzese, ma era stato accusato di "procurato allarme" e di conseguenza denunciato.
Le scosse di terremoto che continuano a scuotere l’Abruzzo non sono tali da preoccupare - aveva spiegato Bertolaso intervenendo a Roma ad un convegno organizzato da ministero dei beni culturali e protezione civile sulla esperienza del terremoto che nel 1997 colpì Umbria e Marche - ma Purtroppo a causa di imbecilli che si divertono a diffondere notizie false siamo costretti a mobilitare la comunità scientifica per rassicurare i cittadini.
Giampaolo Giuliani, però, studioso che fa ricerca ai Laboratori nazionali del Gran Sasso, sostiene ormai da molti anni di aver elaborato un metodo in grado di prevedere l’arrivo degli eventi sismici.
E oggi, dalle ultime notizie, il suo allarme, lanciato esattamente una settimana fa, risulta tragicamente premonitore.
Domenica scorsa, dopo la prima scossa di terremoto che ha avuto come epicentro la zona di Sulmona l’uomo avrebbe telefonato anche al commissariato del capoluogo e alla polizia municipale sostenendo che ci sarebbe stata una scossa di una intensità superiore alla precedente, creando allarmismi tra la popolazione e così denunciato.
La notizia, tra l’altro, indusse il sindaco di Sulmona, Fabio Federico, a un rientro precipitoso da Roma dove stava partecipando al congresso fondativo del Pdl.
GUARDA L’INTERVISTA A GIULIANI: TERREMOTO ABRUZZO, GIAMPAOLO GIULIANI: ’’SI POTEVA PREVEDERE’’
Tratto da: http://www.unonotizie.it/video.php?idscheda=169
4 commenti:
Se solo si lasciasse lavorare chi ha passione e voglia di lavorare bene e si mandasse a casa magari con un incentivo consistente chi di lavorare serismente non ne ha mai avuta la voglia, siguramente si ridurrebbe il debito pubblico e si accrescerebbe notevolmente la sicurezza di noi ITALIANI e di conseguenza anche il nostro prestigio agli occhi di tutto il mondo.
BASTEREBBE ANCHE SOLTANTO QUESTO!!!!!!!
Odissea Abruzzo: non è il terremoto che uccide ma la cattiva prevenzione e informazione
Sono d'accordo con l'anonimo e con storico, edilizia fatiscente, osservatori ambientali troppo spesso inutili e nelle mani di persone dalle capactà limitate e poi protezione civile e volontariato, per le quali sta avvenendo ora quello che prima avveniva con l'esercito.
Migliaia di persone impreparate assorbono il triplo delle risorse che servirebbero a un numero molto più limitato di esperti, ottenendo anche migliori risultati.
Niente di nuovo, è la stessa cosa che si è fatta per decenni con l'esercito professionale al posto del servizio di leva inutile ed improduttivo. Allora si parcheggiavano i giovani nel'esercito oggi nel volontariato.
Fermo restando l'apprezzamento ed il ringraziamanto per tutti coloro che generosamente si offorno di aiutare gli altri quello che manca è una organizzazione assennata ed efficace.
Ci vorrebbero anche controlli onesti e un pò di coscienza da parte di chi sarà adesso chiamato a ricostruire, ma si sa i soldi, quando sono tanti, hanno la c apacità di cancellare ogni scrupolo morale in certa gente, controllori o controllati che siano. Dio ci salvi da un nuovo terremoto in Irpinia, la scarsa qualità del patrimonio edilizio realizzato da imprenditori senza scrupoli, nella quasi assenza di controllo tecnico, risulterebbe ahimè tragicamente evidente, la mamoria degli essere umani è molto corta, la cupidigia, invece, è senza limiti.
So di offrire il fianco ai giudizi bigotti di qualche moralista improvvisato, amante del buonismo ipocrita ed oltranzista, ma la verità qualche volta bisogna dirla anche a costo di essere impopolare.
Siamo tutti vicini agli amici abruzzesi con sincerità e sofferenza.
minimo tu te la canti e tu te la soni.....
Posta un commento