Il terremoto avrebbe dovuto insegnare ad avvicinarsi di più, perchè tutti hanno vissuto lo stesso dolore (R.Venezia)
Non si può scavare, le macerie del cuore sono troppo pesanti (R.G.)

martedì 7 aprile 2009

Solidarietà per i terremotati dell'Abruzzo

Se si disattiva l’audio del televisore di casa, mentre scorrono le immagini dell’ultimo drammatico terremoto che ha colpito la provincia di L’Aquila distruggendo quasi interamente il piccolo centro di Onna, sembra di rivivere in diretta le immagini della nostra Sant’Angelo: campanili crollati; case e palazzi sventrati; strade e vicoli completamente sbarrati dalle macerie; effetti personali rotolati per strada; il viso delle persone colpite dalla tragedia, che esprimono dolore e smarrimento.

In questi drammatici momenti quello di cui si ha più bisogno è di sentire la SOLIDARIETA’ morale e materiale della gente e la presenza delle Istituzioni.

Nell’immediatezza c’è bisogno di tutto.

Poiché non è possibile essere fisicamente sul posto, perché ciò costituirebbe solo un intralcio nelle complesse operazioni di soccorso, l’unico contribuito che come cittadini possiamo dare è di tipo economico.

Ciascuno contribuisca secondo le proprie possibilità o attraverso un SMS di solidarietà per le popolazioni colpite dal terremoto (1 euro per ogni SMS), al numero 48580 che tutti gli operatori di telefonia mobile (Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia) hanno attivato per raccogliere fondi a favore della popolazione dell'Abruzzo gravemente colpita dal terremoto, d’intesa con il Dipartimento della Protezione Civile, o devolvendo fondi attraverso gli altri centri di raccolta che in queste ore si stanno attivando.

Senza polemiche, né divisioni. Non è il momento.

Giuseppe Belvedere

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