di Icarus.10 - Se il Popolo Bue avesse un benchè minimo grado di razionalità, probabilmente di fronte alla sciagura sismica che ha colpito l’ Abruzzo, capirebbe cosa sia veramente un’Emergenza, e imparerebbe a distinguerla dalle false “emergenze” create ad arte dalla manipolazione terroristica dei mass media. In un paio di mesi, sono bastati tre o quattro presunti -e tutti da accertare- casi di violenza sessuale per far gridare la Massa Isterica all’ “emergenza nazionale stupri”, a fronte di ben più gravi e numerosi episodi di violenza -in confronto allo stupro- che avvengono ogni giorno, quali omicidi, lesioni, aggressioni a sfondo razziale, torture di Stato, eccetera eccetera.
In Italia non vi è nessuna emergenza stupri, in primo luogo perchè questa è una Società che si compiace e si diletta del più sfacciato e becero esibizionismo sessuale, ragion per cui suona per lo meno contraddittorio -giusto per usare un eufemismo- questo umore isterico ed emergenziale nei confronti delle presunte violenze sessuali e del conseguente linciaggio contro i suoi autori. In secondo luogo, perchè tre o quattro presunti casi di violenza sessuale -rapportati ad una popolazione di milioni di donne- non possono, certamente, configurarsi come un qualcosa di emergenziale.
In Italia non servono “decreti anti-stupri” (le pene già ci sono, e sono severissime e sproporzionate), ma decreti per l’ edilizia. Non servono soldi per finanziare bugiardi e menzogneri “centri anti-violenza” oppure per mandare i soldati nelle città, ma per costruire case antisismiche.
Siccome, in tempi di presunta o vera emergenza, occorre creare il Nemico di turno per calmare gli umori forcaioli della Massa Isterica, ecco annoverati anche i cosiddetti “sciacalli” nella lista nera delle categorie da linciare (non da punire, ma da linciare): rom, ultras, lavavetri, musulmani, stupratori, sfigati, e chi più ne ha più ne metta.
E’ bastata la notizia dell’arresto di due uomini che avrebbero rubato 80mila euro dalle case disastrate (poi scarcerati, perchè è stato accertato che i soldi erano loro) per indurre quel miliardario di Berlusconi a voler introdurre nel codice penale il nuovo reato di “sciacallaggio” (quando, invece, esiste già, perchè è una forma di furto con aggravante) con ennesime pene sproporzionate.
In realtà, più che ai ladri che vanno a rubare nelle case disastrate -persone senza lavoro che se avessero almeno una miliardesima parte dei soldi che ha il Populista di Arcore, non sarebbero certamente indotte a fare queste cose immorali- io chiamerei sciacalli e sciacallaggio altre persone e altre cose. A cominciare, proprio da colui che grida contro gli “sciacalli” e poi si fa fotografare sulle macerie in mezzo ai superstiti pur di accrescere il proprio bagaglio elettorale.
Sciacallo è anche e soprattutto il Popolo, questo ipocrita, perbenista e forcaiolo Popolo, che di fronte a questi disastri, pur di mettersi in bella mostra ed autocelebrarsi, si esibisce in oscene ed ipocrite “gare di solidarietà” svuotando, così, questa parola del suo significato più genuino di nobile forma di pietas umana prodotta dal cuore e che -come tale- deve avvenire nell’ambito della sfera privata, lontana dai riflettori pubblici e mediatici e non certamente sotto forma di teatralizzate iniziative strappalacrime come stiamo vedendo in questi giorni.
Nemmeno con queste grave sciagure e lutti, il Popolo e i suoi viscidi capi trovano modo di stare zitti e di rinunciare alla loro somma Stupidità.
di Icarus.10, 9.4.2008
Fonte: http://fematrix.altervista.org/?p=171
Il terremoto avrebbe dovuto insegnare ad avvicinarsi di più, perchè tutti hanno vissuto lo stesso dolore (R.Venezia)
Non si può scavare, le macerie del cuore sono troppo pesanti (R.G.)
martedì 14 aprile 2009
Caimano e Sciacallo
Vere emergenze e veri “sciacalli”
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2 commenti:
mamma mai co ste litanie....quando la finirete...
Niente litanie zorruccio, solo libertà di pensare di dire di criticare e magari anche di sbagliare, solo libertà comunque.
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