Il terremoto avrebbe dovuto insegnare ad avvicinarsi di più, perchè tutti hanno vissuto lo stesso dolore (R.Venezia)
Non si può scavare, le macerie del cuore sono troppo pesanti (R.G.)

sabato 18 aprile 2009

Abruzzo come Irpinia? No grazie!

Dio non voglia! Ma fa male al cuore, dopo aver tanto sofferto, e senza avere alcuna colpa, capire di essere, agli occhi del mondo intero, l'esempio al negativo di ciò che andrebbe fatto nel dopo terremoto.
La mia terra, l'Irpinia, culla di dignità, di laboriosità e di cultura da sempre, è oggi additata come emblema di malcostume di inefficienza e di degrado, per colpa di quattro manigoldi corrotti ed ignoranti che, con la perfidia che deriva dalla malvagità, hanno saputo rovinare la vita e il senso etico di migliaia di persone.
Tutti quelli che sono andati in Abruzzo ed hanno osservato con sofferenza ed onestà ciò che sta accadendo, hanno sicuramente avvertito il dilagante principio "... come in Irpinia? no grazie!". Fa male al cuore credetemi, soprattutto perchè so che hanno ragione e non posso che augurare di cuore agli abruzzesi una sorte diversa dalla nostra.
Se penso, poi, che i responsabili dello scempio irpino hanno anche il coraggio di proporsi come consulenti per il dopo terremoto in Abruzzo, la misura è davvero colma. In pratica siamo al punto da consentire ad un pluriomicida di dare lezioni sull'importanza della vita.
Rivedo la mia famiglia di un tempo, gli amici migliori che non ci sono più, ripenso ai sacrifici fatti e alle speranze calpestate ed ingannate, immagino il futuro dei nostri ragazzi necessariamente fuori da qui... e sull'altro piatto della bilancia vedo il volto di quegli schifosi che hanno determinato tutto questo.
Se fossi diventato come loro avrebbero desiderato andrei a prenderli a calci nelle loro ville, ma non posso, offirei solo una conferma della loro vittoria, la conferma che sono riusciti a rendermi peggiore, proprio come vorrebbero.
Mi sta passando anche la voglia di scrivere, ho voglia solo di lavorare e di farlo bene, sperando che il culto della legalità possa togliere ai disonesti del mio paese anche l'illusione di poterla fare franca, non è mai troppo tardi per colpirli quando meno se lo aspettano, magari negli interessi economici a cui tengono tanto e con un pò di fortuna prima o poi capiteranno a tiro, chissà, ci sto lavorando.
Il resto potrà fare solo Dio e noi tutti, uniti in un cerchio di solidarietà che lasci finalmente fuori inganno e corruzione: ci dividono e ci mettono gli uni contro gli altri per comandarci tutti ...ricordatelo!
Buona domenica e complimenti al mio "collega" blogger per la riedizione della sua biografia, disturba un pò il convincimento che la sua storia e il suo dolore siano per qualche recondita ragione più meritevoli di essere divulgati rispetto alle storie di tanti altri tra noi, ma Imbriano me lo tengo sotto osservazione e resta la mia scelta elettorale, dovunque decidesse di candidarsi. Non è un modello di coerenza e dovrebbe fare ripetizione di umiltà, ma so per certo che sarà un modello di onestà, ha una lunga tradizione di famiglia in tal senso (se non gli garbasse qualcosa litigherebbe anche con Storace, fidatevi).
Un abbraccio a tutti, pure al generoso "lumbàrd", Minima Moralia :-)

1 commento:

mrdg ha detto...

E' stupido additare una terra e la sua gente quale emblema di fatti e comportamenti positivi o negativi.Ne abbiamo sentite tante in questi giorni,attraverso l' ottica deformante ,strabordante di retorica
melensa dei mass media' vocianti fino alla nausea.Esistono i popoli fatti di persone che agiscono subiscono si ribellano si vendono si immolano....quante altre azioni potremmo citare per indicare l' universo multiforme che rappresenta la vita degli esseri umani!La sofferenza merita rispetto ed e' un 'infamia fare dei distinguo che non hanno senso e che non meritano alcuna considerazione.Mi sovviene di un motto,un proverbio che sentivo ripetere' spesso' nella mia terra d' Irpinia e che ha la forza di un oracolo antico:"Chi campa vere"!Chi sara' spettatore attento di cio' che avverra', nei prossimi anni, nelle zone dell' attuale ricostruzione si rendera' conto che molta storia si ripetera',che tanti sono gia' in agguato per azzannare cio' che sara' piu' appetibile:tutto e' gia' avvenuto in friuli come in irpinia,come prossimamente anche in Abruzzo.Sta poi a noi la capacita' di decodificare i falsi messaggi che i media ci propinano,perche',e' amaro constatarlo,anche per le sciagure a volte conta "l' importanza dei luoghi in cui esse si verificano.Sembra strano o mostruoso,ma e' cosi'!