
da http://www.comune.santangelodeilombardi.av.it/ristori.asp
Mariarosaria del Guercio
Vi invio come post la lettera pubblicata sull'altro blog dal dr. Imbriano, scritta da Minima Moralia, perchè credo che possa interessare tutti i frequentatori di entrambi i blog.
P. D. V.
Se posso permettermi di entrare nel tuo campo, direi che sei preda di un delirio di onnipotenza, stato che spesso fa seguito al fallimento di un progetto esistenziale.
Ti si fanno delle domande, magari provocatorie, e rispondi offendendo indiscriminatamente Sant'Angelo e l'Irpinia.
Cerca di dare una mano a te stesso se puoi, qui nessuno ti ha chiesto niente e abbiamo già abbastanza problemi senza il tuo prepotente e perdente moralismo.
Hai forse già dimenticato la "grande" partecipazione di folla al raduno del MISPA?
Perchè ti vuoi imporre per forza a chi non chiede di te?
Quando capirai che nonostante il degrado, che qui ha ragioni sociologiche profonde, il meno intelligente dei santangiolesi può dialogare alla pari con i migliori tra i tuoi concittadini lombardi, se gli venissero offerte ragioni per farlo?
Vieni a sparare sentenze con "l'animus" di chi sa tutto e deve colonizzare un popolo, anche se il popolo non vuole essere colonizzato.
Te lo chiedo con la mano sul cuore Antonio Imbriano e con la lealtà che ha contraddistinto tutto il mio percorso di vita (concedimi su questo almeno il beneficio del dubbio), se non riesci a scendere dal tuo piedistallo e a guardare al dramma di questo paese con partecipazione ed umiltà, senza farne una palestra di autoesibizionismi più o meno ovvi, lasciaci perdere, almeno sapremo di poter contare solo su noi stessi senza illuderci di ricevere aiuto da chi, più volte, ha dimostrato di amare solo le proprie ragioni.
Hanno scritto sul "mio" blog, pensando di provocarmi, che ti avrei comunque votato nel caso tu avessi deciso di candidarti. E' vero, deve averlo scritto qualcuno che mi conosce molto bene.
Ti voterei e ti sosterrei e sai perchè? Perchè saresti il "meno peggio" ma non l'alternativa che tutti qui stanno aspettando.
Ti chiedo scusa per il tono "intenso" ma sincero di questa critica, te la invio come post e non come commento, proprio per permetterti di scegliere se pubblicarla o meno e per verificare ancora una volta se il tuo grado di apertura mentale è solo un bluff o ha un fondamento.
Con enorme delusione e con rammarico... Minima Moralia.
da http://nuovasantangelodeilombardi.blogspot.com/
Qui sotto il link al bando completo e allo schema di domanda.
di Lucio Garofalo
Negli ultimi tempi abbiamo assistito ad un singolare fenomeno di scissione e disintegrazione degli “atomi comunisti”, già di per sé super-atomizzati, ovvero alla polverizzazione dei residui ancora presenti tra le schiere ormai dissolte del vecchio Partito Comunista Italiano. Un partito che già molti anni prima del Congresso della Bolognina e del cambio del nome (il passaggio da PCI a PDS) voluto dall’allora segretario Achille Occhetto, ancor prima della stessa gestione di Enrico Berlinguer, ma sin dai tempi del leader stalinista Palmiro Togliatti, non era più quella formazione classista e rivoluzionaria fondata da Antonio Gramsci e Amedeo Bordiga, bensì una forza politica indubbiamente di massa, ancorché interclassista e riformista, per non dire revisionista. Insomma, un partito incamminato sulla strada della socialdemocrazia europea, pienamente integrato nel sistema statale borghese, di cui nel secondo dopoguerra divenne un sicuro e tenace baluardo difensivo.
L’ennesima “scissione subatomica” consumatasi nella sinistra italiota, è stata provocata dalla “particella vendoliana”. I vendoliani sostengono che oggi la funzione storica e la spinta propulsiva dei partiti comunisti si siano ormai esaurite, che il cambiamento e il progresso della società (italiana ed europea) siano un compito spettante ad una sinistra “rinnovata e ricomposta” che sappia aggiornare l’ispirazione socialista e socialdemocratica. Il riferimento più concreto e visibile di questa linea, nell’attuale scenario della "sinistra europea", è l'esperienza tedesca della Linke. Addirittura una parte dei vendoliani ritiene che se il Pd si spaccasse e D'Alema riuscisse a diventare il nuovo riferimento del partito della sinistra, essa opterebbe per questa nuova “dimora politica”: D’Alema, Mussi e Vendola si ritroverebbero insieme dopo tanto tempo, da quando erano nella Federazione Giovanile Comunista, e saprebbero condurre molto lontano la “sinistra” di questo sventurato paese… Mah, nutro seri dubbi a riguardo!
Il Prc dopo il congresso di Chianciano e dopo la “scissione particellare” dei vendoliani
Nel frattempo, all’interno del gruppo dirigente del Prc sembra essersi compiuta una “svolta a sinistra”, sancita e proclamata nell’ultimo lacerante congresso nazionale del partito, svoltosi a Chianciano nel luglio scorso, che ha provocato lo strappo e infine la scissione della “particella” vendoliana. Ma è altresì vero quanto ha giustamente notato Ramon Mantovani (si visiti il suo blog personale), ossia “[…]per dirla senza giri di parole, il PRC continua ad essere in troppe giunte (basti pensare a quelle calabresi e campane) e ha già avviato trattative per la continuazione o inaugurazione di esperienze di governo su una linea minimalista e frontista che è la stessa degli ultimi anni. La svolta a sinistra nella maggioranza dei territori non c’è. C’è un continuismo che nella attuale situazione si configura come una vera e propria svolta a destra.” L’autore del pezzo è Ramon Mantovani, uno dei dirigenti più onesti, coerenti e credibili del Prc.
Detto questo, nulla vieta di ragionare ed agire sui territori insieme con i compagni veri, seri e credibili rimasti nel Prc, che sono ancora tanti. Senza soluzioni egemoniche o di annessione, senza farsi inglobare o riassorbire, ma conservando una propria identità ideologico-politica e propugnando un progetto unitario che proceda verso l’avvio di un processo di riaggregazione di una soggettività più vasta ed eterogenea in chiave autenticamente anticapitalista, pacifista ed antagonista: una formazione politica di classe e di massa, animata da un’ispirazione comunista libertaria, antiautoritaria ed anticapitalista. Insomma, una moderna sinistra di classe, antagonista e rivoluzionaria, in grado di promuovere una radicale trasformazione dell’attuale società in senso comunista e libertario, a partire da una capacità di lettura, di analisi e di interpretazione teorica rigorosamente scientifica e critico-razionale. In questa fase, i tatticismi (ovvero gli opportunismi) non possono e non devono prevalere sui fini e sui principi, i quali finirebbero per soccombere. Al contrario, i tatticismi bizantini dovrebbero addirittura scomparire, non solo dalla pratica politica quotidiana, bensì pure dal vocabolario di una formazione e di un movimento che aspiri a trasformare radicalmente la società borghese in cui viviamo. Una società fondamentalmente ipocrita ed opportunista. Inoltre, il progetto di ricostruzione di un’autentica sinistra anticapitalista ha bisogno di una sua profonda credibilità (morale, prima che politica) che verrebbe inevitabilmente inficiata proprio dall’anteporre le questioni e le esigenze di ordine tattico (ossia di natura opportunistica) alle priorità e finalità politiche di fondo, che sono da propugnare e perseguire “senza se e senza ma”.
Psicopatologia quotidiana dei comunisti
Ormai il vero problema dei comunisti attiene più alla psicologia, se non addirittura alla psichiatria, che alla politica. Infatti, è più che palese un dato di fatto che, in qualche misura, è riconducibile ad una forma di psicopatologia politica. La vera malattia da cui sono affetti molti sedicenti “comunisti” è di origine isterica, è una forma di sadico snobismo intellettuale e di distorsione mentale che li perseguita e li affligge costantemente, per cui sembra che provino gusto e un piacere quasi masochistico nel dividersi in modo crescente, nello scindersi in particelle subatomiche sempre più ridotte e parcellizzate, sempre più infinitesimali. In tal guisa, ogni “atomo” diventa un referente del nulla, nella migliore delle ipotesi è un referente di se stesso, ragion per cui i governi dei padroni e i loro servi avranno vita facile e vinceranno sempre più agevolmente, conservando e perpetuando il proprio potere sulle masse lavoratrici. Se questo è il modo di far politica dei “comunisti”, di vivere la politica e la vita in generale da parte delle “particelle subatomiche comuniste” (almeno un tempo si parlava di “cellule comuniste”: la cellula è una grandezza superiore rispetto all’atomo), allora io mi sento distante anni luce da un mondo così assurdo e nevrotico e me ne discosterò sempre più.
La segretaria (perchè sono contrario all'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori)
Due settimane fa ho compiuto 42 anni.
La mattina del mio compleanno mi sono alzato ed ero un pò giù di morale. Sono andato a fare colazione sperando che mia moglie mi dicesse "Buon Compleanno!" e mi facesse una sorpresa dandomi un regalo. Invece mi ha detto solamente:"Buongiorno".
I miei figli si sono seduti a tavola e l'unica cosa che mi hanno detto è stata: "Abbiamo bisogno di un aumento della paghetta !". Così sono andato a lavorare ancora più depresso.
Appena entrato in ufficio, però, la mia segretaria (25enne e carina) mi è venuta incontro esclamando: "Buon Compleanno!". Mi sono sentito subito meglio: per lo meno qualcuno se ne era ricordato!
Ho lavorato normalmente fino a mezzogiorno quando la segretaria mi ha chiamato proponendomi di andare a mangiare insieme; ho accettato dicendole che era la proposta migliore che potesse farmi. Abbiamo scelto un ristorante molto accogliente, abbiamo mangiato con calma e poi siamo andati da un'altra parte a bere un drink. È stato tutto molto bello e mentre tornavamo in ufficio la segretaria mi ha detto: "Visto che oggi è un giorno speciale, perché anziché tornare subito al lavoro non andiamo a casa mia a rilassarci un po'?". Le ho risposto allibito che era un'ottima idea.
Appena entrati nel suo appartamento, lei mi ha detto: "Se non le dispiace desidererei mettermi qualcosa di più comodo." Io le ho risposto che non c'era alcun problema... e così se ne è andata in camera sua.
Dopo tre minuti ne è uscita .... con una grande torta di compleanno, seguita da mia moglie, dai miei figli e dai miei amici con i quali cantava in coro: "Tanti auguri a te, tanti auguri a te!", mentre io ero in piedi in mezzo al salotto, nudo, con addosso solo un paio di calzini corti.
Adesso ditemi: vi sembra giusto che io non abbia la possibilità di licenziare quella deficiente della mia segretaria?
Saluti. MaryAnn
Una sola cosa merita rispetto più della vita: l'amore. L'amore, appunto,che lega un padre ad una figlia, la capacità certa di comunicare tra di loro oltre le convenzioni linguistiche. Un padre per aver deciso di dare finalmente riposo a sua figlia, credo abbia interpretato in modo atroce e dolorosissimo una esigenza che la propria creatura in qualche modo gli ha trasmesso, un gesto terribile sicuramente, ma che nasce certamente dall'amore, un amore così grande da superare l'attaccamento stesso alla vita.
Bisognerebbe smetterla di dividersi anche su queste tragedie per fazioni e per partiti politici, la gente dovrebbe avere rispetto per i drammi altrui senza farne simboli per le proprie ideologie.
Anche Berlusconi stavolta ha davvero superato il segno. La fiducia nella sua capacità di comunicare lo ha portato ad immaginare i suoi interlocutori come una banda di idioti da manipolare, ma non è così, non sempre.
La Chiesa dal canto suo revoca la scomunica ai negazionisti dell'olocausto, condanna senza pietà le coppie omosessuali e poi parla di omicidio di fronte al gesto d'amore di un padre; non sono in grado di comprendere l'orgoglio di un padre per un figlio gay perchè dovrebbero comprendere l'amore di un padre per sua figlia.
La Chiesa è lontana anni luce dalla realtà. Nel mondo milioni di persone, anche bambini sono morti di AIDS mentre la Chiesa conduceva la sua battaglia contro l'uso del profilattico nei rapporti sessuali. Mi fermo qui ma la lista è lunga ed assurda.
Forse meglio sarebbe se la Chiesa tornasse ad insegnarci a pregare!
Immagino cosa provi dentro in questo momento il Sig. Beppino, completamente solo di fronte alla scelta più crudele che la vita possa imporre ad un uomo, senza nemmeno la possibilità di trovare conforto nel valore della fede e dovendo assistere alle manifestazioni demagogiche di politici idioti, di preti e di bigotti di ogni specie.
Le ragioni di questa scelta sono nel cuore di un padre, di più nessuno può sapere.
Che Dio assista lui e sua figlia e punisca tutti quelli che non conoscono il significato ed il valore della parola "pietà".
Minima Moralia