Il terremoto avrebbe dovuto insegnare ad avvicinarsi di più, perchè tutti hanno vissuto lo stesso dolore (R.Venezia)
Non si può scavare, le macerie del cuore sono troppo pesanti (R.G.)

sabato 28 febbraio 2009

Panta rei.... ma non sempre!

Un anno è già passato... quanto ci vorrà ancora? Sono piccole cose è vero, ma testimoniano un grande disinteresse per il paese.




da http://www.comune.santangelodeilombardi.av.it/ristori.asp

Digiuno ecologico per il tempo di Quaresima 2009

Questo volantino era in Chiesa, nella nostra splendida Cattedrale che oggi è davvero meravigliosa, illuminata finalmente da un sole deciso e prepotente. L'ho letto, mi è piaciuto e ho voluto condividerlo con il lettori del Blog.
Buona giornata a tutti da una Sant'Angelo che può essere ancora bella, basta volerlo.


Per il periodo della Quaresima, l'ufficio per la salvaguardia del Creato, insieme a Legambiente, propone la riscoperta del digiuno come inizio di un nuovo stile di vita più sobrio e più ri­spettoso del nostro ambiente.
Il problema ancora aperto della mega-discarica prevista sul Formicolo ci ricorda che la difesa del territorio non può limitarsi ad una sterile contrapposizione, ma deve incarnarsi nella no­stra quotidianità con stili di vita più conformi al Vangelo e più rispettosi del nostro ambiente.
Un digiuno attento all'ecologia e al risparmio energetico è un dovere che ogni cristiano dovrebbe imparare a vivere, non solo per esprimere la propria solidarietà con le tante popolazioni che nel mondo non possono accedere alle risorse come facciamo noi, ma anche per le generazioni future per cui il pianeta Terra dovrà offrire il sostentamento necessario per la sopravvivenza.
Per tali motivazioni proponiamo il Digiuno Ecologico articolato nelle seguenti proposte:

PER I RAGAZZI

Digiuno dalle acque minerali: un litro di acqua imbottigliata costa 100 volte in più rispetto a quella di rubinetto. Rinunciare all'acquisto di acqua imbottigliata comporta un minore utilizzo della plastica e un conseguente minore inquinamento. Contribuiamo, inoltre, a una sostanziosa riduzione dei gas serra dovuti al trasporto delle bottiglie.
Le ecofeste: in occasione di compleanni e onomastici si consiglia di evitare l'utilizzo di piatti, posate e bicchieri di plastica, per diminuire la produzione di rifiuti rici­clabili. In alternativa potrebbero essere utilizzate stoviglie in materiale biodegradabile o stoviglie riutilizzabili.
La merenda: digiuno delle merendine comprate. Preparate la merenda in casa per evitare imballaggi e relativi trasporti delle merci.
Attenzione al rubinetto: cercare di chiuderlo quando ci laviamo i denti. Preferi­re la doccia al posto del bagno.

PER GLI ADULTI

Utilizzare per la spesa il sacco di tela: il sacchetto di plastica che si utilizza di solito può essere pratico e veloce, ma non è assolutamente innocuo. Esso, infatti, è uno dei più diffusi imballaggi per il trasporto della merce, che aumenta la mole dei rifiuti indiffe­renziati!. Gli imballaggi sono il 40% in peso e il 60% in volume dei rifiuti totali prodotti. Il nostro piccolo contributo può diventare un grande passo per il miglioramento dell'ambiente.
Cercare di comperare prodotti di stagione utilizzando la filiera corta: man­giare frutta o verdura di stagione non solo è più salutare, ma evita lo spostamento di mer­ce che non può essere prodotta nel nostro territorio in questo periodo dell'anno, riduce lo sfruttamento intensivo dei terreni e sviluppa la produzione locale dei prodotti tipici.
Cercare uno stile dietetico mediterraneo: ridurre l'uso delle carni rosse non è solo un saggio cammino di ascesi o una salutare abitudine, ma comporta una grande ridu­zione dell'inquinamento e dello spreco delle acque potabili. La produzione di un kg di car­ne comporta il consumo di circa 17.000 litri di acqua.
Camminare a piedi: usare la macchina solo per necessità reali.
Riscoprire la cucina e i dolci fatti in casa: è coerente alla filiera corta, compor­ta un risparmio economico, evita la produzione di conservanti chimici, diminuisce i tra­sporti presso le grandi e piccole reti di distribuzione.

venerdì 27 febbraio 2009

Povero re... e povero anche il cavallo

E' possibile parlare d'altro e non necessariamente di politica!

Il concetto di umanità è davvero in pericolo?‏

Annagiulia è una bella ragazza che ha una casa di vacanza vicino alla mia. D’estate i suoi esercizi vocali bucano il muro del mio giardino che confina quasi con il suo.
Annagiulia canta in occasione di spettacoli estivi, per turisti di passaggio e vacanzieri stabili ma anche per cerimonie religiose, matrimoni in particolare e la sua Ave Maria di Gounod incanta e commuove.
Eppure Annagiulia ha un solo braccio perchè è normale che sia così da quando è nata e nessun bambino che ha giocato con lei o adulto che la conosce e la frequenta ha mai mostrato insofferenza o tantomeno rifiuto.
Perchè allora tanto scalpore, fra le mamme inglesi, a causa di una conduttrice, Cerrie, da un braccio solo, che presentando un programma per bambini, alla tv, avrebbe causato paura e traumi ai piccoli telespettatori?
Certo, oggi tutto deve essere bello, perfetto e al posto giusto a costo di falsificare la realtà, manipolando la stessa natura. pur di avere un risultato che riproduca il modello precostituito e facilmente commerciabile.
Ci chiediamo se sia in pericolo il concetto di umanità, se pari opportunità per tutti, abolizione di tutte le barriere specie quelle mentali, non siano solo slogan dettati da opportunismi e ipocrisia, se la capacità di provare sentimenti dettati da sana pietas appartengano a una realtà ancora possibile, estranea a questo falso progresso.

Mariarosaria del Guercio


Da Moralia ad Imbriano

Vi invio come post la lettera pubblicata sull'altro blog dal dr. Imbriano, scritta da Minima Moralia,  perchè credo che possa interessare tutti i frequentatori di entrambi i blog.

P. D. V.

 

 

Se posso permettermi di entrare nel tuo campo, direi che sei preda di un delirio di onnipotenza, stato che spesso fa seguito al fallimento di un progetto esistenziale.

Ti si fanno delle domande, magari provocatorie, e rispondi offendendo indiscriminatamente Sant'Angelo e l'Irpinia.

Cerca di dare una mano a te stesso se puoi, qui nessuno ti ha chiesto niente e abbiamo già abbastanza problemi senza il tuo prepotente e perdente moralismo.

Hai forse già dimenticato la "grande" partecipazione di folla al raduno del MISPA?

Perchè ti vuoi imporre per forza a chi non chiede di te?

Quando capirai che nonostante il degrado, che qui ha ragioni sociologiche profonde, il meno intelligente dei santangiolesi può dialogare alla pari con i migliori tra i tuoi concittadini lombardi, se gli venissero offerte ragioni per farlo?

Vieni a sparare sentenze con "l'animus" di chi sa tutto e deve colonizzare un popolo, anche se il popolo non vuole essere colonizzato.

Te lo chiedo con la mano sul cuore Antonio Imbriano e con la lealtà che ha contraddistinto tutto il mio percorso di vita (concedimi su questo almeno il beneficio del dubbio), se non riesci a scendere dal tuo piedistallo e a guardare al dramma di questo paese con partecipazione ed umiltà, senza farne una palestra di autoesibizionismi più o meno ovvi, lasciaci perdere, almeno sapremo di poter contare solo su noi stessi senza illuderci di ricevere aiuto da chi, più volte, ha dimostrato di amare solo le proprie ragioni.

Hanno scritto sul "mio" blog, pensando di provocarmi, che ti avrei comunque votato nel caso tu avessi deciso di candidarti. E' vero, deve averlo scritto qualcuno che mi conosce molto bene.

Ti voterei e ti sosterrei e sai perchè? Perchè saresti il "meno peggio" ma non l'alternativa che tutti qui stanno aspettando.

Ti chiedo scusa per il tono "intenso" ma sincero di questa critica, te la invio come post e non come commento, proprio per permetterti di scegliere se pubblicarla o meno e per verificare ancora una volta se il tuo grado di apertura mentale è solo un bluff o ha un fondamento.

Con enorme delusione e con rammarico... Minima Moralia.

 

da http://nuovasantangelodeilombardi.blogspot.com/

 

L'Altra Irpinia

Un 14enne salva cavallo agonizzante
Un altro buon motivo per insistere nella prevenzione, partendo direttamente dai ragazzini delle scuole: un 14enne, grazie alla sua segnalazione ai carabinieri, ha fatto sì che si potesse salvare un cavallo ormai destinato a morte sicura.
Guarda caso quel ragazzino, proprio il giorno prima, aveva partecipato ad un incontro tenuto dai carabinieri e dai Servizi Sociali, nel corso del quale, tra i vari aspetti trattati, i giovani erano stati esortati a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine senza problemi ed a segnalare persone sospette o strani eventi.
Il 14enne ieri mattina ha denunciato una scena alla quale aveva assistito il mercoledì, a tarda sera.
Due allevatori, provenienti dal salernitano, avevano trasportato un cavallo di razza in un’azienda agricola locale e, mentre lo facevano scendere per lasciarlo in un terreno di un conoscente - forse a causa del ghiaccio o forse per la poca luce, visto che era tarda sera - l’animale è caduto, procurandosi gravi lesioni agli arti posteriori, tanto da non potersi più rialzare.
Gli allevatori non si sono affatto preoccupati di intervenire, né di allertare subito un veterinario, la cosa più giusta da fare in quel momento, in quanto l’unica persona deputata a prestare cura al povero animale.
Invece, i due allevatori non hanno avuto nessun interesse e nessuna compassione verso il malcapitato e così il cavallo è rimasto tutta la notte a soffrire, rischiando come detto anche di morire.
Il giorno dopo il 14enne, il quale, come detto, aveva assistito a tutta la scena, quando si è accorto che il cavallo si trovava ancora nel terreno, abbandonato con le gravi lesioni riportate e, soprattutto, ancora vivo, ha deciso di richiedere l’intervento dei carabinieri tramite il 112.
I militari dell’arma si sono subito portati subito sul posto, dove hanno fatto intervenire il veterinario di turno che ha prestato all’animale le cure neccessarie, bloccando le articolazioni per evitare ulteriori danni. Poi, lo hanno imbracato e portato via, affidandolo al personale di un maneggio. I carabinieri, nel frattempo, hanno rintracciato i due allevatori i quali, messi alla strette dai militari dell’arma, non hanno potuto far altro che ammettere le proprie responsabilità: sono stati denunciati per maltrattamento di animali.

giovedì 26 febbraio 2009

Seminario al "De Sanctis"

Alle ore 14.30, presso l'Istituto De Sanctis, si terrà un seminario dal titolo "la Grecia secondo Pasolini" con la presenza di illustri personalità del mondo della cultura e dello spettacolo.
In particolare va segnalata la presenza del prof. Massimo Fusillo, docente di letterature comparate all’Università de L’Aquila e dell'attore Ninetto Davoli.
Complimenti a nome dell'intera cittadinanza al dirigente dell'istituto "De Sanctis" e ai docenti che hanno curato la redazione del progetto.
Per approfondimenti consultare http://www.irpinianews.it/.

mercoledì 25 febbraio 2009

Bando di concorso per realizzazione logo "Forum dei Giovani"

Qui sotto il link al bando completo e allo schema di domanda.

La politica mantiene giovani

Leggo spesso gli articoli di politica dei giornali locali e mi salta ogni volta agli occhi che il dibattito si svolge sempre tra gli stessi personaggi.
Ad esempio alla riunione del PD ad Avellino di due giorni fa c'erano tra gli altri De Simone, Salzarulo, Repole, Grassi, Maselli, insomma il più giovane di questi sta in politica da oltre 20 anni, di nuovo davvero c'era Famiglietti ma anche in tal caso il padre è da lungo tempo in politica e quindi trattasi di una sorta di privilegio ereditato.
Il massimo dello stupore l'ho avuto però quando ho visto che l'articolo di Irpinia News che fa il resoconto della riunione è intitolato "il PD non abbassa lo sguardo, parola d'ordine: rinnovamento".
Questo incredibile Partito Democratico, predica bene ma razzola malissimo: è nato vecchio e muore vecchissimo, illudendosi di poter gabbare l'elettorato con proclami e slogan affatto sostenuti dalla realtà.
Quale speranza possiamo avere noi irpini in un cambiamento, se a tutti i livelli nessuno dei vecchi politici fa un passo indietro; hanno preferito distruggere un partito ma sono tutti qua, e si illudono che per loro ci sarà un'altra lunga estate durante la quale condannare noi cittadini ad un altro lunghissimo inverno. Io non credo che stavolta il loro progetto otterrà appoggio nel nostro paese e nella nostra provincia.
Tuttavia amando la completezza nell'analisi devo anche dire che il "nuovo", ossia il PDL si presenta qui da noi infarcito di personaggi che definire nuovi non è possibile: Lucido, Petito e Gargano, sono solo la punta dell'iceberg, di Mastella preferisco non parlare, se poi arrivasse anche De Mita la misura sarebbe propriamente colma.
L'alternativa? C'è sempre, nel nostro caso è rappresentata da movimenti autonomisti rappresentati da personaggi sconosciuti in provincia e, tutto sommato abbastanza confusi che ci propinano le memorie della loro vita come se fossero delle perle per la nostra crescita intellettuale e ci fotografano come se fossimo nell'ambito di una gita allo zoo safari. Perennemente in preda a terribili dubbi esistenziali circa una canditatura che con molta chiarezza di intenti può avvenire da Nord a Sud, parlano senza esitazione di un Sud del quale partecipano solo la memoria avendo scelto da anni di vivere altrove. Confessano di non aver mai davvero girato e quindi conosciuto l'Irpinia nella complessità dei suoi bisogni ma lo stesso si propongono di ammnistrarla per guidarla nel cambiamento.
La conclusione? Non lo so, forse soltanto uno sfogo, anzi si una richiesta: chi mi regala un biglietto aereo e una casa a Oslo? Me ne andrei volentieri, per favore!
Plinio Junior

martedì 24 febbraio 2009

Pediatria e Ginecologia, stop ai ricoveri

Tensione all’ospedale di Sant’Angelo: da ieri operativa la chiusura dei reparti
di Michele Vespasiano
Da ieri vietati i ricoveri nella ginecologia e nella pediatria dell'Ospedale "Criscuoli" di Sant'Angelo dei Lombardi, dove si è creduto che fosse uno scherzo di carnevale il fax giunto dall'Asl Av1.
Ad una lettura più attenta è apparso chiaro, invece, che il documento, con tanto di timbri e la firma del direttore sanitario Rosario Tarsia, era autentico e l'ordine perentorio. Una decisione ventilata da tempo e diventata esecutiva nonostante gli interventi dell'Assessore alla Sanità, Angelo Montemarano, e del consigliere regionale Mario Sena avessero indotto a sperare in un ripensamento dei vertici sanitari aziendali.
«A far data dal 23 febbraio (dunque ieri, ndr) - si legge nel provvedimento - non sono più consentiti ricoveri e prestazioni nei reparti di ginecologia e di pediatria, che vengono contestualmente trasferiti nell'ospedale di Ariano».
Alla determina replica il Comitato in difesa del Criscuoli: «L'iniziativa oltre a depotenziare il presidio ospedaliero santangiolese, priva l'intero territorio altirpino di un'opportunità diagnostica e terapeutica che non potrà mai essere sostituita dal nosocomio arianese, incapace di intercettare l'utenza del nostro territorio».
Pur di non lasciare niente di intentato, i rappresentanti del Comitato hanno passato il provvedimento aziendale ad un legale, con l'incarico di verificarne la legittimità procedurale.
E più di un dubbio lo nutre il primario di ginecologia, Eugenio Saponiero, che così commenta la decisione aziendale: «Prima di chiudere un reparto occorre informare per tempo i sindaci del territorio, il prefetto e quanti altri hanno titolo per sapere della decisione.
Non può essere, invece, la comunicazione di uno solo e non della triade gestionale dell'azienda sanitaria (manager, direttore sanitario e direttore amministrativo) ad assumersi decisioni così impegnative». Il primario, che rivela di non conoscere la sua futura destinazione («nessuno ha avuto il garbo di mettermi a parte»), continua a ritenere che al "Criscuoli" ci fossero le condizioni per continuare ad operare: «Ho dimostrato cifre alla mano che era possibile tenere aperta la ginecologia a Sant'Angelo.
La verità è che siamo rimasti soli, utenti e personale sanitario, nell'indifferenza di politici, sindaci e amministratori dell'Asl». A smentire in qualche modo le affermazioni di Saponiero interviene in serata Mario Sena, per confermare di continuare a tenere nella massima attenzione l'ospedale di Sant'Angelo: «Mi sono state appena riconfermate da Montemarano e dai vertici tecnici le linee di impegno dell'assessorato alla sanità sul futuro dell'ospedale altirpino. Mancando i requisiti per tenere aperti i due reparti, verrà istituito un presidio materno-infantile capace di dare adeguate risposte terapeutiche al territorio di riferimento. Una soluzione, questa, valutata positivamente anche per la valenza territoriale che potrà avere il servizio».

Per me e per l'amico Lucio... accomunati da una precoce vecchiaia :-)

La "scissione dell'atomo" ovvero dividi i comunisti e governa

di Lucio Garofalo

Negli ultimi tempi abbiamo assistito ad un singolare fenomeno di scissione e disintegrazione degli “atomi comunisti”, già di per sé super-atomizzati, ovvero alla polverizzazione dei residui ancora presenti tra le schiere ormai dissolte del vecchio Partito Comunista Italiano. Un partito che già molti anni prima del Congresso della Bolognina e del cambio del nome (il passaggio da PCI a PDS) voluto dall’allora segretario Achille Occhetto, ancor prima della stessa gestione di Enrico Berlinguer, ma sin dai tempi del leader stalinista Palmiro Togliatti, non era più quella formazione classista e rivoluzionaria fondata da Antonio Gramsci e Amedeo Bordiga, bensì una forza politica indubbiamente di massa, ancorché interclassista e riformista, per non dire revisionista. Insomma, un partito incamminato sulla strada della socialdemocrazia europea, pienamente integrato nel sistema statale borghese, di cui nel secondo dopoguerra divenne un sicuro e tenace baluardo difensivo.

L’ennesima “scissione subatomica” consumatasi nella sinistra italiota, è stata provocata dalla “particella vendoliana”. I vendoliani sostengono che oggi la funzione storica e la spinta propulsiva dei partiti comunisti si siano ormai esaurite, che il cambiamento e il progresso della società (italiana ed europea) siano un compito spettante ad una sinistra “rinnovata e ricomposta” che sappia aggiornare l’ispirazione socialista e socialdemocratica. Il riferimento più concreto e visibile di questa linea, nell’attuale scenario della "sinistra europea", è l'esperienza tedesca della Linke. Addirittura una parte dei vendoliani ritiene che se il Pd si spaccasse e D'Alema riuscisse a diventare il nuovo riferimento del partito della sinistra, essa opterebbe per questa nuova “dimora politica”: D’Alema, Mussi e Vendola si ritroverebbero insieme dopo tanto tempo, da quando erano nella Federazione Giovanile Comunista, e saprebbero condurre molto lontano la “sinistra” di questo sventurato paese… Mah, nutro seri dubbi a riguardo!

Il Prc dopo il congresso di Chianciano e dopo la “scissione particellare” dei vendoliani

Nel frattempo, all’interno del gruppo dirigente del Prc sembra essersi compiuta una “svolta a sinistra”, sancita e proclamata nell’ultimo lacerante congresso nazionale del partito, svoltosi a Chianciano nel luglio scorso, che ha provocato lo strappo e infine la scissione della “particella” vendoliana. Ma è altresì vero quanto ha giustamente notato Ramon Mantovani (si visiti il suo blog personale), ossia “[…]per dirla senza giri di parole, il PRC continua ad essere in troppe giunte (basti pensare a quelle calabresi e campane) e ha già avviato trattative per la continuazione o inaugurazione di esperienze di governo su una linea minimalista e frontista che è la stessa degli ultimi anni. La svolta a sinistra nella maggioranza dei territori non c’è. C’è un continuismo che nella attuale situazione si configura come una vera e propria svolta a destra.” L’autore del pezzo è Ramon Mantovani, uno dei dirigenti più onesti, coerenti e credibili del Prc.
Detto questo, nulla vieta di ragionare ed agire sui territori insieme con i compagni veri, seri e credibili rimasti nel Prc, che sono ancora tanti. Senza soluzioni egemoniche o di annessione, senza farsi inglobare o riassorbire, ma conservando una propria identità ideologico-politica e propugnando un progetto unitario che proceda verso l’avvio di un processo di riaggregazione di una soggettività più vasta ed eterogenea in chiave autenticamente anticapitalista, pacifista ed antagonista: una formazione politica di classe e di massa, animata da un’ispirazione comunista libertaria, antiautoritaria ed anticapitalista. Insomma, una moderna sinistra di classe, antagonista e rivoluzionaria, in grado di promuovere una radicale trasformazione dell’attuale società in senso comunista e libertario, a partire da una capacità di lettura, di analisi e di interpretazione teorica rigorosamente scientifica e critico-razionale. In questa fase, i tatticismi (ovvero gli opportunismi) non possono e non devono prevalere sui fini e sui principi, i quali finirebbero per soccombere. Al contrario, i tatticismi bizantini dovrebbero addirittura scomparire, non solo dalla pratica politica quotidiana, bensì pure dal vocabolario di una formazione e di un movimento che aspiri a trasformare radicalmente la società borghese in cui viviamo. Una società fondamentalmente ipocrita ed opportunista. Inoltre, il progetto di ricostruzione di un’autentica sinistra anticapitalista ha bisogno di una sua profonda credibilità (morale, prima che politica) che verrebbe inevitabilmente inficiata proprio dall’anteporre le questioni e le esigenze di ordine tattico (ossia di natura opportunistica) alle priorità e finalità politiche di fondo, che sono da propugnare e perseguire “senza se e senza ma”.

Psicopatologia quotidiana dei comunisti

Ormai il vero problema dei comunisti attiene più alla psicologia, se non addirittura alla psichiatria, che alla politica. Infatti, è più che palese un dato di fatto che, in qualche misura, è riconducibile ad una forma di psicopatologia politica. La vera malattia da cui sono affetti molti sedicenti “comunisti” è di origine isterica, è una forma di sadico snobismo intellettuale e di distorsione mentale che li perseguita e li affligge costantemente, per cui sembra che provino gusto e un piacere quasi masochistico nel dividersi in modo crescente, nello scindersi in particelle subatomiche sempre più ridotte e parcellizzate, sempre più infinitesimali. In tal guisa, ogni “atomo” diventa un referente del nulla, nella migliore delle ipotesi è un referente di se stesso, ragion per cui i governi dei padroni e i loro servi avranno vita facile e vinceranno sempre più agevolmente, conservando e perpetuando il proprio potere sulle masse lavoratrici. Se questo è il modo di far politica dei “comunisti”, di vivere la politica e la vita in generale da parte delle “particelle subatomiche comuniste” (almeno un tempo si parlava di “cellule comuniste”: la cellula è una grandezza superiore rispetto all’atomo), allora io mi sento distante anni luce da un mondo così assurdo e nevrotico e me ne discosterò sempre più.

lunedì 23 febbraio 2009

Quello che ci piace...

Il Carnevale è la gioia dei bambini

La Scuola dell'Infanzia "San Giovanni Bosco" delle Suore Oblate di Gesù e Maria ha organizzato per martedi 23 febbraio una Festa di Carnevale per la gioia di tutti i piccoli alunni e non solo.
Credo che anche queste modeste ma belle iniziative debbano trovare spazio su un blog cittadino dove troppo spesso solo le polemiche regnano incontrastate.

Bando di concorso per realizzazione logo "Forum dei Giovani"

Qui sotto il link al bando e allo schema di domanda.

http://www.comune.santangelodeilombardi.av.it/public/Bando%20Concorso%20Logo.pdf

domenica 22 febbraio 2009

Il coraggio di confrontarsi

Chi "sta dentro" dovrebbe prendere pubblicamente posizione contro certi meccanismi perversi che fanno capo a vecchi politici i quali ancora tentano, di dirottare la situazione a proprio favore.
Solo fornendo prova di voler onorare l'esito del voto sotto il profilo morale, la cittadinanza tornerebbe ad unirsi idealmente attorno alla propria amministrazione, indipendentemente dai risultati concreti che, in quel caso e con la collaborazione di tutti, non tarderebbero ad arrivare.
A tutt'oggi, invece, nessun amministratore ha avuto il coraggio di esporre se stesso, i suoi programmi e le sue idee nei blog cittadini, alimentando così un clima di giustificabile diffidenza. Avrebbero potuto confrontarsi apertamente con i propri elettori ed oppositori, in una situazione di imparzialità, della quale sia io che Imbriano ci saremmo fatti certamente garanti.
Invece hanno scelto una condotta di sprezzante silenzio, un silenzio che sa di vergogna, di tradimento e di mala fede. In molti attendono una inversione di tendenza ed una prova contraria che renderebbe tutti assolutamente più sereni e felici.
Tocca adesso agli amministratori una scelta: trovare il coraggio delle proprie idee e delle proprie azioni e manifestarlo pubblicamente attraverso il confronto o continuare a nascondersi gettando le basi per un mesto ritorno a casa, accompagnati dal triste ricordo di un disonorevole fallimento!
Con leale schiettezza... Minima Moralia :-)

Per Roberto Venezia

Ma per caso sei il figlio di Chiarina, sorella del sindaco? Ed abiti a Macherio, provincia di Monza Branza???

Basta con i vecchi e nuovi 'marpioni' della politica!

 
Fino a quando a girare saranno quelle pale lì....
Pacifico, ma finoa quando?

Basta, a Sant'Angelo, con vecchi e nuovi marpioni della politica!

Fino a quando saranno solo quelle le pale che girano....  (fotoreporter)
Fo

sabato 21 febbraio 2009

Non toccate l'Ospedale!

Questo blog ha il dovere di collaborare ad ogni iniziativa utile a fronteggiare il rischio dell'imminente chiusura dell'Ospedale.
Messe da parte le contrapposizioni appare a questo punto assolutamente necessario unire le forze per il raggiungimento dell'obiettivo comune, vitale per la nostra collettività, di evitare la chiusura dell'Ospedale, indispensabile presidio per la salute nostra e dei nostri figli.
I quaranta minuti che ci separano da Ariano e da Avellino sono troppi per sperare di farcela in caso di infarto, ictus o altre sventure del genere; ci hanno tolto i sogni, le speranze e la dignità adesso voglio prendersi anche la nostra vita.
E' ora di dire basta e di punire i responsabili di questo scempio nel modo che essi temono di più: privando chiunque sia anche solo lontanamente responsabile del degrado della sanità e della conseguente crisi che investe il nostro ospedale dell'apporto elettorale che passivamente siamo sempre stati disposti ad accordare finora.
Adesso basta, se non li puniamo adesso sarà la fine di tutto! Mandiamoli definitivamente a casa e pigliamoli a pummarole quando partecipano per ragioni di facciata alle nostre manifestazioni!

Una lezione di civiltà e di speranza

Leggendo tanti articoli su Sant'Angelo, cercando su internet, mi rendo conto che il mio paese natale ha tante potenzialità, dal punto di vista culturale e delle risorse, penso a quanta gente in gamba vive a Sant'Angelo, per questo non posso pensare si sia involuta culturalmente.
E' vero che la mentalità condiziona un paese, ma rimango fermo sul fatto che è ai giovani che bisogna insegnare l'ottimismo e fargli capire che sono loro il valore aggiunto.
Secondo me le persone dovrebbero imparare da ciò che è stato prima, da ciò che è successo, il terremoto avrebbe dovuto insegnare ad avvicinarsi di più, perchè tutti hanno vissuto lo stesso dolore. Invece a distanza di tempo è stato il pettegolezzo e non solo a farla da padrone.
E' per questo che dico che la memoria è importante, non bisogna dimenticarsi di quante persone hanno sofferto e in che modo il nostro paese è stato umiliato, e questa è una responsabilità di tutti i santangiolesi, sia quelli che sono rimasti, sia quelli che sono andati via.
Roberto Venezia

PD - Gioco fermo ... palla al centro!


Appello dei dalemiani a De Mita

Appello forte, deciso, vibrante a Ciriaco De Mita affinchè non si allei con il governo «nemico del Mezzogiorno». A pronunciarlo è un esponente del Partito Democratico. Di quel Pd di matrice dalemiana che non ha mai nascosto simpatie per l'Udc e l'ex leader regionale della Margherita. Nicola Latorre, il braccio destro di Massimo D'Alema, lancia da Avellino un segnale che farà discutere.
Lo fa durante la prima uscita di ReD in Irpinia, nel salone della Camera di Commercio affollato da tanti ex Ds. «In questa fase sarà fondamentale che il Pd riprenda la battaglia a difesa delle regioni del Sud - spiega Latorre - e sarebbe gravissimo se De Mita oggi facesse una scelta politica che lo porti nelle braccia dei nemici del Mezzogiorno.
Di fronte abbiamo una coalizione che avversa queste terre, per cui faccio un appello profondo a recuperare le proprie origini, la propria tradizione, la propria forza meridionalista». Latorre scuote un Pd irpino a cui l’alleanza con De Mita si fatica a digerire. Basti osservare l’impassibile espressione di Franco Vittoria, che ascolta l’intervento in piedi, in fondo alla sala. Il segretario provinciale tiene a distanza qualsiasi ipotesi di avvicinamento all’Udc e il pressing dei dalemiani, il giorno dopo lo shock delle dimissioni di Veltroni, non può far sorridere il vertice di Via Tagliamento.Il fedelissimo di D’Alema non trascura neppure le difficoltà in un partito scosso profondamente dal terremoto al vertice.
Esprime solidarietà al segretario dimissionario («ho apprezzato nobiltà e generosità del gesto di Veltroni, si è assunto responsabilità non solo sue, ma di tutto il gruppo dirigente che dovrebbe fare un’esame di coscienza»), esalta Dario Franceschini («provo verso di lui una stima immensa, ha grandi qualità politiche») e invoca «unità» e «responsabilità» nella fase transitoria che lo proietterà al congresso nazionale. Ma nelle parole di Latorre non c’è solo comprensione per il momento “no” del Pd. Tutt’altro.
Il parlamentare boccia radicalmente la linea tenuta sino ad oggi dal Partito Democratico. E’ inevitabile che nel mirino ci sia lo stesso Veltroni con cui aveva solidarizzato poco prima.«Sui grandi temi il Pd non è stato all’altezza - sentenzia - non è stato percepito efficace il messaggio che si è voluto dare». Cita la guerra a Gaza: «E’ possibile che muoiono centinaia di bambini sotto le bombe e non si prenda una posizione a loro favore?». Un partito di spessore come il Pd «ha il dovere morale prima che politico ad avere un orientamento, costruendolo sulla base di contenuti».Un partito che secondo Latorre ha scarsa consistenza anche nella gestione dei rapporti con le altre forze. «La vocazione maggioritaria si pratica, non si evoca, altrimenti a furia di evocarla si diventa minoritari. Le alleanze le cercano tutti, anche Berlusconi cerca le alleanze.
Per questo noi alle amministrative - conclude Latorre - dovremmo impegnarci a strutturare larghe alleanze e allontanare l’idea dell’autosufficienza».

venerdì 20 febbraio 2009

Ospedale - La storia infinita!

Tagli ospedalieri il comitato civico annuncia denunce e mobilitazioni.
di Michele Vespasiano
«Denunceremo il manager dell'Asl Giordano e il Direttore sanitario per interruzione di pubblico servizio». Il Comitato in difesa dell'Ospedale di Sant'Angelo potrebbe portare in tribunale la protesta contro la decisione dell'Asl Av1 di sopprimere il pronto soccorso del «Criscuoli».
A far salire la polemica sono state le dichiarazioni del direttore sanitario, Rosario Tarsia: «Applicando la legge regionale 16 - evidenzia il direttore - il cui esame è al vaglio della Giunta Regionale, si procederà a disattivare il pronto soccorso nell'Ospedale di Sant'Angelo dei Lombardi». Una prospettiva che, dopo la soppressione dei reparti di Ostetricia, Ginecologia e di Pediatria, spegne le aspettative dei delegati sindacali del comparto dell'area della dirigenza medico e veterinaria, che avevano chiesto di discutere proprio del «nuovo livello organizzativo» ospedaliero.
Non bastasse la doccia fredda sul pronto soccorso del «Criscuoli», Tarsia ha voluto fare chiarezza anche sulla vicenda degli ortopedici in servizio nel nosocomio santangiolese: «In riferimento all'unità operativa di Ortopedia, si chiarisce che gli ortopedici di Sant'Angelo sono assegnati all'U.O. di Ariano». La decisione di Tarsia, annunciata da tempo, non mostra segni di cedimento dopo che sulla vicenda si sono espressi in senso diametralmente opposto l'Assessore Montemarano, la Presidente Lonardo e il consigliere regionale Sena.
«Chi comanda nella sanità campana?», si chiedono allora le sigle sindacali del "Criscuoli", che assieme agli esponenti del Comitato in difesa dell'Ospedale tengono alta l'attenzione sul futuro del presidio ospedaliero. «A sentire Tarsia c'è da credere che le ripetute affermazioni fatte ai giornali e alle televisioni dall'Assessore alla Sanità e dagli altri esponenti politici regionali siano da considerarsi carta straccia.
Di fronte all'arrogante determinazione da parte dei vertici sanitari aziendali non escludiamo la denuncia all'autorità giudiziaria».

Napoli - Il video

giovedì 19 febbraio 2009

Il PD riparte da Bassolino

Bassolino: Veltroni ha sbagliato a lasciare, doveva restare fino alle elezioni europee

NAPOLI - Antonio Bassolino non apprezza l'addio di Veltroni. Il presidente della Regione Campania definisce, infatti, «sbagliata» la decisione di Walter di lasciare il timone del Pd dopo la sconfitta di Soru in Sardegna. Dice di provare «grande rispetto per il travaglio di Veltroni» e di «comprendere l’amarezza e il groviglio di sentimenti che c’è dietro la decisione di dimettersi». Ma aggiunge anche che «Veltroni aveva il diritto e il dovere di guidare il partito nelle prossime elezioni europee e amministrative, aveva il diritto e il dovere di portare il partito al congresso».

LA CAMPAGNA ELETTORALE - Il governatore sottolinea che Veltroni non avrebbe dovuto dimettersi anche per consentire «una riflessione di fondo che va al di la delle responsabilità individuali». «Una riflessione di fondo sull’Italia e sul paese reale, sulle forze che si muovono, su come ricostruire una prospettiva di governo - aggiunge Bassolino - questo è il punto». «Penso che sarebbe stato giusto farlo chiamando anche ad una forte corresponsabilità - sottolinea - producendo dei cambiamenti, facendo delle scelte e chiamando ad una forte corresponsabilità diverse personalità importanti che ci sono dentro al partito a livello nazionale e sul territorio». Poi, ribadisce: «Aveva il diritto e il dovere di guidare le forze nella campagna elettorale, nel pieno di una crisi gravissima che vive il paese».

BASSOLINO PIU' FORTE - Sono molti nell'entourage del governatore a ritenere che, con l'uscita di scena di Veltroni, Bassolino sia oggi più forte e che per lui non ci siano problemi a completare il mandato di governatore, magari aspirando anche a un ruolo politico di primo piano nel Pd, ormai orfano di Walter. Fu infatti Veltroni a chiedere ripetutamente la «testa» del presidente regionale, sollecitando anche un «formidabile rinnovamento» dell'organico di giunta e del suo programma di fine legislatura. Ma nonostante le pressioni del «loft», Bassolino è rimasto in sella anzi oggi rischiano un forte indebolimento personaggi come Gino Nicolais, il deputato che Veltroni aveva indicato come candidato per la Provincia di Napoli.

Bisogna sorridere un pò

La segretaria (perchè sono contrario all'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori)

Due settimane fa ho compiuto 42 anni.
La mattina del mio compleanno mi sono alzato ed ero un pò giù di morale. Sono andato a fare colazione sperando che mia moglie mi dicesse "Buon Compleanno!" e mi facesse una sorpresa dandomi un regalo. Invece mi ha detto solamente:"Buongiorno".
I miei figli si sono seduti a tavola e l'unica cosa che mi hanno detto è stata: "Abbiamo bisogno di un aumento della paghetta !". Così sono andato a lavorare ancora più depresso.
Appena entrato in ufficio, però, la mia segretaria (25enne e carina) mi è venuta incontro esclamando: "Buon Compleanno!". Mi sono sentito subito meglio: per lo meno qualcuno se ne era ricordato!
Ho lavorato normalmente fino a mezzogiorno quando la segretaria mi ha chiamato proponendomi di andare a mangiare insieme; ho accettato dicendole che era la proposta migliore che potesse farmi. Abbiamo scelto un ristorante molto accogliente, abbiamo mangiato con calma e poi siamo andati da un'altra parte a bere un drink. È stato tutto molto bello e mentre tornavamo in ufficio la segretaria mi ha detto: "Visto che oggi è un giorno speciale, perché anziché tornare subito al lavoro non andiamo a casa mia a rilassarci un po'?". Le ho risposto allibito che era un'ottima idea.
Appena entrati nel suo appartamento, lei mi ha detto: "Se non le dispiace desidererei mettermi qualcosa di più comodo." Io le ho risposto che non c'era alcun problema... e così se ne è andata in camera sua.
Dopo tre minuti ne è uscita .... con una grande torta di compleanno, seguita da mia moglie, dai miei figli e dai miei amici con i quali cantava in coro: "Tanti auguri a te, tanti auguri a te!", mentre io ero in piedi in mezzo al salotto, nudo, con addosso solo un paio di calzini corti.
Adesso ditemi: vi sembra giusto che io non abbia la possibilità di licenziare quella deficiente della mia segretaria?

Saluti. MaryAnn

mercoledì 18 febbraio 2009

Fotografie di Sant'Angelo

Scusate è il secondo messaggio che invio, non so se questa è una richiesta che può essere accolta però mi piacerebbe vedere un pò di foto di Sant'Angelo, com'è ora e com'era prima del terremoto. In questo periodo sto pensando molto al mio paese, manco già da diversi anni, sarebbe bello vedere sul blog un pò di foto, sarebbe bello sopratutto per quelli che sono lontani e che non la vedono da tanto tempo. Insomma per sentirsi più vicini. Grazie in anticipo.

Venezia Roberto
P.S. Vorrei dire che sarebbe bello che tutti quelli che scrivono si firmassero con il loro nome e cognome, onestamente non vedo il motivo di scrivere in anonimo, quasi ci si vergognasse di quello che si pensa o si sente.

Istanti


Se io potessi vivere un'altra volta la mia vita
nella prossima cercherei di fare più errori
non cercherei di essere tanto perfetto,
mi negherei di più,
sarei meno serio di quanto sono stato,
difatti prenderei pochissime cose sul serio.

Sarei meno igienico,
correrei più rischi,
farei più viaggi,
guarderei più tramonti,
salirei più montagne,
nuoterei più fiumi,
andrei in posti dove mai sono andato,
mangerei più gelati e meno fave,
avrei più problemi reali e meno immaginari.

Io sono stato una di quelle persone che ha vissuto sensatamente
e precisamente ogni minuto della sua vita;
certo che ho avuto momenti di gioia
ma se potessi tornare indietro cercherei di avere soltanto buoni momenti.
Nel caso non lo sappiate, di quello è fatta la vita,
solo di momenti, non ti perdere l'oggi.

Io ero uno di quelli che mai andava in nessun posto senza un termometro,
una borsa d'acqua calda, un ombrello e un paracadute;
se potessi vivere di nuovo comincerei ad andare scalzo all'inizio della primavera
e continuerei così fino alla fine dell'autunno.

Farei più giri nella carrozzella,
guarderei più albe e giocherei di più con i bambini,
se avessi un'altra volta la vita davanti.

Ma guardate, ho 85 anni e so che sto morendo.

Jorge Luis Borges

martedì 17 febbraio 2009

La vignetta



Centrosinistra addio.

Indipendentemente dal pensiero politico di ciascuno, vorrei evidenziare ai lettori di questo curioso ma interessante blog in che modo fazioso,  al limite del ridicolo, l'Unità riferiva della possibile sconfitta del candidato del centrosinistra Soru: "il candidato Pdl in vantaggio con il 49,8% contro Soru al 45,2. Il tutto mentre i dati relativi alle coalizioni indicano per il centrodestra un buon contributo dell'Udc (9,3) e dei Riformatori sardi a Cagliari (7.8%). La coalizione di Soru, invece, raggiunge il 41,3%, con il Pd che segna un 26%".
Si mette in sostanza l'accento sul contributo che UDC e Riformatori hanno dato alla vittoria del centrodestra e si acclama il 26%  del  PD tralasciando il dato particolare del PDL. Vi risparmio i conti: PDL al 32,7, secondo gli stessi dati riferiti dal giornale di cui si tratta.
Non credete che questo modo di presentare sempre e solo la metà piena di un bicchiere, esaltando le proprie sconfitte e sminuendo le vittorie altrui sia irriguardoso per l'elettorato e costituisca una delle cause, insieme alla mancanza di rinnovamento, per cui il centrosinistra di Veltroni è alla deriva? Come si può pretendere di far credere ad un rinnovamento conservando Iervolino, Bassolino e lo stesso Veltroni, politicante della sinistra da 40 anni o regalandoci perle in Parlamento come Picierno?
E a livello locale, che più ci occupa e ci preoccupa, vi rendete conto che non c'è un novità? A Sant'Angelo, manovre di facciata a parte, gli esponenti del centrosinistra sono sempre le stesse cariatidi della politica che ci amministrano, oltretutto malissimo, da 30 anni!  Non se ne vogliono andare!  A costo di consegnare a Berlusconi la vita ed il futuro di tutti noi restano, stanno troppo bene e si ingrassano a nostre spese!
Così non si va da nessuna parte, mandiamoli a casa noi!  Buona giornata a tutti.
 Uno di sinistra

lunedì 16 febbraio 2009

Il tramonto di una civiltà


Ho provato un certo disagio, mentre gironzolavo su internet alla ricerca di memorie riguardanti un nostro illustre ed indimenticato concittadino, Mons. Giuseppe Chiusano, quando ho scoperto un link ad eBay, il celebre sito di aste online, nel quale è in vendita il libro "Tramonto di una civiltà - Sant'Angelo dei Lombardi", scritto molti anni fa appunto dal compianto sacerdote.

Ho avvertito un misto di nostalgia, di orgoglio e di rabbia, che non riesco a razionalizzare da solo.

Mi sembra che questa situazione, ossia la vendita di un libro che è parte della nostra storia e il suo stesso titolo "Tramonto di una civiltà - Sant'Angelo dei Lombardi" si fondano ed assumano un valore emblematico del momento attuale di grande disagio e di sofferenza del nostro amato paese, quasi un presagio per le aspettative future di noi tutti che ostinatamente lo abitiamo.

Non so bene perchè sottopongo questa mia riflessione a tutti voi, forse per trovare motivo di conforto nelle opinioni che scriverete o per consentirvi di fare una offerta per l'acquisto di un pezzo della nostra storia, evitando che l'asta vada tristemente deserta o, più semplicemente, per illudermi ancora una volta di essere parte di una comunità che si stringe intorno ai suoi ricordi più cari.

Il link è qui sotto basta cliccarci su:


Massimo

sabato 14 febbraio 2009

Diritto di cronaca addio?

(Notizia riportata da Libero News)

Con il ddl sulle intercettazioni che prevede il divieto di pubblicare notizie fino alla fine del giudizio è polemica. Per il Csm è una norma anticostituzionale che viola l'articolo 21. Per la stampa si tratterebbe di tornare alla censura. Ti sembra giusto?
Il mondo dell'informazione è in subbuglio. La norma sulle intercettazioni che è stata appena approvata dalla maggioranza suscita non poche perplessità e molte polemiche. Secondo l'articolo 2 del testo, sarà infatti vietata la pubblicazione di ogni atto dell'indagine preliminare, anche se solo per riassunto, e di ogni altro atto che verrà "acquisito al fascicolo del Pm o del difensore, anche se non sussiste più il segreto, fino a che non siano concluse le indagini preliminari, ovvero fino al termine dell'udienza preliminare".
Con questo ddl sono a rischio le cronache giudiziarie. L'Ordine dei giornalisti protesta e pensa a "una mobilitazione generale della categoria" e il Quirinale non nasconde la sua preoccupazione per una norma che potrebbe azzerare l'informazione sulle inchieste giudiziarie.
Il Csm si spinge più in là e formula l'ipotesi di incostituzionalità perché contrasta con l'articolo 21 della Costituzione,quello che garantisce la libertà di stampa. Gli aspetti contraddittori della norma hanno fatto dire a molti magistrati: "Tanto vale abolire le intercettazioni".
Se il testo non piace per niente all'opposizione che promette battaglia, nella maggioranza la nuova norma non suscita consensi unanimi. L'articolo del ddl sui gravi indizi di colpevolezza presta il fianco a molte critiche anche tra i ranghi del governo.
"Sono assolutamente d'accordo che una fase delle indagini, almeno fino a quando anche le parti non vengano informate, sia coperto da segreto - osserva Giulia Bongiorno - ma credo che sui tempi e cioé sulla durata di questo divieto si dovrà ancora discutere per quando il ddl arriverà all'esame dell' Aula.
Si dovrà cioé ancora riflettere, a mio avviso, se vietare o meno la pubblicazione del contenuto di questi atti fino alla fine delle indagini preliminari. Oppure anticipare questo limite.
SECONDO VOI E' CENSURA OPPURE NO?

VENEZIA ROBERTO

giovedì 12 febbraio 2009

Il paese come entità viva

Da tempo leggo l'altro blog per poter conoscere ciò che accade nel mio paese, ma mi sono resa conto che ci sono solo commenti stupidi e personalistici così dopo la vicenda sul caso "Englaro" ho deciso di dare un'occhiata a questo blog.
Il tono mi sembra più elevato ma comunque un pò saccente e autocelebrativo. Anche se io vivo da sempre a Sant'Angelo mi sono volutamente allontanata da tutto ciò che può somigliare ad una "vita sociale" se non per qualche interesse legato alla scuola che i miei figli frequentano.
Confesso che nel corso degli anni ho cercato di inserirmi e di dare un qualche contributo, ma ne sono uscita sempre più delusa e sfiduciata. Ogni tentativo in qualunque senso andasse, si scontrava sempre con una realtà chiusa in se stessa.
Così me ne sto a casa mia a coltivare il mio orticello ma con gli occhi aperti e la consapevolezza che diventa sempre più difficile emergere dalla stasi profondissima in cui vive il mio paese.
Per tornare al motivo del mio scritto, mi piacerebbe sapere di più, attraverso questo blog, su cosa succede davvero, sulle delibere comunali, sulle scelte della Provincia e su tutto ciò che fa di un paese una entità viva e non un desolato e brutto insieme di case.

Chiedete scusa a Beppino Englaro

di ROBERTO SAVIANO

DA ITALIANO sento solo la necessità di sperare che il mio paese chieda scusa a Beppino Englaro.
Scusa perché si è dimostrato, agli occhi del mondo, un paese crudele, incapace di capire la sofferenza di un uomo e di una donna malata. Scusa perché si è messo a urlare, e accusare, facendo il tifo per una parte e per l'altra, senza che vi fossero parti da difendere.
Qui non si tratta di essere per la vita o per la morte. Non è così. Beppino Englaro non certo tifava per la morte di Eluana, persino il suo sguardo porta i tratti del dolore di un padre che ha perso ogni speranza di felicità - e persino di bellezza - attraverso la sofferenza di sua figlia. Beppino andava e va assolutamente rispettato come uomo e come cittadino anche e soprattutto se non si condividono le sue idee. Perché si è rivolto alle istituzioni e combattendo all'interno delle istituzioni e con le istituzioni, ha solo chiesto che la sentenza della Suprema Corte venisse rispettata.
Senza dubbio chi non condivide la posizione di Beppino (e quella che Eluana innegabilmente aveva espresso in vita) aveva il diritto e, imposto dalla propria coscienza, il dovere di manifestare la contrarietà a interrompere un'alimentazione e un'idratazione che per anni sono avvenute attraverso un sondino. Ma la battaglia doveva essere fatta sulla coscienza e non cercando in ogni modo di interferire con una decisione sulla quale la magistratura si stava interrogando da tempo. Beppino ha chiesto alla legge e la legge, dopo anni di appelli e ricorsi, gli ha confermato che ciò che chiedeva era un suo diritto. È bastato questo per innescare rabbia e odio nei suoi confronti?
Ma la carità cristiana è quella che lo fa chiamare assassino? Dalla storia cristiana ho imparato a riconoscere il dolore altrui prima d'ogni cosa. E a capirlo e sentirlo nella propria carne. E invece qualcuno che nulla sa del dolore per una figlia immobile in un letto, paragona Beppino al "Conte Ugolino" che per fame divora i propri figli? E osano dire queste porcherie in nome di un credo religioso. Ma non è così. Io conosco una chiesa che è l'unica a operare nei territori più difficili, vicina alle situazioni più disperate, unica che dà dignità di vita ai migranti, a chi è ignorato dalle istituzioni, a chi non riesce a galleggiare in questa crisi. Unica nel dare cibo e nell'essere presente verso chi da nessuno troverebbe ascolto. I padri comboniani e la comunità di sant'Egidio, il cardinale Crescenzio Sepe e il cardinale Carlo Maria Martini, sono ordini, associazioni, personalità cristiane fondamentali per la sopravvivenza della dignità del nostro Paese.
Conosco questa storia cristiana. Non quella dell'accusa a un padre inerme che dalla sua ha solo l'arma del diritto. Beppino per rispetto a sua figlia ha diffuso foto di Eluana sorridente e bellissima, proprio per ricordarla in vita, ma poteva mostrare il viso deformato - smunto? Gonfio? - le orecchie divenute callose e la bava che cola, un corpo senza espressione e senza capelli. Ma non voleva vincere con la forza del ricatto dell'immagine, gli bastava la forza di quel diritto che permette all'essere umano, in quanto tale, di poter decidere del proprio destino. A chi pretende di crearsi credito con la chiesa ostentando vicinanza a Eluana chiedo, dov'era quando la chiesa tuonava contro la guerra in Iraq? E dov'è quando la chiesa chiede umanità e rispetto per i migranti stipati tra Lampedusa e gli abissi del Mediterraneo.
Dove, quando la chiesa in certi territori, unica voce di resistenza, pretende un intervento decisivo per il Sud e contro le mafie. Sarebbe bello poter chiedere ai cristiani di tutta Italia di non credere a chi soltanto si sente di speculare su dibattiti dove non si deve dimostrare nulla nei fatti, ma solo parteggiare.
Quello che in questi giorni è mancato, come sempre, è stata la capacità di percepire il dolore. Il dolore di un padre. Il dolore di una famiglia. Il "dolore" di una donna immobile da anni e in una condizione irreversibile, che aveva lasciato a suo padre una volontà. E persone che neanche la conoscevano e che non conoscono Beppino, ora, quella volontà mettono in dubbio. E poco o nullo rispetto del diritto. Anche quando questo diritto non lo si considera condiviso dalla propria morale, e proprio perché è un diritto lo si può esercitare o meno. È questa la meraviglia della democrazia. Capisco la volontà di spingere le persone o di cercare di convincerle a non usufruire di quel diritto, ma non a negare il diritto stesso. Lo spettacolo che di sé ha dato l'Italia nel mondo è quello di un paese che ha speculato sull'ennesima vicenda.
Molti politici hanno, ancora una volta, usato il caso Englaro per cercare di aggregare consenso e distrarre l'opinione pubblica, in un paese che è messo in ginocchio dalla crisi, e dove la crisi sta permettendo ai capitali criminali di divorare le banche, dove gli stipendi sono bloccati e non sembra esserci soluzione. Ma questa è un'altra storia. E proprio in un momento di crisi, di frasi scontate, di poco rispetto, Beppino Englaro ha dato forza e senso alle istituzioni italiane e alla possibilità che un cittadino del nostro Paese, nonostante tutto, possa ancora sperare nelle leggi e nella giustizia. Sarebbe bello se l'epilogo di questa storia dolorosa potesse essere che in Italia, domani, grazie alla battaglia pacifica di Beppino Englaro, ciascuno potesse decidere se, in caso di stato neurovegetativo, farsi tenere in vita per decenni dalle macchine o scegliere la propria fine senza emigrare. È questa l'Italia del diritto e dell'empatia - di cui si è già parlato - che permette di rispettare e comprendere anche scelte diverse dalle proprie, un'Italia in cui sarebbe bellissimo riconoscersi.

domenica 8 febbraio 2009

Eluana e Beppino

Una sola cosa merita rispetto più della vita: l'amore. L'amore, appunto,che lega un padre ad una figlia, la capacità certa di comunicare tra di loro oltre le convenzioni linguistiche. Un padre per aver deciso di dare finalmente riposo a sua figlia, credo abbia interpretato in modo atroce e dolorosissimo una esigenza che la propria creatura in qualche modo gli ha trasmesso, un gesto terribile sicuramente, ma che nasce certamente dall'amore, un amore così grande da superare l'attaccamento stesso alla vita.
Bisognerebbe smetterla di dividersi anche su queste tragedie per fazioni e per partiti politici, la gente dovrebbe avere rispetto per i drammi altrui senza farne simboli per le proprie ideologie.
Anche Berlusconi stavolta ha davvero superato il segno. La fiducia nella sua capacità di comunicare lo ha portato ad immaginare i suoi interlocutori come una banda di idioti da manipolare, ma non è così, non sempre.
La Chiesa dal canto suo revoca la scomunica ai negazionisti dell'olocausto, condanna senza pietà le coppie omosessuali e poi parla di omicidio di fronte al gesto d'amore di un padre; non sono in grado di comprendere l'orgoglio di un padre per un figlio gay perchè dovrebbero comprendere l'amore di un padre per sua figlia.
La Chiesa è lontana anni luce dalla realtà. Nel mondo milioni di persone, anche bambini sono morti di AIDS mentre la Chiesa conduceva la sua battaglia contro l'uso del profilattico nei rapporti sessuali. Mi fermo qui ma la lista è lunga ed assurda.
Forse meglio sarebbe se la Chiesa tornasse ad insegnarci a pregare!
Immagino cosa provi dentro in questo momento il Sig. Beppino, completamente solo di fronte alla scelta più crudele che la vita possa imporre ad un uomo, senza nemmeno la possibilità di trovare conforto nel valore della fede e dovendo assistere alle manifestazioni demagogiche di politici idioti, di preti e di bigotti di ogni specie.
Le ragioni di questa scelta sono nel cuore di un padre, di più nessuno può sapere.
Che Dio assista lui e sua figlia e punisca tutti quelli che non conoscono il significato ed il valore della parola "pietà".


Minima Moralia