Napoli, 8 giu (Velino/Velino Campania)
Grande successo di Luigi Cesaro a Napoli, di Edmondo Cirielli a Salerno e Cosimo Sibilia ad Avellino. Il Pdl trionfa in Campania. Si tratta di una svolta di profondo significato politico con una evidenta valenza nazionale. Luigi Cesaro, primo Presidente berlusconiano della Provincia di Napoli, vince con uno strepitoso 58%. Onore delle armi a Gino Nicolais fermo al 35% lanciato nel fuoco di una mission impossibile dalla superficialità di Veltroni &Franceschini e vittima delle vendette interne bassoliniane e margheritine.
Ottima performance del Pdl che per la prima volta a Napoli non ha vissuto di luce riflessa ma ha puntato al contatto diretto con una straordinaria campagna porta a porta che ha consolidato un trend già emerso alle precedenti amministrative ed alle ultime politiche.
Ottimo anche il risultato complessivo della coalizione con l’Udc in ottima forma, la lista Cesaro che ha superato ogni aspettativa, fino al nuovo Psi, che ha fatto registrare una lusinghiera percentuale, all’Mpa ed all’Udeur.
Dunque, con la conquista della Provincia di Napoli e quelle di Salerno ed Avellino, inizia il nuovo corso che archivia l’era bassoliniana e proietta il Popolo della libertà verso la Regione ed il Comune capoluogo.
Dunque, con la conquista della Provincia di Napoli e quelle di Salerno ed Avellino, inizia il nuovo corso che archivia l’era bassoliniana e proietta il Popolo della libertà verso la Regione ed il Comune capoluogo.
In Campania la distanza tra il Pd al governo ed il Pdl all’opposizione è di 20 punti percentuali avendo il Pdl superato il 43%, 8 punti in più della media nazionale, mentre il Pd è rimasto 3 punti sotto il risultato nazionale.
Il governatore può contare su uno striminzito 23% raccolto dal Pd regionale avendo contro tutti gli altri, dall’Udc di De Mita all’Idv di Di Pietro, entrambe premiati, soprattutto quest’ultimo, per una reiterata e non esaudita richiesta di dimissioni a Bassolino, ai tempi dello scandalo dell’immondizia.
La domanda è con quale legittimazione Bassolino resta al suo posto e con lui la Iervolino. Ma la ipotesi che si dimettano è lontana. Il governatore resterà sulla sua poltrona e farà valere al congresso del Pd di ottobre il buon risultato del “suo” assessore Cozzolino, primo eletto al Parlamento europeo: le istituzioni asservite alle faide di partito.
C’è da dire che il risultato campano del Pdl è il migliore in assoluto e questo certamente avrà un peso nell’attenzione del Governo verso la nostra regione. La svolta è avvenuta, il cambio della guardia è in corso, l’eredità del peggior quindicennio del dopoguerra è pesantissima, ora bisogna governare, dare corpo alla “politica del fare”, dimostrare che è iniziata una nuova era.
Aggiungo poche considerazioni sul risultato nazionale. Il balzo di Bossi e Di Pietro, il buon risultato di Casini , la tenuta piena del Berlusca e il ruzzolone del Pd, sia pure senza tracollo, niente cambiano per il Governo. L’esecutivo supera una prova difficile ed esce stabilizzato dal risultato complessivo e dalla mancanza di alternative, con una Lega stretta dal “patto sacro” di Governo.
Aggiungo poche considerazioni sul risultato nazionale. Il balzo di Bossi e Di Pietro, il buon risultato di Casini , la tenuta piena del Berlusca e il ruzzolone del Pd, sia pure senza tracollo, niente cambiano per il Governo. L’esecutivo supera una prova difficile ed esce stabilizzato dal risultato complessivo e dalla mancanza di alternative, con una Lega stretta dal “patto sacro” di Governo.
Molto, invece, potrebbe cambiare per il Pd incalzato da un Idv ringalluzzito dal raddoppio dei voti in un triennio. In sostanza l’opposizione esce politicamente indebolita perché i due mastini, Di Pietro e Casini, oltre che a Berlusconi, l’opposizione la faranno al Pd del quale non molleranno i polpacci.
Per Franceschini &c. c’è poco da stare allegri: hanno evitato il baratro ma si trovano ora su un ciglio franoso con l’insidia dipietrista che li chiude a sinistra e Pierferdi che li blocca a destra. Se aggiungiamo che sono divisi tra chi guarda all’estrema sinistra e chi come Letta e Rutelli dialoga con Casini il quadro della dissoluzione pdiina è più reale di quanto si immagini.
(Giulio Di Donato) 8 giu 2009 20:50
(Giulio Di Donato) 8 giu 2009 20:50
3 commenti:
DEDICATA AGLI SCONFITTI DEL PD:
"non sono le idee che spaventano, ma le facce che rappresentano queste idee (Longanesi)" .... se non lo avete capito adesso non lo capirete mai più..... E' FINITA!
DEDICATA AI POVERI AMMINISTRATORI CHE CREDEVANO ALLE FAVOLE:
"chi segue gli altri non arriva mai primo" .... E' STATO BELLO GIOCARE AL PICCOLO POLITICO?
Per il Partito Democratico questo sarà ricordato come il giorno della disfatta.
Franceschini adesso potrà farsi scorpacciate di Novella 2000 e immaginare Berlusconi che se la ride in costa smeralda senza paparazzi e con tante veline.
FRANCESCHI' NELLA VITA C'E' CHI PUO' E CHI NON PUO' RASSEGNATI E TORNA AL LAVORO SE MAI NE HAI AVUTO UNO
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