"Le nomine dei direttori generali, nodo cruciale per la politica del governo Bassolino"
Sanità nella bufera: nomine politiche dei manager e tagli da Roma
L'assessore Santangelo: "2 miliardi vitali per mandare avanti le Asl in difficoltà"
Ancora polemiche sulla Sanità in Campania. Dopo l’attacco della Cisl sul comparto pubblico e privato strumentalizzato da clientelismo e business, ora è il centrodestra regionale ad attaccare la giunta Bassolino sulle nomine dei manager. “Apprendiamo che il governo regionale, anche in vista di un quasi certo ed imminente commissariamento della Sanità campana, si starebbe preparando a contromisure politiche che nulla avrebbero a che vedere con le necessità di garantire da un lato il diritto alla salute dei cittadini e dall'altro un reale e rigoroso taglio degli immensi sprechi che si consumano quotidianamente in Campania”: lo denuncia il capogruppo di Fi-Pdl al consiglio regionale della Campania, Paolo Romano.
"Le nomine dei direttori generali, nodo cruciale per la politica del governo Bassolino, - continua Romano - saranno il banco di prova della reale volontà di adoperarsi per un serio cambio di passo, ma il ritardo con il quale si sta procedendo a pubblicare l'elenco degli idonei aspiranti alla direzione generale delle Asl e delle aziende ospedaliere campane non presagisce intanto nulla di buono.
E' chiaro – conclude Romano - che qualora si rendesse necessario non esiteremmo a chiedere il dettagliato curriculum professionale degli eventuali nominati.
E' ora di dire basta con l'uso smodato della Sanità a scopi politici".
Intanto, brutte notizie giungono da Roma dove da domani entrerà in vigore il decreto governativo che interessa le cinque regioni, tra le quali la Campania, che hanno approvato un piano di rientro dal deficit.
Sono previsti “tagli” per complessivi sette miliardi di euro (2 per la Campania) con nuovi vincoli di spesa per le regioni. Protesta l’assessore regionale alla Sanità, Mario Santangelo.
"Roma ci contesta delle inadempienze rispetto al piano di rientro - spiega l’assessore - e per questo blocca 2 miliardi di euro che per noi sono vitali per mandare avanti le Asl in difficoltà: i decreti ingiuntivi bloccano i loro fondi ordinari".
8 commenti:
Una catastrofe. E il rischio è che con le clientele e le alleanze giuste questo PD se la mantiene pure la Regione Campania e sarebbe la fine di tutto.
Pure a sant'angelo assistiamo al tentativo di ricompattazione delle particelle disperse del PD, di quella parte dissidente insomma, quella che non si identifica(va) in Repole.
Gira gira insomma sono elettricamente attratte verso il nucleo dal quale sono state originate, in attesa di clamoroso e prevedibile nuovo big bang e di una conseguente dispersione nel nulla cosmico.
Solo la giustizia togata ci può salvare a questo punto. A certi vecchi politici, infatti, calzerebbe perfettamente il celebre detto popolare sulla gelosia maritale: "io nun saccio pecchè te mazzèo, ma tu sai pecchè abbuschi".
TRANQUILLI E' FINITO IL TEMPO DELLE VACCHE GRASSE SONO SOLO QUESTI QUATTRO VECCHIETTI LOCALI CHE NON LO HANNO ANCORA CAPITO
L'unica salvezza per noi è Mario Sena. Bello, acuto e intelligente. Solo lui può salvare Sant'Angelo e la Campania da una fine certa.
Vai nostro eroe, salvaci tu!
Non si capisce bene se è un sfottò per ridere o dite seriamente, l'autore ci spieghi per piacere.
sfotte, e se fotte
Grande grande grande Mario Sena. Se non era per Mario Sena De Mita non sarebbe stato quello che è. Potremmo dire che Ciriaco deve tutto a quest'uomo politico santangiolese coraggioso, scaltro e lungimirante.
Mario Sena scrivi un libro, per noi sarà come il Vangelo. Su non essere timido.
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