Il terremoto avrebbe dovuto insegnare ad avvicinarsi di più, perchè tutti hanno vissuto lo stesso dolore (R.Venezia)
Non si può scavare, le macerie del cuore sono troppo pesanti (R.G.)

mercoledì 20 maggio 2009

Per Sibilia ... tutti insieme appassionatamente

A questo punto si impone una riflessione, circa gli avvenimenti recenti cha hanno caratterizzato il “dibattito” su questo blog .

La triste polemica nasce dalla inopportuna decisione del blogger Antonio Imbriano di realizzare, o almeno di pubblicare un post dal tono indiscutibilmente diffamatorio e minaccioso verso il suo collega e candidato alla Provincia, Gaetano Sena, corredandolo anche di foto dell'abitazione di quest'ultimo.

Ne è scaturita una intensa polemica tra i sostenitori dei due candidati, basata soprattutto sulle vicende giudiziarie di noti leaders politici, in particolare Storace e De Mita. Siamo stati quindi costretti ad intervenire, in ossequio al nostro dovere giuridico di vigilanza, per eliminare alcuni passaggi offensivi ed altri addirittura diffamatori.

Al riguardo osserviamo però che mentre il dr. Imbriano è candidato de "La Destra", il cui leader è appunto Storace (attualmente sottoposto a procedimento giudiziario), il dr. Sena è candidato dell'UDC, il cui leader non è De Mita ma Casini (non indagato e ritenuto generalmente persona seria ed equilibrata).

Sostenere poi che Casini sia l’erede della Democrazia Cristiana è evidentemente una sciocca mistificazione, allo stesso modo che se affermassimo che Storace è l’erede del Partito Fascista.

Né giova tentare di delegittimare la candidatura del dr. Sena, dicendo che egli appartiene allo stesso partito che alle Europee candida De Mita; tutti i partiti, infatti, per ragioni prioritariamente elettorali, candidano personaggi discussi della politica: il PD candida Montemarano e Cozzolino, entrambi indagati, il leader dell'Udeur Mastella, è anch'egli indagato e così tantissimi altri, insomma mal comune mezzo gaudio e rassegnazione per tutti, anche per noi che non abbiamo mai amato Ciriaco De Mita “il quale però non ci risulta sotto processo”).

A tutto ciò si aggiunga che “La Destra” di Imbriano e l’UDC di Sena, entrambi concorrono alla elezione del candidato Sibilia del PDL e quindi, è quanto mai paradossale ed inopportuno che questo scontro si basi sulla profondità delle ideologie e sull’identità degli schieramenti.

I vari candidati dovrebbero piuttosto confrontarsi sulle loro idee e sulle loro caratteristiche umane, professionali e culturali, evitando le offese (non è bello pubblicare una notizia in cui si parla di sciacallaggio a proposito della candidatura di un collega) a cui probabilmente il blogger è stato indotto in un momento di stanchezza causato dalla campagna elettorale.

Il dr. Sena per le sue doti umane e professionali è indubbiamente “l’uomo da battere” di questa competizione elettorale e forse per questo è il bersaglio naturale del risentimento degli altri candidati, soprattutto di quelli che presumibilmente hanno minor consenso, ai quali auguriamo comunque una buona affermazione.

La notte vi porti consiglio.
Blogger Sammy

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Con la differenza che Casini è stato deputato della famigerata democrazia cristiana e Storace e nato dopo che era finito il fascismo.

Anonimo ha detto...

Insomma paragonare Casini a Storace è proprio una causa persa.
Di uno non si può dire che bene dell'altro non si può pensare che male. LA polemica è perdente credete a me. Un amico.

Uddiccino ha detto...

Elezioni Europee 6 e 7 giugno 2009
Il programma dell’Unione di Centro

1 Famiglia La famiglia è il pilastro fondamentale della società, ma oggi è abbandonata a se stessa. Sosteniamola in concreto, rivoluzioniamo il fisco con il quoziente familiare: chi ha più figli deve pagare meno tasse.

2 Vita L’eutanasia minaccia il bene più prezioso che abbiamo, la vita. Chi soffre perché gravemente malato o chi non ha i mezzi per sostenersi non può essere lasciato solo a decidere se vivere o morire. Uno Stato che rinuncia a stare vicino a chi è in difficoltà è uno Stato che rinuncia al suo futuro.

3 Scuola Una scuola più competitiva non si costruisce col taglio delle risorse. Serve una riforma organica che motivi gli insegnanti, alzi il livello dell’istruzione degli studenti e valorizzi i più meritevoli senza lasciare indietro gli altri.

4 Lavoro e imprese La flessibilità è un bene, la precarietà no. Incentiviamo la trasformazione dei contratti precari in contratti a tempo indeterminato, proteggiamo tutti i lavoratori colpiti dalla crisi attraverso l’estensione degli ammortizzatori sociali anche alle piccole imprese, favoriamo il nuovo ingresso nel lavoro con la formazione permanente. Detassiamo gli utili reinvestiti nell’impresa. Miglioriamo l’accesso al credito per le piccole e medie imprese attraverso il potenziamento del sistema dei CONFIDI.

5 Casa Vogliamo un grande piano casa che rilanci l’edilizia sociale per le famiglie meno abbienti, le giovani coppie e gli anziani. Occorre incentivare la costruzione o la ristrutturazione di case sicure, antisismiche e all’avanguardia sul piano del risparmio energetico.

6 Salute Un’Italia protagonista in Europa ha bisogno anche di un sistema sanitario che garantisca prestazioni di qualità omogenee al Nord, come al Centro e al Sud. Si devono ridurre le differenze di costi e di livello delle prestazioni tra le varie Regioni, eliminando gli sprechi, valorizzando e promuovendo la costruzione di centri di eccellenza all’avanguardia. La carriera di medici e infermieri deve basarsi su un sistema meritocratico che premi i migliori, non chi ha le conoscenze giuste. Per il bene e la salute di tutti vogliamo la gestione delle ASL senza ingerenze della politica.

7 Sicurezza Uno Stato che si affida alle ronde è uno Stato che alza bandiera bianca di fronte alla criminalità e dice ai cittadini di arrangiarsi. Solo le forze di polizia hanno la professionalità e la preparazione per fronteggiare il crimine, ma il Governo taglia loro gli organici e le risorse. Il contrario di ciò che è necessario, il contrario di ciò che vogliamo.

8 Federalismo Vogliamo un federalismo che riformi la macchina statale con una distribuzione delle competenze e dei costi certa, per dare nuovo slancio all’economia del Nord e del Centro e per recuperare i ritardi del Sud. Ecco perché diciamo no al federalismo della Lega, uno spot vuoto di cifre e contenuti che rischia di sfasciare lo Stato senza dare alle Regioni gli strumenti per funzionare.

9 Immigrazione Diciamo no ad ogni forma di razzismo e di xenofobia. Gli stranieri onesti che vengono in Italia per lavorare sono una risorsa e vanno aiutati concretamente ad integrarsi con le loro famiglie. Favoriamo l’immigrazione volenterosa e qualificata e contrastiamo l’immigrazione clandestina, coinvolgendo l’Europa attraverso intese con i Paesi di provenienza.

Tore ha detto...

uddiccino è un po lecchino.
Ma non ha capito che Ciriachino e ormai finito.
La tavola era apparecchiata me è stata tutta mangiata.