Cari amici,
in occasione della pubblicazione del post, nel quale invitavo a visitare due blog a mio parere interessanti, perché riferibili ad identità culturali legate al nostro territorio, alcuni simpatici ignoti, evidentemente così poco convinti della validità delle proprie idee da autocondannarsi all'anonimato, hanno alimentato una piccola disputa tra "colpevolisti" e "innocentisti", riguardante la mia persona e la mia scelta di impegno politico; un contrasto inconsueto, dal tono pacatissimo, che mi ha incuriosito e rallegrato, peraltro offrendo una visibilità inaspettata e gradita alla mia candidatura.
Mi lusinga, pure, di essere riuscito a produrre nell'animo dei miei critici commentatori, un tale moto emozionale di affetto e di simpatia, da indurli a tributarmi l'aggettivo "caro" così tante volte che, nemmeno durante il mio fidanzamento, mi è capitato di sentirmi definire tanto spesso in questo modo; non mi riesce difficile immaginare, tuttavia, che la differenza quantitativa fosse ben compensata da una maggiore autenticità e profondità di sentimenti, almeno spero.
Sono veramente sorpreso, lo ammetto, ma non tanto dalle provocazioni, quanto dal numero e dalla natura dei commenti di solidarietà e di apprezzamento che alcuni hanno espresso per me e per la mia candidatura, perfino attraverso moltissime email; ovviamente ringrazio tutti, anche gli autori delle critiche, dei quali non condivido, tecnicamente, la scelta dell'anonimato, che toglie forza e credibilità alle loro argomentazioni.
Cavalcando l'onda di questa inattesa "popolarità" e per fornire risposta a numerose richieste in tal senso, mi appare quasi doveroso esplicitare, le ragioni della mia scelta politica e la natura dell'impegno che mi sento di poter dedicare all'amministrazione del paese.
Con riferimento ad alcuni commenti che dubitavano circa la natura "operativa" del mio impegno civico e politico, tengo subito a precisare che la "cultura" a cui io faccio riferimento, non costituisce il fine ultimo dell'azione umana, non è una qualità sterile da esibire e da coltivare senza scopo, essa è piuttosto un valore aggiunto, uno strumento che può aiutare a capire meglio la realtà, che favorisce la conoscenza e la comprensione degli avvenimenti, permettendo di misurare nel confronto con gli altri il valore delle proprie idee e, di conseguenza, di agire cercando incessantemente nuove soluzioni e metodi per affrontare i problemi, compresi quelli del paese.
Si tratta, insomma, di una specie di osservatorio privilegiato dal quale è relativamente più facile valutare e scegliere il modo di operare ed i valori in cui credere, niente altro che questo.
Ciò premesso, con molta onestà dico che le mie idee sul futuro di Sant'Angelo non sono idee originali, non tutte almeno, originale è, però, la qualità e la quantità dell'impegno che vorrei dedicare al mio paese.
I "mali" di Sant'Angelo li conosciamo tutti e tutti abbiamo una nostra idea di soluzione, solo che pochi hanno il coraggio di rappresentarla pubblicamente, di condividerla e di discuterne con gli altri, come hanno scelto di fare, tutti i candidati alle elezioni amministrative i quali, per ciò solo, meritano il rispetto e la considerazione da parte della cittadinanza intera.
Sul piano sociale, io credo che il futuro di questo paese non possa prescindere dalla distensione e dalla pacificazione tra i cittadini: ritrovarsi in piazza per parlare, per discutere serenamente, senza urlare e senza la presunzione stupida di avere la verità in tasca è solo il punto di partenza di una rinascita comune, che sembra a portata di mano, eppure è da anni irraggiungibile.
Va ripristinato il dialogo e il confronto democratico anche tra cittadini ed istituzioni e vanno create figure di riferimento a tutti i livelli.
Non possiamo imbarcarci in discussioni improduttive tra chi è più a sinistra nella sinistra o più a destra nel centro, tra chi è più o meno moderato o più o meno incazzato; sono questioni che fanno sorridere (o piangere) già se riferite alla politica nazionale, nessun peso, dunque, dovrebbero avere qui, in una piccola comunità lacerata da anni di rancori sterili e di cattiva amministrazione.
Sono necessari ed urgenti, piuttosto, interventi radicali e coraggiosi, di natura urbanistica, sostenuti da una attenta politica finalizzata al recupero del territorio, con l'impiego e la valorizzazione di tutte le risorse umane ed economiche presenti.
Non si tratta di concetti astratti, ma di linee guida lungo le quali vanno collocati interventi specifici contenuti in progetti strutturati e concreti, finalizzati senza incertezze ed esitazioni a realizzare il bene del paese, migliorando la qualità della vita dei suoi abitanti.
Le mie idee per Sant'Angelo, sono state elaborate in questa prospettiva e si sono arricchite ed integrate con le soluzioni proposte dagli altri candidati, fondendosi in un coerente ed unitario documento programmatico, frutto di un impegno collettivo, che rappresenta con chiarezza estrema gli intenti amministrativi che il gruppo "Centro sinistra per Sant'Angelo dei Lombardi", vuole intraprendere e realizzare.
Per ragioni di correttezza nei confronti degli altri candidati e per un atto di doveroso rispetto per il prestigio e per l'alto spessore istituzionale del capolista on. Mario Sena e del ruolo politico del candidato alla carica di Sindaco Avv. Vincenzo Forte, non posso e non voglio anticipare in modo puntuale i contenuti del programma, che saranno comunicati ufficialmente nel corso di un incontro pubblico che si terrà giovedì 27 marzo, alle ore 17, presso il Centro Sociale di Sant'angelo dei Lombardi.
Tutti i cittadini, dunque, sono invitati ad partecipare alla presentazione della lista e del programma da parte del candidato Sindaco Avv. Vincenzo Forte e del Consigliere Regionale on. Mario Sena, con la promessa che in quella sede sarà fornito ogni chiarimento e fugato ogni eventuale dubbio in merito alla natura del nostro impegno politico e della nostra forte motivazione personale e sociale.
Ringraziando il blogger per l'opportunità concessami, colgo l'occasione per salutare tutti i partecipanti alle elezioni amministrative di Sant'Angelo dei Lombardi, compresi tutti quegli amici che hanno deciso di offrire il loro impegno nelle liste avversarie, certamente convinti come me di poter contribuire al bene di Sant'Angelo, ovviamente augurandomi che candidati e cittadini, ognuno in relazione al proprio ruolo, vogliano impegnarsi al fine di offrire sostegno e vitalità ad una campagna elettorale fatta di idee positive e non solo di invettive e di rancori.
Massimo Capobianco
(candidato alla carica di consigliere per la lista "Centro sinistra per Sant'Angelo dei Lombardi").
3 commenti:
Bravo Capobianco..... non credo che la tua lista ce la farà. Hai scelto bene tutto ma hai sbagliato a candidarti con Sena. Peccato.
Sei una delle poche persone degne di candidarsi di questo paese rovinato. Auguri!
Però che delusione... ma davvero sei del PD?
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