In una surreale e grottesca atmosfera pre-elettorale, caratterizzata da consultazioni frenetiche e dall’incontro-scontro, per adesso disarmato, dei soliti potenti o presunti tali, ancorati al proprio statico ruolo e senza nessuna intenzione di andarsene, con i consueti “critici” (rectius criticoni) illuminati ma un pò codardi che sparano a zero su tutto, proclamandosi depositari della verità vera, un dato porta a riflettere in termini ormai drammatici sul futuro del nostro paese: la totale perdita dei valori.
Amicizia, rispetto, senso civico ed orgoglio di appartenenza, esperienza, solidarietà, fiducia, sono ormai parole che risuonano pedissequamente sulla bocca di tutti, ma che spesso appaiono come sciocchi proclami, enunciazioni vuote e sterili di principi, appartenenti ad una dimensione preistorica, in un paese completamente devastato e distrutto, non solo nei luoghi e negli scenari, ma anche nella coscienza popolare e nel modo di pensare dei suoi cittadini.
Per decenni Sant’Angelo è stata amministrata con distacco e freddezza, senza umanità e talvolta senza coerenza, senza che si realizzasse nulla, nulla di importante almeno, nulla di realmente utile o perlomeno utilizzabile, pur nell’abbondanza delle risorse e di denaro pubblico che la comunità ha certamente ricevuto.
Fa spavento e rammarica più di ogni altra cosa, però, che tutto ciò venga condiviso o comunque tollerato passivamente dalla gran parte dei cittadini, quasi che fosse un esito fatale ed inevitabile di una lunga malattia, contro la quale viene aprioristicamente considerato inefficace ogni trattamento, come un accanimento terapeutico dannoso nella sua inutilità.
In questo clima tutti smarriscono i valori in nome dei valori, ciascuno tradisce se stesso in nome di una generica coerenza, gli eroi della politica ed i luminari dell’antipolitica, che vivono solitamente in disparte ed in silenzio, sfoderano armi e nuove minacce, discorsi pleonastici e sorrisi ipocriti e si preparano ad un nuovo duello di illusioni e di inganni, di false promesse, come sempre destinate ad essere disattese il giorno dopo.
Tutto questo ci allontana dal mondo dei valori, da quella dimensione silenziosa ma autentica, pacata ma esaltante e costruttiva, fatta di cultura, di ideali, di rispetto e di fiducia.
In questo ingannevole e sgarbato blaterare, però, un momento di riflessione si impone a tutte le persone che ancora credono nel valore dell’umanità e nella dignità dell’esistenza, che vogliono raccogliersi in preghiera ed abbracciare idealmente, con tutta la forza dei ricordi più puri e la passione dei sentimenti, un uomo straordinario, che oggi per l’ultima volta è stato con noi a Sant’Angelo: S.E. Monsignor Gastone Mojaisky Perrelli.
Tutti quelli che lo hanno conosciuto, lo hanno amato, ammirato e lo ricorderanno per sempre come un uomo autentico, raffinato, colto e sincero, sorridente e sereno, un modello esemplare e splendente di amore per gli altri, un ponte tra la debolezza umana, che sapeva comprendere e giustificare e l’amore ed il perdono di Dio, che sapeva mostrare nella semplicità incoraggiante del suo sorriso
Non è il sermone statico e riverente di un cattolico praticante, non un semplice atto dovuto nei confronti di una autorità ecclesiastica, ma è il bisogno di un amico, di un ammiratore appassionato e sincero di rendere omaggio ad un uomo buono, così buono da sembrare appartenere alla dimensione del sogno più che alla realtà.
In una società che crede e che premia l’arroganza e la stupidità come fossero delle virtù, l’esistenza stessa di una persona così sembra un buon auspicio, una sorta di segno divino agli uomini, che incoraggia e stimola la speranza e la fiducia nel futuro.
Un abbraccio lungo quanto l’eternità Eccellenza, da parte di tutti i cuori ancora puri di Sant’Angelo dei Lombardi, con tanta riconoscenza e con tutta la capacità di amare che nel cuore ancora ci resta. Grazie….. per sempre!
Amicizia, rispetto, senso civico ed orgoglio di appartenenza, esperienza, solidarietà, fiducia, sono ormai parole che risuonano pedissequamente sulla bocca di tutti, ma che spesso appaiono come sciocchi proclami, enunciazioni vuote e sterili di principi, appartenenti ad una dimensione preistorica, in un paese completamente devastato e distrutto, non solo nei luoghi e negli scenari, ma anche nella coscienza popolare e nel modo di pensare dei suoi cittadini.
Per decenni Sant’Angelo è stata amministrata con distacco e freddezza, senza umanità e talvolta senza coerenza, senza che si realizzasse nulla, nulla di importante almeno, nulla di realmente utile o perlomeno utilizzabile, pur nell’abbondanza delle risorse e di denaro pubblico che la comunità ha certamente ricevuto.
Fa spavento e rammarica più di ogni altra cosa, però, che tutto ciò venga condiviso o comunque tollerato passivamente dalla gran parte dei cittadini, quasi che fosse un esito fatale ed inevitabile di una lunga malattia, contro la quale viene aprioristicamente considerato inefficace ogni trattamento, come un accanimento terapeutico dannoso nella sua inutilità.
In questo clima tutti smarriscono i valori in nome dei valori, ciascuno tradisce se stesso in nome di una generica coerenza, gli eroi della politica ed i luminari dell’antipolitica, che vivono solitamente in disparte ed in silenzio, sfoderano armi e nuove minacce, discorsi pleonastici e sorrisi ipocriti e si preparano ad un nuovo duello di illusioni e di inganni, di false promesse, come sempre destinate ad essere disattese il giorno dopo.
Tutto questo ci allontana dal mondo dei valori, da quella dimensione silenziosa ma autentica, pacata ma esaltante e costruttiva, fatta di cultura, di ideali, di rispetto e di fiducia.
In questo ingannevole e sgarbato blaterare, però, un momento di riflessione si impone a tutte le persone che ancora credono nel valore dell’umanità e nella dignità dell’esistenza, che vogliono raccogliersi in preghiera ed abbracciare idealmente, con tutta la forza dei ricordi più puri e la passione dei sentimenti, un uomo straordinario, che oggi per l’ultima volta è stato con noi a Sant’Angelo: S.E. Monsignor Gastone Mojaisky Perrelli.
Tutti quelli che lo hanno conosciuto, lo hanno amato, ammirato e lo ricorderanno per sempre come un uomo autentico, raffinato, colto e sincero, sorridente e sereno, un modello esemplare e splendente di amore per gli altri, un ponte tra la debolezza umana, che sapeva comprendere e giustificare e l’amore ed il perdono di Dio, che sapeva mostrare nella semplicità incoraggiante del suo sorriso
Non è il sermone statico e riverente di un cattolico praticante, non un semplice atto dovuto nei confronti di una autorità ecclesiastica, ma è il bisogno di un amico, di un ammiratore appassionato e sincero di rendere omaggio ad un uomo buono, così buono da sembrare appartenere alla dimensione del sogno più che alla realtà.
In una società che crede e che premia l’arroganza e la stupidità come fossero delle virtù, l’esistenza stessa di una persona così sembra un buon auspicio, una sorta di segno divino agli uomini, che incoraggia e stimola la speranza e la fiducia nel futuro.
Un abbraccio lungo quanto l’eternità Eccellenza, da parte di tutti i cuori ancora puri di Sant’Angelo dei Lombardi, con tanta riconoscenza e con tutta la capacità di amare che nel cuore ancora ci resta. Grazie….. per sempre!
Massimo Capobianco
Nessun commento:
Posta un commento