Il terremoto avrebbe dovuto insegnare ad avvicinarsi di più, perchè tutti hanno vissuto lo stesso dolore (R.Venezia)
Non si può scavare, le macerie del cuore sono troppo pesanti (R.G.)

domenica 2 gennaio 2011

L'assassino, le vittime e l'eroe per la salvezza (dell'assassino)

Per non dimenticare ......

Cesare Battisti (delinquente ed assassino)



Pierluigi Torregiani (Gioielliere) Lino Sabbatin (Macellaio) Andrea Campagna (Ufficiale Digos)



Alberto Torregiani (Figlio del gioielliere ucciso) Antonio Santoro (Agente Penitenziaria)

Luiz Inacio Lula Da Silva (ex presidente brasiliano, politico di sinistra e sindacalista)

sabato 25 dicembre 2010

giovedì 2 dicembre 2010

L'angolo del dubbio: Fini e Casini "cose vecchie con il vestito nuovo"


Da convinto sostenitore della "politica del fare" e soddisfatto dell'azione di questo esecutivo, non eccezionale ma comunque apprezzabile, in una Italia dove la classe politica è costituita in buona parte da idioti e/o delinquenti, ho deciso di estendere ai lettori di questo blog una mia riflessione.

Dando per ammesso che Berlusconi sia un inetto e un criminale, chi potrebbe non considerare questi due marpioni, finora goffi gregari della sua politica, come suoi complici?
In altri termini, perchè privarsi dell'autorevolezza del cavaliere e del consenso che egli indubbiamente riscuote ha tra gli Italiani e abdicare in favore di due sue modestissime controfigure?

Tanto meglio sarebbe, in presenza di nuove elezioni, rafforzare il consenso dell'attuale leader o, in alternativa, cambiare rotta ed obiettivi, e sostenere una ipotesi realmente nuova, nella speranza che essa venga effettivamente a costituirsi.

Fini e Casini, per dirla con Guccini, sono "cose vecchie, con il vestito nuovo", (nonostante gli sforzi del leader dell'UDC di camuffarsi con una pettinatura da "cucciolo di pechinese"). Non lasciamoci abbindolare di nuovo!

Saluti. Minima Moralia :-)

mercoledì 24 novembre 2010

Quello che i ministri non sanno

Commento con grande meraviglia le parole del ministro Rotondi, per il quale: gli sprechi non hanno riguardato la comunità irpina, ma il danno è stato fatto dall’allargamento improprio e speculativo dell’area del terremoto in realtà che non lo hanno patito.

Forse sarebbe bastato un tettuccio apribile per permettergli di guardare sulla sua testa, in prossimità della sede scolastica che lo ha ospitato, lo scempio dell'incompiuto stadio santangiolese.

Se poi avesse parcheggiato 3 metri più avanti, avrebbe senza dubbio scorto la sagoma devastata della palestra, oggi adibita a deposito di mezzi e materiali del comune, e altri tre metri più avanti, quel che resta del campo da tennis, completamente distrutto.

E se il suo autista avesse sbagliato strada, percorrendo appena un paio di chilometri in altra direzione, si sarebbe imbattutto nel drammatico scenario del parco intercomunale, anch'esso costato miliardi alla collettività e mai entrato in funzione.

Tralasciando ogni considerazione in merito alla scarsa perspicacia del ministro Rotondi, è proprio a quest'ordine di sprechi, enormemente diffusi in tutto il territorio irpino, che si deve il degrado strutturale ed umano della odierna società santangiolese, i cui giovani, ora come allora, sono lasciati in stato di abbandono e di isolamento, con il bar come unico ritrovo.

Con lealtà sempre... Minima Moralia

martedì 23 novembre 2010

La fiaccolata dei ricordi e del silenzio.

Sono disgustato, oggi come un tempo, dalle manifestazioni "istituzionali" dove i peggiori politici,locali e nazionali, sostenuti dalla peggiore stampa, locale e nazionale, sciorinano soluzioni meriti e propositi.

Dovrebbero solo VERGOGNARSI TUTTI!

Non si finge nemmeno più il dispiacere, non c'è una manifestazione sincera, dedicata al ricordo, alla nostalgia, al rimpianto, solo enunciazioni inutili, ipocrisia ed indifferenza.

Nessuno ancora oggi, dopo tanti anni, ha il coraggio di affermare la sola grande verità che andrebbe detta.

IL TERREMOTO CHE HA PROVOCATO LA MORTE DI TANTI NOSTRI CARI HA OFFERTO, IN CAMBIO DI TALE IMMANE MARTIRIO, UNA OCCASIONE DI RINASCITA, DI SPERANZA E DI CRESCITA A QUESTA TERRA.

TUTTO CIO', NEI TRENT'ANNI DI ORRORI CHE SONO SEGUITI, E' STATO SEPPELLITO PIU' IN FONDO DEGLI STESSI MORTI, NELL'HUMUS DELL'INEFFICIENZA, DELLA MALVAGITA' E DELLA STUPIDITA'.

ANCHE PERDERE LA VITA PUO' AVERE UN SENSO SE IL SACRIFICIO SERVE AL FUTURO DELLE PERSONE CHE SI AMANO.

AVER RESO INUTILE TALE SACRIFICIO E' COME SE AVESSIMO AMMAZZATO I NOSTRI CARI DUE VOLTE.

STRINGIAMOCI INSIEME NELLA FIACCOLATA STASERA, INSIEME COME UN TEMPO, IN SILENZIO, CON IL RICORDO NEL CUORE.

Minima Moralia

lunedì 22 novembre 2010

23 novembre ... il ricordo ... il dolore ... il silenzio!

Si discute tanto, forse troppo, delle manifestazioni commemorative in occasione del trentesimo anniversario del terremoto.
Premesso che non sarebbe giusto negare il sacrosanto diritto di commemorare secondo il personale sentimento l'immane tragedia del terremoto, ribadisco la mia assoluta certezza che tutte le manifestazioni di piazza, dal 1980 ad oggi, sono state in qualche modo strumentalizzate da chi, con il dolore e la pietà dei cittadini, aveva ben poco da spartire.

Anche la fiaccolata, aldilà dell'indubbio valore commemorativo, ritengo possa celare una valenza politica, cercando principalmente di distogliere l'attenzione dei cittadini da altri eventi di natura istituzionale (risulta abbastanza chiaramente dal tenore del primo comunicato del gruppo di rinascita santangiolese), evidentemente in questo momento politico non graditi a qualcuno.

Spero comunque che la manifestazione abbia successo e che tra gli "ideatori" dell'iniziativa (assolutamente non chiamateli organizzatori che si offendono!)non vi siano proprio coloro che alle manifestazioni istituzionali degli ultimi trent'anni hanno dedicato tempo ed energia, e che del terremoto hanno fatto mera occasione di lucro e di potere.

Il mio cuore è vicino da sempre e lo sarà per sempre a tutti gli amici che non ci sono più... ai bambini .... alle mamme ed alla parte di noi stessi che con loro è sepolta.

Con nostalgia, riconoscenza ed affetto .... Minima Moralia

venerdì 19 novembre 2010

Fini ha smarrito il fine

Venerdí 19.11.2010 15:22
di Giuseppe Morello

Mi si nota di più se voto la sfiducia o se non la voto? Ma sì, la voto. Oppure no, meglio di no, aspettiamo un po’. Teniamo Berlusconi. Non so, è che se voto la sfiducia rischiamo il Berlusconi Bis, mentre sarebbe meglio il governo tecnico col Pd. La voto, dai. O non la voto. Vediamo. Non so.
Come Nanni Moretti, che in Ecce Bombo non sapeva decidersi se andare o meno a una festa, Gianfranco Fini non sa bene cosa fare col governo Berlusconi. Poche idee ma confuse: dategli una bussola.
A Perugia aveva chiesto risolutamente le dimissioni del premier. Nei giorni scorsi sembrava meno deciso, fino a che ieri non ha diffuso un videomessaggio su internet che nessuno ha capito. L’unica cosa che è sembrata chiara è una maggiore cautela sull’ipotesi di sfiduciare Berlusconi, tanto è vero che sul web ci sono i militanti imbufaliti che già sentono puzza di retromarcia tattica, se non addirittura di ritirata.
Interrogati oggi da Affari Italiani.it anche gli uomini di Fini danno risposte contraddittorie. Il finiano Fabio Granata dice che Fli voterà certamente la sfiducia. Benedetto della Vedova, portavoce nazionale di Fli, dice: “Vedremo cosa succede”. Per la serie: prima avevamo le idee confuse, ora non ne siamo più così sicuri.
Si è annebbiata la meta, da un lato perché pare ci sia un ritorno di parlamentari da Fli verso il Pdl, dall’altro perché non è detto che se Berlusconi cade si faccia il governo tecnico, più facile che si arrivi al voto, cosa che non piace né a Fini né agli altri. Anche Montezemolo esita a scendere in campo, anzi pare che non lo farà. Si alza il vento e la nave Fli sembra aver perso la rotta: le vele sbattono, il mare è grosso, qualche ammutinato ci ripensa. Si naviga a vista.

da : http://www.affaritaliani.it/politica/fini191110.html

mercoledì 10 novembre 2010

La Fine di Fini


La nostra è una riflessione elementare, ma nella sua stupefacente banalità è vera, dimostrabile, prevedibile, sebbene sfuggita alle menti un pò confuse di Fini, Bocchino e soci.

Se Fini vota come l'opposizione, gli italiani non mancheranno di votare Fini come votano l'opposizione.

Quindi, dato per scontato che nessuno tra coloro che votano per il centro sinistra sposterà il proprio consenso in favore degli sprovveduti finiani e che gli elettori del centro destra in buona parte li considerano già dei traditori, mossi da meri intenti di propaganda e di protagonismo, è fin troppo facile ritenere che la prossima espressione di scelta elettorale segnerà la vera e definitiva FINE DI FINI, e la sua scomparsa dalla scena politica, come già accadde per il povero Clemente Mastella.

Nella speranza che in quel brutto momento, almeno gli rimanga accanto la tanto adorata Tulliani, che a dire il vero ha già dato prova di ottimo tempismo nel saltar fuori dalla nave che affonda (cfr. Gaucci), porgiamo sin da ora all'ambizioso Gianfranco i nostri migliori auguri per una serena vecchiaia (magari ospite a Montecarlo nell'appartamento del cognato).

Alla prossima.

domenica 7 novembre 2010

Il rinnovamento politico italiano

IERI...


OGGI..
DOMANI...

ITALIA RINNOVATA...

domenica 17 ottobre 2010

Santoro vs Masi - Polemica all'italiana

Come molti italiani, sono assolutamente stanco di assistere passivamente, oltretutto a mie spese, alla solita sceneggiata del solito Michele Santoro, finalizzata ad accrescere l'immeritata fama della quale già gode nel mondo giornalistico italiano.
Questo novello John Wayne, riccioluto e sovrappeso, così oscenamente miliardario eppure nobilmente votato alla difesa dei deboli e degli oppressi, sta infatti inscenando la solita farsetta mediatica, a spese stavolta del Direttore Generale della RAI, azienda dalla quale è profumatamente pagato con i soldi di tutti gli italiani, anche di quella maggioranza oltraggiata che ha l'imperdonabile colpa di votare per Berlusconi.
Questo Santoro, in fondo, ricorda quei bambini un pò piagnoni, perennemente con il moccolo al naso, che si lamentavano di tutto ed erano sempre pronti a corrrere da mamma. Solo che allora questi bambini erano canzonati ed evitati, oggi Santoro è addirittura osannato e difeso.
In una Italia piena di problemi e divisa su tutto, dove ogni giorno assistiamo increduli a raccapriccianti tragedie, questo Santoro ha l'arroganza e la presunzione di lanciare una campagna mediatica per difendere se stesso, il suo ruolo nella TV di tutti e, perdonate il brutale realismo, il suo contratto miliardario.
Trovo offensivo per la morale comune sostenere questa farsa e discuterne oltre il tempo di un caffè al bar.
Comunque, a beneficio di chi legge e sforzandomi di essere imparziale, vorrei proprorre un confronto tra le biografie dei due personaggi in lite, così come riportate da Wikipedia.
A me questo confronto ha permesso di comprendere il diverso spessore culturale, morale e sociale dei contendenti, evitandomi di cedere al qualunquismo e alla banalizzazione.
La mia idea è che Santoro, fondamentalmente, rechi giovamento soltanto a se stesso, la tv italiana potrebbe sopravvivere molto bene anche senza.


BIOGRAFIA DI MICHELE SANTORO

Laureato con lode in filosofia presso l'Università di Salerno, dove ebbe per relatore Biagio De Giovanni, ha iniziato la sua militanza politica nel gruppo maoista Unione Comunisti Italiani e, contemporaneamente, la sua carriera giornalistica sul periodico Servire il popolo, edito dalla stessa organizzazione e chiuso nel 1975 con lo scioglimento dell'UCI.
Successivamente passò al quindicinale del PCI campano La Voce della Campania, di cui fu direttore da marzo 1979 per nove mesi, quando venne allontanato per le sue posizioni eterodosse rispetto alla linea ufficiale del partito.
Collaborò quindi con L'Unità, Il Mattino ed Epoca. Prima di essere assunto in RAI nel 1982, ha lavorato per la radio come conduttore di rubriche e autore di sceneggiati radiofonici (Via le odiate macchine, Radio Uno).
Nel 1998 vince il Premio Cimitile con l'opera Michele chi? (Edizioni Baldini & Castoldi) ... (continua su
http://it.wikipedia.org/wiki/Michele_Santoro).


BIOGRAFIA DI MAURO MASI
Di famiglia ebraica, dopo essersi laureato nel 1977 in giurisprudenza con 110 e lode a Roma, lo stesso anno in cui ottenne anche un diploma di merito come "tecnico della programmazione economica", continua gli studi l'anno successivo con il corso "Gestione e controllo dell'attività bancaria" alla Bocconi, riuscendo infine ad ottenere un master a Washington in "Tecnica e analisi economica" presso l'IMF Institute.
Nel 1978, entra nella Banca d'Italia dove ottiene dopo diverso tempo la qualifica di Dirigente. Dal 1988 inizia la sua attività di collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei ministri prima come consigliere per la comunicazione economica, poi come direttore dell'ufficio stampa.
È stato membro del comitato per la politica dell'informatica e delle telecomunicazioni e nel 1996 è stato nominato Capo del Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri, ha rivestito anche il ruolo di vice presidente del comitato per un codice di autoregolamentazione su TV e minori.
Ha avuto un ruolo importante nelle leggi sul diritto d'autore (248/2000), sull'editoria (62/2001) e sui punti vendita dei prodotti editoriali (108/1999) diventando per alcuni anni Commissario straordinario della SIAE.
È stato vicepresidente della Commissione che ha realizzato la "Campagna d'informazione nazionale straordinaria sull'introduzione dell'euro"; dal maggio 2004 è membro della task force dell'ONU per l'implementazione di Internet nei Paesi in via di sviluppo.
Ha ottenuto alte cariche governative fra cui, più volte, quella di Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei ministri e Capo di Gabinetto del Vice Presidente del Consiglio dei ministri durante il governo Berlusconi II e Berlusconi III.
Fra le altre cariche è stato membro del Consiglio superiore delle Comunicazioni e delegato italiano per la proprietà intellettuale. Dal 2006 rappresenta l´Italia nel consiglio di amministrazione dell´Organizzazione europea dei Brevetti (EPO).
Il 2 aprile 2009 il CdA della Rai lo ha nominato direttore generale in sostituzione di Claudio Cappon. Le sue prime nomine e la scelta di togliere i canali Rai Sat dalla piattaforma Sky hanno suscitato molte polemiche ... (continua su
http://it.wikipedia.org/wiki/Mauro_Masi ).

mercoledì 5 maggio 2010

L'altra faccia dei comunisti - D'Alema umiliato in TV

La traumatica fine del Partito Comunista Italiano ed il conseguente patetico tentativo di fonderlo e confonderlo in quel progetto pseudo-politico chiamato Partito Democratico, sono eventi drammatici finalizzati a nascondere fatti e misfatti di chi si è fatto scudo, per anni, della fragilità intellettuale di tanti giovani e dei diritti dei lavoratori, strumentalizzando tutto a beneficio del proprio successo personale e del tornaconto economico.
Sarebbe ora di farla davvero finita e di levare ogni speranza ed ogni beffardo ed ingiurioso sorriso dalle labbra di costoro. VADANO A CASA!!!



lunedì 12 aprile 2010

La libertà di essere "idioti"


Per consolidare ed alimentare ulteriormente il clima di odio e di follia, già lungamente favorito nel recente passato dalla peggiore stampa di sinistra, quando ancora è aperta la ferita per la cocente sconfitta elettorale, il quotidiano "l'Unita" ha pubblicato questa insensata ed agghiacciante vignetta di Staino.

E' insensata, appunto, nella misura in cui offende la scelta politica di milioni di cittadini italiani, augurando una terribile morte ai membri del nostro governo, che pur sono stati liberamente scelti dal popolo.

E' agghiacciante, perchè offende il sentimento di pietà e di solidarietà che tutti gli italiani (si spera anche i pochi sostenitori di questa sinistra scellerata e perdente) provano per la immane tragedia che ha colpito la leadership politica polacca, i familiari delle vittime e l'intera popolazione di quel paese.

Fui fermamente in disaccordo con la ormai famosa esternazione del presidente Berlusconi nei confronti dei simpatizzanti della sinistra, quando li definì senza mezzi termini degli "idioti". Adesso a distanza di tempo, pur sempre senza generalizzare, comprendo meglio il senso e la portata, di quella che all'epoca mi sembrò solo una infelice trovata elettorale.

Una grande vergogna ed il desiderio di chiedere scusa ai lettori, agli italiani e, prima ancora, a tutti i polacchi, questo proverei se malauguratamente mi trovassi ,oggi, al posto del direttore dell'Unità, testata storica del panorama giornalistico italiano, oggi ridotta al rango di giornaletto politico, scritto dai comunisti per i comunisti.

Minima Moralia :-(

domenica 4 aprile 2010

mercoledì 31 marzo 2010

Campania libera - Bassolino processato


Nemmeno è cominciata la gigantesca opera di recupero della Regione Campania dallo stato di profondo degrado culturale, umano ed economico, nel quale è stata condotta ed abbandonata dalla politica fallimentare del centro-sinistra e già riceviamo notizia di un rinvio a giudizio dell'ex governatore Bassolino.

Personalmente, sono certo che nei prossimi mesi ne vedremo delle belle, anzi delle brutte, insomma dipende dai punti di vista.

Gli eventuali reati commessi in Italia si prescrivono dopo numerosi anni, quindi c'è tutto il tempo di analizzare e di capire i mille volti di questa incredibile situazione di illegalità diffusa che regna in Campania, svelandone ove possibile anche i colpevoli, almeno perchè sia di monito alle generazioni future che delinquere non paga e sempre che a qualcuno importi di impegnarsi in tutto questo.

E dunque, l'indimenticabile Bassolino dovrà stavolta impiegare un pò dei soldini accumulati in questi tristissimi (per noi) anni del suo mandato, per pagarsi un buon avvocato, poichè è proprio di ieri la notizia che il gup del tribunale di Napoli lo ha rinviato a giudizio per le consulenze "d'oro" concesse durante il periodo in cui era commissario straordinario di governo per l'emergenza rifiuti.

L'accusa e' di peculato. I fatti si riferiscono a consulenze attribuite dall'ex sub commissario Giulio Facchi ad un ragioniere neppure abilitato alla professione, o ancora all'avvocato Enrico Soprano.
Il rinvio a giudizio era stato chiesto dal pm Giancarlo Novelli, titolare della inchiesta.

Che dire, auguriamo a Bassolino la migliore fortuna, il più lontano possibile da noi cittadini della regione Campania possibilmente, ha già fatto tanto, troppo per noi.
E si porti in vacanza pure Iervolino, sarà difficile dimenticarli!

Buona giornata, andiamo a lavorare, adesso possiamo e dobbiamo farlo per il bene di tutti. Sempre vostro .... Minima Moralia :-)

lunedì 29 marzo 2010

La Campania è libera!

Il blog Nostrasantangelo
gioisce insieme a tutti i cittadini onesti
per il nuovo corso politico e le rinate speranze di una



CAMPANIA FINALMENTE LIBERA !!!