Pur sapendo di fare cosa sgraditissima a molti, anzi, forse proprio stimolato da questo inconfessabile desiderio, che asseconda ad onor del vero la componente un po’ perversa della mia personalità, voglio tornare su un tema caratterizzante e preoccupante della vita politica del nostro paese.
Come tutti certamente abbiamo osservato, le liste elettorali di Sant’Angelo dei Lombardi, quelle almeno degli ultimi 25 anni, sono caratterizzate dall’ossequio rigoroso, sistematico e quasi maniacale per una regola base della matematica, la cosiddetta proprietà commutativa, per la quale scambiando l’ordine degli addendi il risultato rimane uguale.
E così, ogni volta, all’approssimarsi delle elezioni amministrative, ognuno si proclama paladino del cambiamento, ognuno afferma l’opportunità, quando non anche la necessità, di lanciare il “nuovo” in politica, ma puntualmente, tutti i buoni propositi svaniscono man mano che la scadenza per la presentazione delle liste si avvicina, finendosi sempre per presentare all’elettorato, una più o meno folta schiera di “soliti noti”, i quali, evidentemente sconvolti dall’idea di rimanere “fuori dal gioco” o magari spaventati dall’eventualità di dover sperimentare sulla propria pelle la valenza della celebre massima per la quale “il potere logora…. chi non ce l’ha”, fanno a gara per ottenere un posto tra gli eletti (rectius eleggibili).
Tale situazione, che indubbiamente già da sola può suscitare, in un osservatore schietto, perplessità e qualche preoccupazione, appare persino più drammatica e sconcertante se si considera che, non soltanto ad essere spesso ripescati sono i candidati della ormai consueta “lista dei vincitori”, ma sono quasi sempre gli stessi, anche coloro che a livello locale rappresentano, o meglio avrebbero dovuto rappresentare, la minoranza e l’opposizione e, assurdamente, sono gli stessi anche i sostenitori della cosiddetta “antipolitica” d'opinione, coloro cioè che per una specifica ragione, per una aspettativa delusa, o per apprezzabile ed autentico amore per la purezza delle idee contro il primato della politica, si sono sempre sottratti alla tentazione dell’agone elettorale.
Come andrà stavolta? Pur sembrando ancora possibile tutto ed il contrario di tutto, i segnali non lasciano presagire nulla di buono, nulla di nuovo, nulla di positivo... ma la speranza, come si sa è l'ultima a morire.
Come tutti certamente abbiamo osservato, le liste elettorali di Sant’Angelo dei Lombardi, quelle almeno degli ultimi 25 anni, sono caratterizzate dall’ossequio rigoroso, sistematico e quasi maniacale per una regola base della matematica, la cosiddetta proprietà commutativa, per la quale scambiando l’ordine degli addendi il risultato rimane uguale.
E così, ogni volta, all’approssimarsi delle elezioni amministrative, ognuno si proclama paladino del cambiamento, ognuno afferma l’opportunità, quando non anche la necessità, di lanciare il “nuovo” in politica, ma puntualmente, tutti i buoni propositi svaniscono man mano che la scadenza per la presentazione delle liste si avvicina, finendosi sempre per presentare all’elettorato, una più o meno folta schiera di “soliti noti”, i quali, evidentemente sconvolti dall’idea di rimanere “fuori dal gioco” o magari spaventati dall’eventualità di dover sperimentare sulla propria pelle la valenza della celebre massima per la quale “il potere logora…. chi non ce l’ha”, fanno a gara per ottenere un posto tra gli eletti (rectius eleggibili).
Tale situazione, che indubbiamente già da sola può suscitare, in un osservatore schietto, perplessità e qualche preoccupazione, appare persino più drammatica e sconcertante se si considera che, non soltanto ad essere spesso ripescati sono i candidati della ormai consueta “lista dei vincitori”, ma sono quasi sempre gli stessi, anche coloro che a livello locale rappresentano, o meglio avrebbero dovuto rappresentare, la minoranza e l’opposizione e, assurdamente, sono gli stessi anche i sostenitori della cosiddetta “antipolitica” d'opinione, coloro cioè che per una specifica ragione, per una aspettativa delusa, o per apprezzabile ed autentico amore per la purezza delle idee contro il primato della politica, si sono sempre sottratti alla tentazione dell’agone elettorale.
Come andrà stavolta? Pur sembrando ancora possibile tutto ed il contrario di tutto, i segnali non lasciano presagire nulla di buono, nulla di nuovo, nulla di positivo... ma la speranza, come si sa è l'ultima a morire.
Massimo Capobianco
3 commenti:
Ma chi sei? Robin Hood? Comunque complimenti , belli i tuoi commenti.
Azzzzzzzzzzz.... ma chi sei? Presentati alle elezioni ti voto!!! Bravo.
Scrivere bene, scrivere la verità, esprimersi corretamente...... grazie a nome di tutti. Ely :-)
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