Il terremoto avrebbe dovuto insegnare ad avvicinarsi di più, perchè tutti hanno vissuto lo stesso dolore (R.Venezia)
Non si può scavare, le macerie del cuore sono troppo pesanti (R.G.)

martedì 23 novembre 2010

La fiaccolata dei ricordi e del silenzio.

Sono disgustato, oggi come un tempo, dalle manifestazioni "istituzionali" dove i peggiori politici,locali e nazionali, sostenuti dalla peggiore stampa, locale e nazionale, sciorinano soluzioni meriti e propositi.

Dovrebbero solo VERGOGNARSI TUTTI!

Non si finge nemmeno più il dispiacere, non c'è una manifestazione sincera, dedicata al ricordo, alla nostalgia, al rimpianto, solo enunciazioni inutili, ipocrisia ed indifferenza.

Nessuno ancora oggi, dopo tanti anni, ha il coraggio di affermare la sola grande verità che andrebbe detta.

IL TERREMOTO CHE HA PROVOCATO LA MORTE DI TANTI NOSTRI CARI HA OFFERTO, IN CAMBIO DI TALE IMMANE MARTIRIO, UNA OCCASIONE DI RINASCITA, DI SPERANZA E DI CRESCITA A QUESTA TERRA.

TUTTO CIO', NEI TRENT'ANNI DI ORRORI CHE SONO SEGUITI, E' STATO SEPPELLITO PIU' IN FONDO DEGLI STESSI MORTI, NELL'HUMUS DELL'INEFFICIENZA, DELLA MALVAGITA' E DELLA STUPIDITA'.

ANCHE PERDERE LA VITA PUO' AVERE UN SENSO SE IL SACRIFICIO SERVE AL FUTURO DELLE PERSONE CHE SI AMANO.

AVER RESO INUTILE TALE SACRIFICIO E' COME SE AVESSIMO AMMAZZATO I NOSTRI CARI DUE VOLTE.

STRINGIAMOCI INSIEME NELLA FIACCOLATA STASERA, INSIEME COME UN TEMPO, IN SILENZIO, CON IL RICORDO NEL CUORE.

Minima Moralia

1 commento:

Anonimo ha detto...

Tutto vero. Ma stavolta sacro e profano sembra siano riusciti a trovare uno spazio comune. Venuto a Sant'Angelo per commemorare il tristissimo anniversario, mi è sembrato di poter cogliere una dimensione diversa. Certo una rondine non fa primavera ma forse il venir meno di certi apparati istituzionali e il crollo dell'illusione di invincibilità possono davvero aprire nuovi scenari politici e soprattutto un nuovo modo della politica di interagire con il territorio e con il cittadini, i quali ormai hanno compreso che cambiare è possibile.
I blog sono una buona cosa, un modo valido e civile per far uscire la propria voce dagli angusti confini territoriali e per far sentire i cittadini lontani più vicini ai problemi e al dibattito in corso nella propria comunità.
Gerardo C.(Modena)