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venerdì 22 gennaio 2010

In Campania l'incognita Udc è ininfluente

Napoli, 22 gen (Velino/Velino Campania)

Con Mara Carfagna capolista a Napoli del Popolo delle libertà si conferma la linea berlusconiana di un impegno al massimo livello politico con il coinvolgimento del governo nella delicata partita regionale. Impegno anticipato dalle candidature del ministro dell’Agricoltura Zaia nel Veneto e del suo collega alla Funzione ubblica Brunetta candidato sindaco a Venezia. Con la Carfagna a Napoli a sostegno di Stefano Caldoro candidato Governatore le regionali campane assumono una forte valenza politica nazionale.
Il centrodestra punta a migliorare le ottime performance già raggiunte con la segreteria Cosentino che ha al suo attivo il radicamento territoriale del Pdl e gli ottimi risultati, nell’ordine, delle politiche, delle provinciali e delle europee. Un ruolo fondamentale giocherà la coalizione di centrodestra che parte con un importante vantaggio di immagine e, stando ai sondaggi, un rassicurante margine elettorale. Resta, almeno ancora in queste ore, l’incognita Udc.
Ma se il partito di Casini e De Mita dovesse scegliere in Campania, com’è probabile, il forno di centrodestra, si tratterebbe di una alleanza meramente elettorale. Casini è all’opposizione di Berlusconi, ha un sostanziale accordo con Bersani e D’Alema e dialoga con pezzi del centro destra. Vuole scardinare il bipolarismo e per questo cerca interlocutori dentro il Pdl. Il Cavaliere lo avverte come una insidia e sa che non sarà mai più suo alleato. Lo stesso dicasi per la nuova versione filo Pd dell’Mpa. In Sicilia il governatore Lombardo, sfiduciato da due terzi del Pdl, è tenuto in vita dal partito di Bersani. Il Cavaliere sa che non vi potrà più fare affidamento. Il confine centrista della coalizione di centrodestra è difeso ormai solo dai Popolari-Udeur di Mastella.
E questo cambia radicalmente gli assetti politici rispetto alle coalizioni che si fronteggiarono alle provinciali dell’anno scorso. Di ciò si poteva avvantaggiare il Pd diventando il perno di nuove aggregazioni. Ma la debolezza politica del partito di Bersani e la rissosa inconcludenza della coalizione di centrosinistra hanno azzerato questa possibilità.

Oggi il quadro a sinistra è a dir poco sconfortante: il lungo viale del tramonto bassoliniano non lascia intravedere vie di uscita. Il Pd si è cacciato in una trappola mortale ed è paralizzato dalle sue stesse incongruenze. Doveva scegliere Vincenzo De Luca, unico candidato in grado di competere ma i veti interni (Bassolino) ed esterni (Di Pietro e Sinistra, ecc) glielo hanno impedito. Quindi si è consegnato a De Mita che non aveva alcuna ragione per soccorrerlo e scarsissime possibilità di farlo. Infine a tempo ormai scaduto ha chiesto aiuto ai Rettori ed società civile. La quale, a differenza di ciò che si immagina, sa fare bene i suoi conti ed ovviamente ha rifiutato. A tirarla fuori dalla crisi nel Lazio ci ha pensato la Bonino. Magari ci fosse una Emma Bonino anche in Campania. Potrebbe essere quella la soluzione.

di Giulio Di Donato (da http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=1044985)

6 commenti:

eadem ha detto...

Il partito di De Mita e di Casini: fa temere il peggio questa cosa. E' orribile pensare di dover sostenere chi si allea con il politico nuscano, che già tanto male ha fatto alla nostra terra. Un appassionato della politica per la politica senza mai una proposta concreta a beneficio della gente. Abilissimo nell'accrescere solo se stesso e il suo potere.
Che prospettiva grama.
Il nipote poi(del quale non si conoscono capacità e meriti) lo vogliono mandare in Parlamento per radicare nuovamente la dinastia De Mita.
Spero che presto l'orgoglio della gente irpina dimostri a questi signori la bassissima stima politica di cui ormai godono da queste parti.

Certo dall'altra parte è anche peggio,tutti i vecchi politici locali sono abbarbicati al partitello che chiamano PD e Dio ci scampi anche da loro!
Però si può certamente votare per il centrodestra senza votare per De Mita.

Riflettiamoci, tutti via a casa, poi si vedrà da chi e da cosa ricominciare. Per ricostruire bisogna prima demolire il marcio!

Minima Moralia ha detto...

"chorda semper oberrat eadem!"

Hanno "sistemato" i padri e poi i figli e sono tornati per sistemare anche i nipoti.
Ovviamente trattasi di schiere di incapaci che usurpano ruolo ed immagine della popolazione più colta ed intelligente d'Irpinia.

Una volta si credeva nei meriti e nelle capacità, valori distrutti e calpestati proprio da coloro i quali per meriti e capacità non avrebbero mai potuto competere.

Non a caso l'era politica appena trascorsa si caratterizza per il dominio dei peggiori, per il primato dell'arroganza e dell'imbroglio sull'onestà e l'operosità.

Riappropriamoci con orgoglio della nostra identità e riconquistiamo uno spazio ed un futuro per i nostri ragazzi!

Mandiamo a casa i "politici politicanti", corrotti e ignoranti!

milevoallalba ha detto...

Cuffaro insegna. Pare che l'UDC con la scusa di essere indipendente stia facendo opera di riciclaggio di politici vecchi e/o indagati, da sinistra a destra. Un pò una raccolta del "meglio" del panorama politico italiano.

Anonimo ha detto...

Che bello avete ricominciato a sparare cazzate? Pensavo fosse chiusoi finalmente questo blog.

mrdg ha detto...

e con chi potremmo sostituire i politici politicanti? Mala tempora currunt,tutto abbiamo perduto!Prima si diceva tutto fuorche' l' onore,oggi forse, nemmeno di onore si vorrebbe che restasse traccia.E' consolante dopo tanto silenzio ritrovarsi a riflettere sugli accadimenti ultimi ,ma cio' che credo sia piu' importante e' che la voce libera di un blog di un paese piccolo piccolo non sia definitivamente spenta.Grazie minima,prezioso grillo parlante,che tu possa risvegliare cio' che e' assopito ma non morto!

Anonimo ha detto...

Da soli, senza la raccomandazione dei politici pure per andare a gabinetto ed anzi denunciando chi costringe ad elemosinare per ottenere un diritto.
Si può fare, si deve fare.
Tanti, troppi hanno capacità e competenze da vendere, ma sono soffocate e nascoste da sempre, quasi fosse una colpa.
In una Italia ridotta in pezzi dalla mala politica e dal cattivo esempio che essa ha offerto a tutti i cittadini è il momento di tirar fuori il proprio valore e di intraprendere un discorso, anche politico, che nasca e cresca autonomamente senza passare per i soliti decrepiti ed ignoranti politici locali, ormai grazie a Dio da relegare in un museo degli orrori.
DA SOLI, CON FORZA E CORAGGIO, SI PUO' FARE, SI DEVE FARE!