Il terremoto avrebbe dovuto insegnare ad avvicinarsi di più, perchè tutti hanno vissuto lo stesso dolore (R.Venezia)
Non si può scavare, le macerie del cuore sono troppo pesanti (R.G.)

sabato 6 dicembre 2008

Dov' è finito il mio Paese?

Molte volte questa domanda mi frulla in testa, ed ,almeno apparentemente, acontestualizzata (sebbene stimoli altri sensi,la percezione del reale le si sottrae a volte ), fulminea mi richiama all' interrogativo principe che senza fronzoli qui vi presento, veemente e violento, cosi come impatta sulla mia coscienza, non sfiorando o lasciando un fumoso sentore, ma vivido e zampillante: in che razza di sociètà viviamo? O meglio in che razza di Italia viviamo? Beh... qui ci sarebbe da scrivere, da dire, da dubitare, da sorprendersi, indignarsi, da sorridere e ridere con gusto amaro, con quel sorriso dell' uomo disincantato, quello stesso sorriso che presto si trasforma in un solco sul viso e non se ne va più, cicatrice della anima.Ritovandoci in quella che il maestro Montanelli, il lungimirante, per utilizzare solo uno sciocco epiteto, che sicuramente non rende giustizia, definiva una commedia da borgatari: il nostro quotidiano essere. La sentite la gran
confusione? La battuta fuori sincro, il chiacchiericcio in ultima fila, la noia in prima? Lo sentite lo stridere del giradischi, quella testina ormai consunta?
Non mi soffermerò su tutto, ammesso che ciò sia possibile, non mi riferisco a questioni temporali o spaziali, ma palese è l impossibilità per la mia esigua conoscenza di penetrare a fondo in alcune tematiche o meglio di carpirne solo l essenza, ma mi affiancherò, da spettatore, ad alcune ambigue di esse .

Paradosso n 1: la meritocrazia. Vorrei un Paese un cui il merito regna.
Ci si deve interrogare essenzialmente sulla applicabilità o meno nella società italiana contemporanea della meritocrazia, applicabilità messa in dubbio non dall' esistenza di contrasti ma dall assenza di volontà. Ma andiamo con ordine. Si può forse chiedere ad un individuo di scegliere la via della meritocrazia o si chiede a questi uno sforzo dell'intelletto e della volontà non solo forse insuperabili, ma sicuramente anacronistici? L'individuo nel cammino professionale si trova dinanzi, dopo la fase della preparazione, ad un bivio: la via della meritocrazia e la via della raccomandazione. Allora, si può chiedere all' individuo, di scegliere, nella sua intimità di pensiero,t ra le due ? Di precludersi una delle due possibilità in sacrificio di un ideale come la giustizia, in un secolo ove gli ideali non hanno valore? Avrebbe senso sacrificare una possibilità, con fare coscienzioso verso la sociètà, di successo a vantaggio di una sociètà senza coscienza di essa? Nel secolo dell' Io, dell' individualismo, del cinismo, delle scalate sociali senza ma, ha senso chiedere ad un uomo il sacrificio personale in nome di una visione utopica che stride con la realtà? L'uomo, l'individuo medio non vota il rappresentante che gli promette il merito, perchè lui si sentirebbe derubato dell' alternativa, dell'ultima chance, della possibilità in estremo del successo. Perchè l'individuo dovrebbe cambiare un male della sociètà, ma un possibile vantaggio individuale, per uno svantaggio personale e un successo sociale pregno di ipocrisia? Perchè dovrebbe cedere la sua fetta di raccomandazione per donarla ad un elite dirigente che sempre la avrà come costante ? Il figlio del politico e del dirigente e dell' imprenditore nasce raccomandato, il figlio del postino lo diventa, o lo può. Partendo da questi presupposti si arriva alla conclusione che la meritocrazia è di sinistra e non di destra, nel senso più profondo
della distinzione, che la meritocrazia è la possibilità-alternativa per la classe medio bassa di accedere a dei posti dirigenziali? Vi rendete conto di quanto sia profondamente radicato in noi questo meccanismo che scatta senza input, che agisce silenzioso ed invisibile? Vi rendete conto di fino a dove ci siamo spinti? Io non riesco a smettere di sorridere, ma è un sorriso amaro.

Zed

4 commenti:

Anonimo ha detto...

un saluto affettuoso a tutti i sostenitori e collaboratori del blog!un saluto particolare a minima,sammy....e gli atri assidui(g48,mdg etc....)!:_)!scusate per la mia lontanaza,ma è sempre una questione di priorità,purtroppo.zed

Anonimo ha detto...

grande Zed saluti a te

Anonimo ha detto...

mi prendi per il culo?!sembra quasi...augh grande capo!:_)!mah.........

Anonimo ha detto...

cmq nelle due ultime righe la parola meritocrazia deve essere sostituita con ameritocrazia....errore di battitura,sorry!zed