Il terremoto avrebbe dovuto insegnare ad avvicinarsi di più, perchè tutti hanno vissuto lo stesso dolore (R.Venezia)
Non si può scavare, le macerie del cuore sono troppo pesanti (R.G.)

mercoledì 24 febbraio 2010

Quarant'anni di progresso italiano

1970:
Viaggi in aereo con Alitalia, ti danno da mangiare e ti invitano a bere quello che vuoi, il tutto servito da bellissime hostess: il tuo sedile è talmente largo che ci può stare in due.
2010:
Entri in aereo continuando ad impigliarti con la cintura, che ti hanno fatto togliere in dogana per passare il controllo. Ti siedi sul tuo sedile e se respiri un po' forte dai una botta con il gomito allo schienale del vicino. Se hai sete lo stewart ti porta la lista e i prezzi sono stratosferici.
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1970:
Michele vuole andare nel bosco all'uscita da scuola. Mostra il suo coltellino a Giovanni, con il quale pensa di fabbricarsi una fionda. Il direttore scolastico vede il suo coltello e gli domanda dove l'ha comprato, per andarsene a comprare uno uguale.
2010:
La scuola chiude, si chiama la polizia, che porta Michele in commissariato. Il TG1 presenta il caso durante il telegiornale in diretta dalla porta della scuola.
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1970:
Fai il bullo in classe. Il professore ti molla una sberla. Quando arrivi a casa tuo padre te ne molla un altro paio.
2010:
Fai il bullo. Il professore ti domanda scusa. Tuo padre ti compra una moto e va a spaccare la faccia al prof.
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1970:
Franco e Marco litigano. Si mollano qualche pugno dopo la scuola. Gli altri seguono lo scontro. Marco vince. I due si stringono la mano e sono amici per tutta la vita.
2010:
La scuola chiude. Il TG1 denuncia la violenza scolastica. Il Corriere della Sera mette la notizia in prima pagina su 5 colonne.
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1970:
Enrico rompe il parabrezza di un'auto nel quartiere. Suo padre sfila la cintura e gli fa capire come va la vita. Enrico farà più attenzione la prossima volta, diventa grande normalmente, fa degli studi, va all'università e diventa una bravo professionista.
2010:
La polizia arresta il padre di Enrico per maltrattamenti sui minori. Enrico si unisce a una banda di delinquenti. Lo psicologo arriva a convincere sua sorella che il padre abusava di lei e lo fa mettere in prigione.
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1970:
Giovanni cade dopo una corsa a piedi. Si ferisce il ginocchio e piange. La professoressa lo raggiunge, lo prende in braccio per confortarlo. In due minuti Giovanni sta meglio e continua la corsa.
2010:
La prof è accusata di perversione sui minori e si ritrova disoccupata, si becca 3 anni di prigione con la condizionale. Giovanni va in terapia per 5 anni. I suoi genitori chiedono i danni e gli interessi alla scuola per negligenza nella sorveglianza e alla professoressa per trauma emotivo. Vincono tutti i processi. La prof disoccupata è interdetta e si suicida gettandosi da un palazzo. Più tardi Giovanni morirà per overdose in una casa occupata.
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1970:
Arriva il 25 ottobre. Non succede nulla.
2010:
E' il giorno del cambio dell'ora legale: le persone soffrono d'insonnia e di depressione.
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1970:
Dopo aver passato 15 giorni di vacanza con la famiglia, nella roulotte trainata da una Fiat 125, le vacanze terminano. Il giorno dopo si ritorna al lavoro freschi e riposati.
2010:
Dopo 2 settimane alle Seychelles, ottenute a buon mercato grazie ai "buoni vacanze", rientri stanco ed esasperato a causa di 4 ore di attesa all'aeroporto, seguite da 12 ore di volo. Al lavoro ti ci vuole una settimana per riprenderti dal fuso orario.
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sabato 20 febbraio 2010

Ineleggibili amministratori che falliscono

"Servono indicatori oggettivi, stringenti, praticabili"

Il ministro per il Welfare, Maurizio Sacconi, auspica l'introduzione nella pubblica amministrazione di "regole tali da configurare un cosiddetto fallimento politico" in modo da rendere ineleggibili gli "amministratori falliti". Così come succede, spiega Sacconi, "nell'assetto civilistico quando scattano determinati indicatori di bilancio, si procede con il commissariamento e si riportano i libri non in tribunale ma al popolo elettore, con ineleggibilità per gli amministratori falliti".

Secondo Sacconi, che ha parlato a margine del Convegno di Rete Italia 'Costruire il bene comune', queste norme "devono essere fatte sulla base di indicatori oggettivi, indiscutibili, come in parte sono già utilizzate negli enti locali. Ma le dobbiamo rendere molto più stringenti, praticabili e devono riguardare sia le Regioni, sia i Comuni".

In altre parole, bisogna porre una regola di responsabilità in un settore "pubblico" dove è evidente che più si spende e peggio si spende.

venerdì 19 febbraio 2010

Elezioni Regionali 2010. Accordo PDL /UDC in Campania: e alla fine ancora una volta vinse Ciriaco De Mita, anche su Cosentino

Pubblicato da irpinianelmondo il 18 febbraio 2010
Ciriaco De Mita si conferma leader indiscusso non solo ad Avellino e provincia, ma anche a livello Campano e Nazionale.
L’accordo sottoscritto per l’alleanza con il PdL a livello Campano è sicuramente frutto di uno suo preciso disegno politco/elettorale. Una strategia con un fine ben preciso.

De Mita ha fatto fare un passo indietro niente popò di meno che al potente Cosentino, spodestato nella sua Caserta e nella sua Provincia. Il grande Cosentino costretto addirittura alle dimissioni da Sottosegretario e da Coordinatore Regionale del PdL.
Non solo.
De Mita è riuscito ad ottenere (forse ad imporre) che la scelta per il candidato alla Presidenza della Provincia di Caserta fosse ad appannaggio dell’UDC.
Ancora.
Ha imposto anche che il candidato alla Presidenza della Provincia di Caserta fosse il parlamentare Zinzi e non un altro.
E non è un caso che sia stato scelto Zinzi e non un altro.
Cosentino sbraita , si dimena, si agita, ma deve ingoiare il rospo. Non può nulla contro il potere DeMitiano.

Ma perchè Zinzi e non un altro ?

Alle recenti elezioni politiche del 2008 l’UDC nella circoscrizione di Campania 2 ottenne due seggi. I primi eletti furono Casini e Cesa che optarono per altro collegio consentendo il subentro degli altri due candidati che seguivano nella lista, ovvero Francesco Pionati ed appunto Domenico Zinzi.

La candidatura e la quasi certa elezione di Zinzi a Presidente della Provincia di Caserta porrebbe una questione di doppia carica. Zinzi sarebbe contemporaneamente Deputato e Presidente di Provincia. La legge consente la compatibilità delle due cariche.
Chi non lo consentirebbe invece sarebbe ancora una volta l’UDC ed in particolare Ciriaco De Mita che chiederebbe, se non immediatamente nel giro di pochi mesi , massimo un anno, le dimissioni di Zinzi da Deputato perchè dovrebbe e potrebbe dedicarsi a tempo pieno all’ Amministrazione della Provincia di Caserta.

In verita’ le motivazioni sarebbero molto meno nobili e molto piu’ speculative. Le dimissioni di Zinzi darebbero concretezza, finalmente, al disegno di Ciriaco: Quello di realizzare finalmente cio’ che non gli riuscì (per pochi voti) alle elezioni politiche del 2008, ovvero mandare suo nipote, il delfino Giuseppe, alla Camera dei Deputati.

Infatti con le dimissioni di Zinzi il seggio alla Camera sarebbe ricoperto da chi segue nelle lista dell’UDC, appunto da Giuseppe De Mita, nipote di Ciriaco.

lunedì 15 febbraio 2010

A Sant' Angelo dei Lombardi dopo il terremoto

Non sapevo più della gente, ma certo m'era amico il paese: dalla strada provinciale, dopo la curva dove gli amanti trovano prati e oscurità e complici teneri occhi di stelle nel nitore del cielo, t'abbracciava la piazza: alberi case le scale del liceo l'arco dove una sera di pioggia Dante mi chiuse nell' abbraccio dell' impermeabile e insieme scoprivamo il corpo l'amore Pavese ogni senso riposto di noi; t'accoglieva l'antica farmacia nell'ampio decoro del vano, sapeva di dotti conversari di segrete sapienze di speziali, tra scaffali quattrocenteschi e barattoli di vetro: colonquintide polverata recitavano le etichette in lettere gotiche - il balcone della serenata, una notte di tanta luna che lavava il paese d'argento, nelle albe filettate di tiepide nebbie rosate, le stanze troppo ampie per i sogni e i pensieri notturni, con gli amorini sorridenti sul soffitto - i sontuosi tramonti - così struggenti le interminabili serate allegre di passi di risa di richiami sui basoli levigati, sui tavolini un pò umidi del bar - in un solo minuto si sono cancellati i luoghi della memoria, sprofondati i ricordi, sepolta ogni eco di giovanile felicità.
Non si può scavare, le macerie del cuore sono troppo pesanti.
R.L.
E' un bel ricordo e un omaggio, da parte di qualcuno/a vissuto in un periodo senz'altro diverso, in ogni senso. Valeva la pena condividere questo scritto con tutti i santangiolesi di buona volontà!
MRDG

giovedì 4 febbraio 2010

Elezioni Campania. De Luca combatte da solo

De Luca, efficientista e coraggioso, disposto ad essere processato e condannato da una contraddittoria e grossolana giustizia italiana, pur di evitare alla città che amministra, Salerno, il problema dell'inquinamento ambientale e dei rifiuti, dilagante nel resto della Regione amministrata dall'indimenticabile (ahinoi) Antonio Bassolino.

De Mita, teorico e calcolatore, spera ancora una volta di salvarsi dall'oblio nascondendosi sul carro del probabile vincitore.

Sono entrambi fuori posto e questo crea sconcerto.

De Luca sarebbe parte naturale del PDL ma non può starci perchè troppo pensante e troppo autonomo e quindi incompatibile con la leadership di Berlusconi; essendo troppo leale ed intelligente, inoltre, non riuscirebbe a tollerare la superficialità e l'idiozia dell'atteggiamento leghista.
Quindi resta nel PD, partitello per lo più formato da "politici politicanti" dove nessuno lo vuole pur avendolo candidato alle regionali nella speranza di evitare una tragica disfatta, insomma, avranno concluso, meglio De Luca che la fine.

De Mita dal canto suo, usa il partito di Casini per affermare una residuale ed ormai illusoria supremazia elettorale in una Irpinia stanca di essere strumentalizzata e martoriata da decenni di promesse non mantenute.
Anche lui è mal sopportato dalla coalizione di centro destra, che lo candida nella speranza ingenua di trionfare in regione proprio grazie al leader nuscano, salvo poi scoprire, in caso di improbabile vittoria, che non potrà governare, per le pretese ed il conto salato che De Mita e i demitiani presenteranno all'esecutivo, come già accade in Provincia.

Che dire, di fronte a tutto questo non si può non sostenere il coraggioso De Luca con tutte le forze, nella convinzione, fondata sui fatti, che una volta eletto saprà intraprendere un'azione politica efficiente e dinamica, analoga a quella perseguita altrove dal centro destra al governo, ma senza nemmeno costringerci a subire le demenzialità della Lega o le battute tragicamente comiche di Berlusconi.

Intanto, grazie davvero a Vincenzo De Luca, per averci offerto una speranza; i cittadini onesti d'Irpinia, compresi quelli moralmente contrari al Partito Democratico, sapranno apprezzare tanto coraggio e lo sosterrano con impegno e rispetto!

Minima Moralia & C. :-)

martedì 2 febbraio 2010

La razza padana è superiore, adesso ne ho le prove

"La Lega ha ufficializzato la candidatura a Brescia, per le regionali in Lombardia, di Renzo Bossi, figlio di Umberto", questa notizia ha suscitato in me un certo sgomento lo ammetto.

Cosa mai avrà indotto i vertici leghisti a candidare questo ragazzino dall'aria visibilmente intelligente e dai trascorsi culturali ben noti, preferendolo ad intellettuali e professionisti ugualmente giovani ma decisamente più rampanti?
Non certo il fatto che è figlio del raffinatissimo Umberto Bossi può essere la ragione della scelta, perchè se così fosse, dovremmo ammettere senza timore di smentita che la Lega è un partito che si ispira ai più tradizionali valori di "Roma Ladrona".
La risposta ai miei dubbi in fondo era chiara e se ho faticato un pò per trovarla è perchè sono ostacolato nel ragionamento dalle insormontabili limitazioni poste dalle mie origini meridionali e dalla conseguente distanza, culturale e genetica, da quella dimensione illuminata che ispira pensieri ed azioni della classe politica leghista.
Ma di che si tratta vi chiederete voi altri meridionali svantaggiati? Semplicemente della innegabile e palese superiorità della razza padana, della quale ho finalmente anche prove visibili.

Tutto questo sa un pò di retorica da centro-sinistra lo ammetto e chiedo scusa, ma anche io devo cercare una ragione per accettare che ciò accada nel paese dove sono nato e al quale un tempo mi vantavo di appartenere.

Vado a procurarmi da lavorare..... scusate lo sfogo... Minima Moralia :-(