Laureato con lode in filosofia presso l'Università di Salerno, dove ebbe per relatore Biagio De Giovanni, ha iniziato la sua militanza politica nel gruppo maoista Unione Comunisti Italiani e, contemporaneamente, la sua carriera giornalistica sul periodico Servire il popolo, edito dalla stessa organizzazione e chiuso nel 1975 con lo scioglimento dell'UCI.
Successivamente passò al quindicinale del PCI campano La Voce della Campania, di cui fu direttore da marzo 1979 per nove mesi, quando venne allontanato per le sue posizioni eterodosse rispetto alla linea ufficiale del partito.
Collaborò quindi con L'Unità, Il Mattino ed Epoca. Prima di essere assunto in RAI nel 1982, ha lavorato per la radio come conduttore di rubriche e autore di sceneggiati radiofonici (Via le odiate macchine, Radio Uno).
Nel 1998 vince il Premio Cimitile con l'opera Michele chi? (Edizioni Baldini & Castoldi) ... (continua su http://it.wikipedia.org/wiki/Michele_Santoro).
Nel 1978, entra nella Banca d'Italia dove ottiene dopo diverso tempo la qualifica di Dirigente. Dal 1988 inizia la sua attività di collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei ministri prima come consigliere per la comunicazione economica, poi come direttore dell'ufficio stampa.
È stato membro del comitato per la politica dell'informatica e delle telecomunicazioni e nel 1996 è stato nominato Capo del Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri, ha rivestito anche il ruolo di vice presidente del comitato per un codice di autoregolamentazione su TV e minori.
Ha avuto un ruolo importante nelle leggi sul diritto d'autore (248/2000), sull'editoria (62/2001) e sui punti vendita dei prodotti editoriali (108/1999) diventando per alcuni anni Commissario straordinario della SIAE.
È stato vicepresidente della Commissione che ha realizzato la "Campagna d'informazione nazionale straordinaria sull'introduzione dell'euro"; dal maggio 2004 è membro della task force dell'ONU per l'implementazione di Internet nei Paesi in via di sviluppo.
Ha ottenuto alte cariche governative fra cui, più volte, quella di Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei ministri e Capo di Gabinetto del Vice Presidente del Consiglio dei ministri durante il governo Berlusconi II e Berlusconi III.
Fra le altre cariche è stato membro del Consiglio superiore delle Comunicazioni e delegato italiano per la proprietà intellettuale. Dal 2006 rappresenta l´Italia nel consiglio di amministrazione dell´Organizzazione europea dei Brevetti (EPO).
Il 2 aprile 2009 il CdA della Rai lo ha nominato direttore generale in sostituzione di Claudio Cappon. Le sue prime nomine e la scelta di togliere i canali Rai Sat dalla piattaforma Sky hanno suscitato molte polemiche ... (continua su http://it.wikipedia.org/wiki/Mauro_Masi ).