"Stiamo governando bene e veniamo dipinti dalle elite parassitarie come un Paese barzelletta, perché un'opposizione che non ha altri argomenti e una stampa che ha evidentemente altri obiettivi, descrive un Paese che non esiste".
Lo afferma, con "grande tristezza", il ministro per la Funzione pubblica Renato Brunetta, che elenca quelli che considera i successi del governo Berlusconi, come la "ricostruzione dell'Aquila, l'avvio a soluzione dei problemi di Napoli". Insomma, "il governo ha ben governato, lo dice l'Europa, il Fondo monetario".
E "mentre tutto questo avveniva, la crisi della finanza, le banche, gli ammortizzatori sociali, su che cosa si è concentrato il dibattito? Noemi e Bari.
Il che ci porta a fare una valutazione sullo stato della dialettica democratica del nostro Paese".
Questo, aggiunge, "è il paese dell'ipocrisia, che si scandalizza per i toni forti salvo non scandalizzarsi per le porcherie che accadono sempre".
Riguardo la congiuntura economica, escludendo dal discorso chi ha perso il posto del lavoro ed è in cassa integrazione, "da noi non c'è stata crisi sociale - dice Brunetta - la povertà non è aumentata, anzi è stato esattamente il contrario.
Non sono stati sequestrati manager come in Francia, non sono fallite banche come in Inghilterra.
Non è successo nulla di particolarmente traumatico. Abbiamo fatto delle cose straordinarie, perché il Paese non è in crisi" ma il governo è costretto a rintuzzare il giudizio negativo della "sovrastruttura mediatica e finanziaria di quei circoli, quelle elite parassitarie, che non amano questo governo e le sue politiche economiche e che da questa crisi avrebbero voluto ribaltoni".
fonte: www.apcom.net
7 commenti:
Invito tutti quelli che si sentono ancora e davvero santangiolesi a cominciare un "raccontiamoci"con un Noi che.......Noi che eravamo di casa miezzo a li fuossi e ora non veniamo piu' perche' non ci conosce piu' nessuno
Caro/a Sueva, si sentono santangiolesi solo quelli che hanno lasciato il paese e vivono lontani.
Come sai, nei ricordi, tutto sembra bello anche lo schifo che, c oloro che vivono qui,hanno dovuto e devono sopportare.
Prima stavamo male, vedevamo soldi passarci sotto il naso e finire nelle tasche di gentaglia senza scrupoli che del terremoto ha fatto occasione di guadagno e di potere.
Adesso, ove mai fosse possibile, stiamo anche peggio perchè assistiamo ogni giorno a manifestazioni di incapacità e di inefficienza.
Il mio consiglio per i giovani è di andar via da qui perchè questo, ormai da anni, è il regno della memoria, senza speranza e senza futuro, proprio come i politici che ci hanno dominati e distrutti e ci dominano ancora, senza che nessuno se ne renda nemmeno conto.
Sheriff,prova a staccarti per un attimo dalla realta' del tuo paese e considera tutto cio' che e' diventata la realta' del mondo.Il processo di degrado materiale e morale e' un dato incontrovertibile,nel sud della terra forse piu' che nelle zone a nord.La storia si ripete sempre e gli errori prevalgono,nonostante l'esperienza delle cose.Ricordare non significa rievocare necessariamente i bei tempi. una cosa e' certa:a sant' angelo impera l' arte del disimpegno,del lamento disfattista.E se provaste a fare funzionare un po' di quell' ottimismo della volonta',per rivoluzionare un ambiente stagnante?!Un po' di coraggio e via!...
In risposta a sueva. Noi che abbiamo impegni di lavoro altrove per essere disponibili a rivoluzionare s. angelo. Un po' di coraggio anche a voi altri
Sant'Angelo dei Lombardi il paese di quelli che non hanno niente da dire. Strazzauanti.
Non stupisce più di tanto il "silenzio" ed il disinteresse sostanziale di questa disgregrata comunità; non è una novità, infatti, l'assuefazione al peggio dei cittadini di questo paese.
Quello che però ancora mi meraviglia è che l'anonimo autore del commento precedente sia davvero convinto di aver detto qualcosa, dal mio punto di vista sarebbe stato molto meglio se si fosse astenuto dallo scrivere.
Saluti ... Minima Moralia :-)
quanto è stato macinato dal tempo e stritolato dagli eventi terribili! eppure c'è ancora qualche" residuato"paesano per il quale non c'è goduria maggiore che l' uso , a ufo ,di appellativi ammuffiti in una societa' sempre piu' globalizzata che anche nei nostri paesi, seppur molto piu' lentamente, sta trasformado irreversibilmente modelli e sistemi.Tutto questo non significa cancellare con un colpo di spugna il nostro passato che e' fatto di esperienze ricordi affetti grazie ai quali si cocretizza ogni' umana identita', uguale e diversa nalla sua essenza.Il nostro passato racconta la storia di un luogo caro alla nostra memoria per l' operosita' e la saggezza di un mondo contadino laborioso e decoroso in cui non ha mai trovato spazio la maldicenza il sarcasmo l' ingiuria.
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