Il terremoto avrebbe dovuto insegnare ad avvicinarsi di più, perchè tutti hanno vissuto lo stesso dolore (R.Venezia)
Non si può scavare, le macerie del cuore sono troppo pesanti (R.G.)

domenica 23 novembre 2008

23 novembre 1980

Ormai anche per noi che abbiamo potuto solo piangere è giunta la fase discendente della vita, quella in cui i ricordi tornano più forti di sempre, più dolorosi che mai.

Eravamo ragazzi ma gli anni sono passati e non hanno avuto clemenza.

Abbiamo percorso una strada lunga, faticosa, talvolta disperata e assurda, molestati senza pietà dalla cattiveria dei peggiori rimasti, una cattiveria che noi ragazzi di Sant'Angelo non meritavamo, non conoscevamo e contro la quale non avevamo difese, tutto reso ancora più duro dalla vostra mancanza e dalla disperazione di dover comunque ricominciare senza di voi.

Penso spesso al solito bar, alla solita ora ... al Natale... alle luci ... alle passeggiate tra la neve .... prego che tutto, anche se solo per un istante, possa uscire dalla dimensione del sogno e sembrare nuovamente realtà, per un solo lungo istante prima che la vita fugga anche per me, per avere il tempo di rispondere a delle domande e di salutarvi tutti, come non ho potuto fare quella sera.

Un abbraccio lungo quanto l'eternità, dalla parte migliore di noi, che con voi è rimasta per sempre.

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